Saluti dal Perù – Mostra Fotografica

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Filippine – Affidamenti a Distanza 2013DOVE: Filippine – Comunità povere urbane di Manila e comunità indigene dell’isola di Mindanao.CHI PARTECIPA: Arci e Fondazione ‘Il Cuore si scioglie’  con l’Associazione ARCSEA, associazione filippina per i diritti dell’infanzia.CONTESTO:Le Filippine sono un paese del sud-est asiatico segnato da fortissimi contrasti: di circa 90 milioni di abitanti, un terzo vive in condizioni di povertà, con meno di due dollari al giorno, mentre la concentrazione della ricchezza è nelle mani di un’esigua minoranza. Dopo la dominazione spagnola fino al 1898, e quella statunitense fino al 1946, la storia filippina ha visto susseguirsi vari presidenti e governi caratterizzati da spesso corrotti e repressivi, che non sono riusciti a risolvere il problema più grave del paese: la povertà.Manila è la capitale delle Filippine ed è una vastissima area urbana situata nel nord del paese, sull’Isola Luzon, che viene definita “Metro Manila”. Ci vivono 13 milioni di persone, di cui un quarto costituisce la popolazione dei “poveri urbani”. Manila è una città crudele: accanto ai quartieri di lusso e alle abitazioni dei ricchi che vivono blindati nel loro benessere indifferente, ci sono i quartieri senza luce, senza acqua con decine di migliaia esseri umani stipati nelle misere catapecchie, accanto alle fogne a cielo aperto, che ogni giorno cercano di sopravvivere in qualche modo, chiedendo elemosina per strada, vendendo oggetti ai semafori delle vie trafficate e inquinate, o cercando fra i rifiuti qualche oggetto da riciclare.Se a Manila ci si scontra con il degrado, nelle campagne oltre alla povertà e mancanza totale delle infrastrutture di base, le popolazioni sono spesso vittime degli effetti della militarizzazione. A causa della situazione politica molto complessa, nelle Filippine sono attive due rivolte armate che l’esercito ufficiale cerca di combattere, coinvolgendo anche i civili: i morti fra la popolazione civile a causa della militarizzazione sono circa 40.000 dagli inizi degli anni ‘80 e non si contano i casi di violazione dei diritti umani, come abusi, traumi, minacce, intimidazioni.In questo quadro socio politico economico molto complesso e difficile, ARCI Toscana si avvale della mediazione e della guida dell’associazione ARCSEA, con la quale collabora da più di dieci anni, realizzando vari interventi in difesa dei diritti dei bambini. Tutti i progetti sono decisi insieme al nostro partner, perché sono loro che sanno indicare le priorità e i luoghi d’intervento.LA CAMPAGNA:  I ‘DAY-CARE’ CENTRELa nostra azione nelle Filippine si concentra presso le comunità dei poveri urbani di Manila e presso le popolazioni indigene, che sono spesso le più emarginate.In tutti e due i contesti le attività cercano di migliorare la vita dei bambini all’interno di una comunità. E’ difficile, quasi impossibile, fare adozioni a distanza di un singolo bambino in una baraccopoli dove la povertà estrema tocca ogni famiglia, ecco perché la scelta dell’ARCI, condivisa e fortemente voluta dal nostro partner ARCSEA, di aiutare l’intera comunità offrendo accesso ai servizi base: istruzione, educazione, accesso ad acqua e corretta alimentazione; i nostri interventi tendono anche a rafforzare la consapevolezza dei loro diritti e la solidarietà fra la popolazione.ARCSEA e Arci hanno condiviso quindi la scelta di costruire dei day-care centre, per creare uno spazio fisico di aggregazione e mettere in pratica una serie di attività per i bambini, come le attività per i bambini in età prescolastica e i laboratori del dopo-scuola. Nell’ambito dei progetti che coinvolgono le popolazioni indigene Manobo, Dumagat e Blaans, i Day-care centre diventano vere e proprio scuole, perché si trovano in zone dove le scuole statali non sono presenti (le più vicine a volte distano 5-6 ore a piedi, un percorso impraticabile durante le stagioni delle piogge). Creando spazi per i bambini e ragazzi, si riduce il numero dei bambini esposti ai pericoli della strada, come prostituzione, abuso di alcol e droghe. Inoltre, l’associazione ARCSEA organizza la formazione per le cosiddette “para-teachers” ovvero le donne delle comunità che diventano educatrici dei bambini in età prescolastica; viene così creato un sistema di supporto per i bisogni che lo stato non riesce a coprire.PROSPETTIVE FUTURE:I “sostegni a distanza” del prossimo anno saranno destinati al supporto alle attività di tutti i day-care centre di Quezon City e alla ricostruzione il day-care centre di Marikina City a Manila, che nell’Agosto 2013 è stato gravemente danneggiato dall’alluvione. 
L’inaugurazione si terrà lunedì 18 novembre alle ore 18 presso il Museo di Storia Naturale (sezione di Antropologia ed Etnologia) in Via del Proconsolo 12 a Firenze. Venerdì 22 novembre alle ore 17.30 terrà una conferenza dal titolo ‘La fotografia come antropologia’.La mostra sarà aperta nei seguenti orari: lunedì – martedì – giovedì – venerdì 9-13sabato – domenica 10-17mercoledì: chiuso Per informazioni telefonare al numero 055/2756444 o consultare il sito www.msn.unifi.it .

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