Arci Toscana: il Consiglio Regionale approvi la mozione sul testamento biologico e il ddl sia in Senato quanto prima

Arci Toscana: il Consiglio Regionale approvi la mozione sul testamento biologico e il ddl sia in Senato quanto prima

Nella seduta di martedì 7 novembre, il Consiglio Regionale della Toscana discuterà la mozione presentata, come prima firmataria, dalla consigliera Alessandra Nardini, che impegna la Giunta Regionale ad attivarsi con il Parlamento perché il ddl sul testamento biologico approdi al Senato prima della fine della legislatura. ARCI Toscana esprime tutto il proprio sostegno all’iniziativa, e si augura che il Consiglio approvi la mozione e che il Senato, finalmente, calendarizzi la discussione del ddl i cui punti centrali sono essenzialmente due: il riconoscimento del diritto di rifiutare le terapie (comprese l’idratazione e la nutrizione artificiali) e le disposizioni anticipate di trattamento (DAT) vincolanti. Due capisaldi, tenacemente voluti da chi sostiene con forza il diritto all’autodeterminazione terapeutica.”Come Arci Toscana auspichiamo – dice il presidente di ARCI Toscana Gianluca Mengozzi – che il Consiglio Regionale approvi la mozione con un’ampia maggioranza e che la Toscana, regione da sempre in prima linea in materia di diritti, possa con tutti gli strumenti possibili esercitare pressione sul Parlamento, affinché giunga a legiferare prima della fine della legislatura su un tema tornato nei giorni scorsi alla ribalta dei media con la lucidissima lettera aperta di Michele Gesualdi ai presidenti di Camera e Senato e ai Capi gruppi  parlamentari, per affrettare la legge sul testamento biologico”.Il testo è fermo da mesi in Senato (era stato approvato dalla Camera lo scorso 20 aprile) e la sua rapida approvazione, sostiene ancora Mengozzi: “significherebbe un enorme passo in avanti verso il riconoscimento del diritto del malato a essere finalmente protagonista delle proprie scelte di salute. Un tema complesso, sui cui il nostro Paese segna un profondo ritardo e che viene adesso normato unicamente dalle sentenze dei giudici nelle aule dei tribunali e trattato sulle ribalte mediatiche in occasione di tragici casi di cronaca. Ebbene – conclude il presidente di Arci Toscana – questo ritardo non è più tollerabile. Chiediamo, di nuovo, alla politica di assumersi l’onere di legiferare e portare in aula al Senato il ddl prima della fine legislatura. È una battaglia culturale necessaria per l’affermazione delle grandi libertà individuali, inalienabili per definizione.”

Ultimi articoli

ROMA, 16 APRILE 2024 – Si aprirà giovedì 18 aprile a Prato, per concludersi il

ARCI AREZZO CON LA PALESTINA NEL CUORE: dalle ore 10 camminata e letture sui luoghi

Sabato 2 Dicembre torna la Notte Rossa di Arci Toscana: la festa che ogni anno

Cura è rivoluzione sono le parole scelte dall’Arci per la campagna di tesseramento 2023-2024 che

Il 7 ottobre a Roma si terrà una grande manifestazione “La via maestra – Insieme

Si è concluso il progetto "Bambini al centro" che Arci Toscana insieme a Fondazione Prosolidar

La Giornata Mondiale del Rifugiato, è stata istituita il 4 dicembre 2000 dall’Assemblea Generale delle Nazioni