Identità, territori e inclusione sociale. Una proposta antirazzista per la nostra società, oltre la retorica dell’emergenza

Identità, territori e inclusione sociale. Una proposta antirazzista per la nostra società, oltre la retorica dell’emergenza

Al Meeting di Cecina l’incontro tra il presidente della Regione Toscana  e la presidente Arci Nazionale segna la piena unità d’intenti per un’accoglienza sempre più rispondente ai bisogni della società.
Quest’anno dedichiamo la nostra riflessione e la nostra ricerca di buone prassi e buoni strumenti da condividere, a un tema delicato e al contempo sottovalutato: l’impatto dei progetti di accoglienza nelle comunità locali. Un impatto che spesso trasforma intere comunità in teatri di conflitto e di paure – quando non di vera e propria guerriglia mediatica e sociale – e che sempre più spesso diviene una “clava” agitata da una certa politica per propria convenienza elettorale. Un impatto riducibile affrontando la questione dell’accoglienza in maniera non più emergenziale, bensì strutturale, mettendo in campo tutti gli strumenti utili per arginare la complessiva fragilità dell’interno sistema, e ridurre la capacità penetrazione nell’opinione pubblica dei cosiddetti “luoghi comuni”.Data l’importanza del tema, è necessario che sulle azioni da intraprendere e sugli strumenti di contrasto al razzismo si confrontino gli Enti Locali e il Terzo Settore, provando a ra orzarne la sinergia e a far emergere quelle buone pratiche che spesso non trovano agibilità sul piano comunicativo. Ad oggi, l’Arci gestisce – tra prima e seconda accoglienza – quasi 5000 posti sull’intero territorio nazionale su un totale di circa 100.000.Questo impegno comporta una sempre maggiore responsabilità di tutti i livelli dell’associazione e più in generale delle organizzazioni di Terzo Settore, e un’attenzione costante al modo di essere e di fare.In coerenza dunque con la riflessione avviata dalla Presidenza Nazionale sull’impegno di ARCI nel campo dell’accoglienza dei richiedenti asilo e rifugiati, con questa seconda edizione della  Summer School. intendiamo ribadire che la promozione di un’accoglienza di qualità e rispettosa della dignità e dei diritti delle persone è il primo passo di ciò che definiamo integrazione e, pertanto, deve essere inquadrata nella cornice ampia del grande lavoro politico, culturale e di promozione sociale che da decenni ARCI porta avanti.

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