Filippine: contro la repressione, a fianco dei contadini e delle popolazioni indigene

Filippine: contro la repressione, a fianco dei contadini e delle popolazioni indigene

Nelle Filippine, a Kidapawan (Mindanao), il 1 aprile due persone sono state uccise e molte altre ferite dalle forze governative che hanno aperto il fuoco sulla folla che stava manifestando. Il motivo della protesta è legato alla forte siccità causata da El Nino, che ha ridotto molti contadini a soffrire la fame. A Kidapawan, una delle zone più colpite dall’emergenza climatica, gli agricoltori sono scesi in strada per chiedere che il governo mantenesse almeno in parte le proprie promesse di aiuti, attraverso la distribuzione di sacchi di riso alla popolazione locale. Infatti, la stagione del prossimo raccolto è ancora lontana e in molti casi le famiglie non hanno cibo a sufficienza per sopravvivere. La reazione delle forze dell’ordine è stata sproporzionata e ingiustificata: dopo aver lanciato un ultimatum, chiedendo che la folla si disperdesse e facesse ritorno alle proprie abitazioni, la polizia ha iniziato a sparare sulla folla.Sullo sfondo di questo terribile comportamento da parte di Istituzioni e forze dell’ordine, si intravedono le elezioni governative di maggio, che vedono una crescente mobilitazione da parte della popolazione nel manifestare per il proprio diritto al cibo, all’acqua, alla terra e alla cittadinanza. Troppo spesso infatti nelle Filippine si assiste al saccheggio delle risorse naturali da parte del Governo e delle multinazionali straniere, mentre le popolazioni indigene e gli abitanti delle zone rurali vivono in condizioni di povertà e marginalità, senza alcuna assistenza da parte delle istituzioni.I partner di Arci Toscana, Arcsea e la rete di associazioni per i diritti dell’infanzia Salinlahi, hanno indetto per l’8 aprile una giornata di azione globale per chiedere cibo, terra e giustizia per la popolazione di Kidapawan e delle Filippine.Arci Toscana si unisce alla mobilitazione e riconferma il proprio impegno a fianco della società civile Filippine per i diritti dei bambini, delle popolazioni indigene, delle comunità povere urbane e rurali e condanna fermamente l’operato del Governo del Primo Ministro Aquino, che ha apertamente violato i diritti umani e civili del popolo filippino.Vi chiediamo di fare lo stesso: potete scrivere o pubblicare foto nei social media per mostrare il vostro supporto e chiedere giustizia per gli agricoltori del Kidapawan e per i loro figli.Hashtag #‎FoodNotBullets ‪#‎DefendOurChildren ‪#‎BigasHindiBala

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