Il Festival Sabir arriva a Prato il 18-19-20 aprile
ROMA, 16 APRILE 2024 – Si aprirà giovedì 18 aprile a Prato, per concludersi il 20 aprile, la decima edizione del Festival Sabir, evento diffuso e spazio di riflessione sulle culture mediterranee nei luoghi simbolo dell’Europa. Prato, con una storia di immigrazione molto importante, è unica nel quadro nazionale, con una presenza di persone di origine straniera che si aggira intorno al 25% della popolazione residente e la comunità cinese più numerosa d’Italia, con oltre 31 mila residenti.
Il Festival Sabir è promosso da ARCI insieme a Caritas Italiana, ACLI e CGIL, con la collaborazione di ASGI, Carta di Roma, UCCA, ARCS, A Buon Diritto e UNIRE, e con il patrocinio del Comune di Prato, di Rai per la Sostenibilità ESG e la media partnership della TGR Toscana, Rai Radio3 e della DIRE, Agenzia di stampa nazionale.
Quest’anno, in occasione del decimo anniversario, il Festival Sabir raddoppia l’appuntamento: saremo a Prato, dal 18 al 20 aprile, e poi a Roma, dal 10 al 12 ottobre.
L’apertura del Festival Sabir è in programma giovedì 18 aprile, alle ore 12, presso Officina Giovani in Piazza dei Macelli 4, con gli interventi di Matteo Biffoni (Sindaco di Prato), Walter Massa (Presidente ARCI), Emiliano Manfredonia (Presidente ACLI), Paolo Valente (Vice Direttore Caritas Italiana), Maria Grazia Gabrielli (Segretaria Confederale CGIL), Camilla Siliotti (Responsabile comunicazione A Buon Diritto), Nazzarena Zorzella (Avvocata ASGI del foro di Bologna), Syed Hasnain (Presidente UNIRE), Paola Barretta (Portavoce Carta di Roma).
Sarà l’occasione per presentare il programma degli appuntamenti, le tematiche di quest’anno e gli ospiti che daranno forma agli incontri e ai dibattiti e per ricordare insieme alcune drammatiche pagine della nostra storia comune. In particolare le 800 persone che proprio il 18 aprile del 2015 persero la vita nel tentativo di attraversare il Mediterraneo: la più grande strage conosciuta di uomini, donne e bambini nella storia del nostro mare. Commemoreremo i lavoratori morti nella recente tragedia del cantiere Esselunga di Firenze, che vede come vittime operai che, oltre ad essere sfruttati, vivono spesso in una situazione di ricatto a causa della loro precaria condizione giuridica. Infine, ci fermeremo un minuto per le oltre 33mila vittime della Striscia di Gaza, tra cui i nostri colleghi e colleghe, volontari e volontarie, palestinesi e internazionali che hanno perso la vita sotto i bombardamenti israeliani.
Un evento specifico sarà dedicato, venerdì 19 aprile, proprio alla situazione nella Striscia di Gaza, con ospiti internazionali, esperti di diritto internazionale, organizzazioni della società civile e parlamentari. Tra loro Ghassan Abu-Sittah, chirurgo palestinese negli ospedali Al-Shifa e Al Ahli Hospital e Rettore della University of Glasgow, Alessandra Annoni, Professoressa associata di diritto internazionale all’Università di Ferrara, Scott Anderson, Senior Deputy Director of UNRWA Operations in collegamento da Gaza.
In uno scenario di conflitti crescenti in Europa e nel mondo, abbiamo il dovere di ribadire che l’unica soluzione è rispondere alla guerra con la politica, e risolvere i conflitti con il diritto internazionale. Quest’anno, più che mai, Sabir sarà uno spazio per affermare la necessità di un cessate il fuoco immediato e permanente – a Gaza, in Ucraina, in tutto il mondo.
L’appuntamento di Prato si focalizzerà in prevalenza sul tema del lavoro e della cittadinanza, sulle prospettive delle politiche di ingresso e soggiorno, ma anche sulla detenzione e sul trattenimento, delle persone di origine straniera nel nostro Paese.
Anche in questa edizione del Festival Sabir le giornate saranno animate da seminari e incontri, formazioni, presentazioni di libri, mostre, installazioni. Nelle serate spazio al cinema, con la proiezione dei film ‘Persepolis’, di Marjane Satrapi e Vincent Paronnaud, e ‘BYE BYE TIBERIAS’, di Lina Soualem, e alla musica, con i concerti di Jabel Kanuteh e Marco Zanotti – “Are you strong?” e dei Savana Funk, Aldo Betto, chitarra, Blake Franchetto, basso, Youssef Ait Bouazza, batteria.
Crediamo che il Festival Sabir possa ancora rappresentare uno spazio di convergenza di esperienze e buone pratiche della società civile e delle comunità locali, continueremo a cercare insieme chiavi di interpretazione utili e non banali, per progettare il nostro comune futuro.
Info sul Festival e programma: https://www.festivalsabir.it/