Savoir Faire: Arci Toscana partner del progetto cofinanziato dal FAMI 2014-2020
Il 4 dicembre a Firenze al Cinema La Compagnia si svolgerà “#makenews, nel cuore dell’informazione” un’occasione per discutere con studenti e cittadini sulla centralità dell’informazione. La giornata nasce da un’idea di Daniela Morozzi e Valerio Cataldi ed è promossa da Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Forum Terzo Settore Toscana e Cospe Onlus con il patrocinio di Regione Toscana.
FONDO ASILO, MIGRAZIONE E INTEGRAZIONE (FAMI) 2014-2020 OS 2: Integrazione / Migrazione legale – ON 3: Capacity building – lett . m) Scambio di buone Pratiche – Inclusione sociale ed economica SM Arci Toscana è partner del progetto “Savoir Faire”, cofinanziato dal Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione FAMI 2014-2020 (PROG-2227, OS 2, ON 3, lett. m) – 394.419,04€ – annualità 2018-21, 24 mesi) e di cui è capofila Anci Toscana. Il partenariato è composto anche da Regione Toscana, Centro di ricerca interuniversitario su carcere, devianza, marginalità e governo delle migrazioni L’Altro Diritto (Università degli studi di Firenze, Dipartimento di Scienze Giuridiche), Fondazione Finanza Etica, COSPE (Cooperazione per lo Sviluppo dei Paesi Emergenti).Savoir Faire prevede una serie di azioni per promuovere i processi di inclusione economica, finanziaria e sociale dei cittadini di Paesi terzi, sostenendone l’autoimprenditorialità e l’inserimento lavorativo.
Il progetto intende:
1. Accrescere le competenze e la capacità di innovazione degli operatori del sistema pubblico e del privato sociale impegnati in servizi e percorsi di accompagnamento connessi al riconoscimento delle competenze e all’accesso al mercato del lavoro dei cittadini di Paesi terzi attraverso attività di ricerca-azione e scambio e confronto con pratiche e modelli innovativi regionali, nazionali ed europei.
2. Migliorare e sostenere la capacità di azione degli operatori dei servizi al lavoro pubblici e privati presenti in Toscana con approfondimenti sui percorsi di fair recruitment e sulla validazione/certificazione delle competenze dei cittadini dei Paesi terzi anche attraverso il coinvolgimento dei CPI.
3. Studiare e introdurre strumenti innovativi (anche di carattere amministrativo e finanziario) che possano costituire il volano per l’avvio di attività di microimpresa e impresa sociale di cittadini di Paesi terzi con particolare riferimento alla moneta complementare e alla valorizzazione dei beni mobili e immobili nella disponibilità delle amministrazioni locali.
4. Rafforzare le competenze dei migranti in campo economico finanziario al fine di far crescere l’attitudine alla microimprenditorialità e alla cooperazione sociale anche attraverso l’utilizzo di strumenti finanziari innovativi per l’avvio di iniziative di microimpresa.