Carovana Antimafie 2012, il diario dalla Toscana

Carovana Antimafie 2012, il diario dalla Toscana

In Sicilia, Calabria, Puglia e Campania. In 25 diverse località nelle zone dei terreni confiscati a mafia, ‘ndrangheta, camorra e sacra corona unita. Quest’anno i campi sono dedicati in particolare al politico siciliano Pio La Torre, ucciso dalla mafia 30 anni fa
  Il diario della Carovana Antimafie 2012in Toscana °lunedì 23 aprile, XII e ultima TappaScandicci, Firenze1937 km fatti, 18cene o pranzi alle case del popolo ed Arci, 2 circoli parrocchiali, 36 Comuni, 10 Provincie, 30 scuole e 4 animazioni. Questi sono i numeri della carovana antimafia.Tristemente ci avviciniamo alla conclusione di questo faticoso ma intenso viaggio che ci ha esperienze e vissuto forti emozioni che ci hanno arricchito e ci hanno prendere coscienza di ciò che ci sta intorno.Abbiamo riscoperto il “fare società” e lo stare insieme nei circoli e non solo, attraversando la Toscana da nord a sud e viceversa. Ogni volta che entravamo in un circolo ci sentivamo, come ha affermato Letizia nel suo ultimo intervento, come a casa nostra.Abbiamo raggiunto luoghi che prima minimamente conoscevamo, da Castel nuovo di Misericordia a Poppi, passando dalla villa Wanda al mare dell’Isola d’Elba.Stamani la Carovana si è spostata al teatro Aurora di Scandicci dove abbiamo tenuto l’ultimo dibattito con le scuole dove erano presnti e hanno tenuto il dibattito: Maurizio Pascucci, Don Andrea Bigalli, dott.ssa Fiorillo( responsabile tribunale di sorveglianza), Roberto Iovino( cgil nazionale), dott Calistri (imprenditore pelletteria), Alfio Foti., Fondatore della Carovana Antimafie.Durante il dibattito è stato ribadito l’impegno che ogni cittadino deve avere: quello di partecipare, schierarsi, informarsi e pretendere un futuro migliore, e sopratutto di tenere un occhio ben aperto sul proprio territorio.A pranzo ci siamo recati al circolo Arci di Casellina dove ci hanno accolto con dei buonissimi piatti abbondanti e dei bei sorrisi.Nel pomeriggio nella piazza di fronte si è tenuta un’animazione partecipata da molti bambini, che hanno corso, giocato, riso, si sono fatti truccare e ci hanno rallegrato la giornata.La serata si è conclusa con una cena al Circolo Arci del Isolotto , insieme a Francesca Chiavacci Presidente Arci Firenze, Andrea Barducci Presidente Provincia di Fireznze e Mauro Fuso Segretario della Camera del Lavoro di Firenze; dove ogni carovaniere ha raccontato le proprie emozioni e riflessioni. il messaggio chiave è stato comunque l’impegno civile e il dover fare società.Ci salutiamo con una frase che rappresenta il messaggio di questa carovana :” speriamo che dalle piccole cose si può cambiare la realtà”. °sabato 22 aprile, XI tappaCastelnuovo Misericordia, Collesalvetti, LivornoLa carovana stamani si è trasferita da Arezzo a Castelnuovo Misericordia in provincia di Livorno,un viaggio di 200 km di quelli che non finiscono mai,alla fine ci attendeva un paesino un circolo e una sorpresa insomma 200 km spesi bene.Il circolo della legalità “dalla parte buona della vita” ci ha accolto con un dibattito su lavoro e legalità nella sala attigua al bar ed è stato bello vedere che la banconiera faceva il suo lavoro avendo cura di non fare rumore e che il dibattito non è mai stato disturbato.Nonostante fosse il giorno meno adatto per un dibattito la partecipazione è stata alta come la qualità e la passione degli interventi caratterizzati da una richiesta forte alla politica di schierarsi dalla parte giusta per non far prendere spazio all’antipolitica, del resto è stata una richiesta che la carovana ha fatto a tutti i politici incontrati durante il percorso.Oggi sono saliti in carovana anche Alessandro e Giulia che hanno passato la giornata con noi.Dopo pranzo siamo andati a Collesalvetti dove in piazza siamo stati ricevuti dal Sindaco , da il presidente di Arci Livorno Marco Solimano e dalla Segretaria della Cgil Toscana Simona Fabianicomunale e mentre da una parte si svolgeva un saluto dell’amministrazione alla carovana e l’ennesimo dibattito sul Caporalato dall’altra arciragazzi animava la piazza con i giochi per bambini, la carovana è anche questo gioco e impegno.Un altro carovaniere si aggiunge al gruppo, un carovaniere speciale perchè lui è l’ideatore e fondatore della carovana Alfio Foti che con la Borsellino fece partire la prima carovana. La giornata finisce in un bellissimo Circolo Arci a Guasticce con la cena della legalità all’insegna dello spirito della carovana che, come sempre, Alfio ci ha saputo trasmettere. °venerdì 21 aprile 2012, X tappaArezzo – Casentino21 Aprile 2012 decima tappaDopo un difficoltoso tragitto fatto di varie peripezie tra le quali la neve che stamani ha fatto la sua apparizione, la carovana è giunta nella provincia di Arezzo e precisamente a Poppi.Ennesima tappa che ci sta conducendo alla fine del nostro viaggio in carovana. Nel bellissimo castello che ci ha ospitato e davanti ad un numeroso gruppo di studenti è intervenuta nella mattinata il vicepresidente della provincia di Arezzo Mirella Ricci, che ha aperto il discorso ringraziando la manifestazione della carovana poiché è una occasione per poter raccontare storie importanti, come quella di Rita Atria, giovane ragazza siciliana costretta a fuggire dalla propria terra per questioni di famiglia, dove la famiglia si chiamava Mafia. L’uccisione del padre, suscita in lei la volontà di schierarsi e testimoniare contro quelle persone che hanno ucciso un suo familiare, successivamente l’amicizia con Paolo Borsellino e la lotta alla mafia fatta di denunce, infine il suicidio dopo aver ricevuto la notizia dell’attentato di Via d’amelio.” Cosi come chi partecipa alla carovana ce lo ricorda tutti gli anni, cosi anche le istituzioni devono scegliere da che parte stare, le vostre idee camminano con le nostre gambe”.Marcello Biagini (Assessore unione dei comuni e sindaco di Vitignano)Affronta uno dei temi che fanno da caposaldo della carovana, il tema del caporalato, ricordando che non si tratta di un termine astratto o che non appartiene a questo territorio, ma anzi al contrario che esiste e che spesso si adopera dello sfruttamento delle persone che hanno più necessità di sopravvivenza. Tema importante e su cui bisogna far riflette la società civile.”ogni anno promuoviamo un seminario partecipato sulla legalità,e credo che sia molto importante” – Landolfi Mercedes (Finlea Cgil)Il tema del caporalato è strettamente connesso al tema dell’infiltrazione mafiosa nell’edilizia, poiché è proprio in un settore come questo che è più facile entrare nel territorio. Fenomeno assai diffuso sembra infatti quello del prelievo di persone nelle prime ore della mattinata che vengono successivamente portate nel cantiere, una volta entrati, gli sfruttati si ritrovano senza alcun diritto sul lavoro, e dopo una giornata di manodopera vengono riportati a casa e pagati con ricompensi davvero miseri e talvolta non pagati affatto. Viene ricordato come la crisi economica è in grado di attirare maggiormente liquidità e quindi i soldi riciclati che provengono dagli investimenti della mafia.Ad agosto è stata riconosciuta dalla legge la proposta che da anni mandavamo avanti, che il caporale venisse arrestato e pagasse un ammenda salata. c’è però da continuare a combattere perchè non è stato ancora riconosciuto e non abbiamo ricevuto la protezione per le vittime di caporalato e non abbiamo ancora ottenuto la possibilità di far punire le ditte che assoldano diendenti tramite caporalato.Gilberto Pittarello (CISL) afferma che i mafiosi non sarebbero nessuno se non trovano persone. serve sensibilizzare la gente.L’ Onorevole Silvia della Monica( Commissione antimafia) afferma il diritto della dignità e l’approfittamento dello stato di bisogno delle persone in difficoltà che per sopravvivere finiscono in situazioni d’illegalità e di sfruttamento di braccia o sfruttamento delle donne( prostituzione). E’ nato un comitato che tratta dello sfruttamento a livello nazionale x colpire la mediazione tra datori di lavoro, imprenditori e lavoratori. Bisogna fare conoscere alle persone le leggi, ciò che le possono proteggere.Nel pomeriggio abbiamo fatto un sit in a Villa Wanda dove ancor oggi abita Licio Gelli , passaggio che la Carovana compie ogni anno e ogni anno lascia al portone un dono che consiste con 2 o 3 prodotti delle cooperative che lavorano nei terreni confiscati alla mafia, dove è stato letto alcuni punti del piano di rinascita democratica che voleva controllare l’informazione, sciogliere e mettere in conflitto i Sindacati e i Partiti… verso le 17.00 siamo andati al Museo statale di Arte di Arezzo per la presentazione del nuovo libro di Pietro Grasso (Procuratore Nazionale antimafia ) “Liberi tutti” storia di un ragazzo che non vuole morire di mafia. Dopo la presentazione abbiamo scattato qualche foto con il procuratore e poi siamo ripartiti per la cena sociale a villa severi dove i compagni aretini ci hanno accolto calorosamente. c’era davvero tanta gente che alla fine della cena ci hanno ringraziato e augurato buon viaggio comprando tanti prodotti della Cooperativa lavoro e non solo.°giovedì 20 Aprile 2012, IX tappaPistoia, Val di NievoleOggi è stata una giornata molto intensa, stancante e il tempo sembrava avercela con noi.Oltre al freddo, ogni volta che scendevamo dal furgone per fare una tappa iniziava a piovere a dirotto!Inizia il tour dei beni confiscati nella provincia di Pistoia. La prima sosta è l’hotel Paradiso di Montecatini terme, simbolo dei beni confiscati in tutta la toscana e principale ecomostro della nostra regione. Alla sosta erano presenti,oltre che i carovanieri, il Sindaco Giuseppe Bellandi, la Proloco di Montecatini Alto, l’Assessore provinciale alle politiche giovanili Chiara Innocenti, Anna Biancalani di legambiente, Moreno Seppiacci del Coeso, Sergio Frosini per la CGIL.La struttura si trova in uno stato d’abbandono totale da ormai molti anni, e pur essendo stato il primo bene confiscato negli anni 90, a causa di imponenti ipoteche bancarie, non è mai affidato al Comune per utilizzarlo a fini sociali e tutt’ora si trova in questo stato di limbo.Sarebbe opportuno demolirlo, ma i costi per farlo sono enormi per le casse comunali e quindi resta così com’è. In alternativa la proloco ha proposto di circondarlo di pennelli di legno e farli colorare dagli artisti di strada.Chiara Innocenti ha sottolineato l’importanza di iniziative come queste ribadendo la necessità di creare dei baluardi tra i giovani della lotta alle mafie.Sergio Frosini ha affermato che la carovana da la possibilità di agire insieme tra varie realtà, per scongiurare il problema degli appalti al massimo ribasso.Maurizio Pascucci ha annunciato che nel laboratorio di Serravalle con i ragazzi volontari che arriveranno da tutt’Italia verranno realizzate delle schede sui 61 beni confiscati in Toscana contenenti descrizioni, informazioni, immagini, storie e testimonianze di come la mafia agisce anche nei nostri territori.Con la speranza di risolvere presto questa situazione prima di quando ci torneremo con i nostri nipoti ci salutiamo e partiamo per la prossima tappa.Raggiungiamo quindi via Siena a Buggiano dove tra lo stupore degli abitanti della via che si affacciano incuriositi, sbalorditi e spaventati spiandoci dietro le tende, visioniamo il bene confiscato del comune consistente in una villetta a schiera con box auto attualmente non utilizzata a nessun fine. Tempo di una foto con lo striscione tra la bora buggianese e andiamo in piazza indipendeza dove ci attende il Sindaco di Buggiano. Oltre al Sindaco ci raggiungono anche la cooperativa Gli Altri con 5 richiedenti asilo provenienti dal nord africa.Tema centrale del incontro è stato la destinazione d’uso del bene confiscato visitato precedentemente a fini sociali. Il Sindaco ha dichiarato di volerci realizzare nell’appartamento co-housing. è stat un incontro costruttivo per iniziare un percorso comune di diffusione della legalità ee buone pratiche al interno del proprio territorio. L incontro è stato allietato da musiche etniche eseguite dai ragazzi richiedenti asilo.Ci siamo spostati per pranzo al Circolo Arci la Colonna a Larciano dove è seguito un incontro con i Sindaci di Larciano e Lamporecchio e una raccolta di toccanti storie dei richiedenti asilo della cooperativa gli altri. Ci ha stupito la giovane età 19-24 anni e il coraggio d’intraprendere una strada verso nuovi orizzonti.Patrizia Pellegatti (Cisl) ha affermato che dobbiamo creare un tavolo d’intesa con le realtà territoriali per fare rete.Nel pomeriggio ci siamo recati a Pistoia dove Valerio con Valentina (Arciragazzi) hanno tenuto una bella e partecipativa animazione in Piazza del Duomo.Nel mentre in Sala Maggiore del Comune si è tenuta una conferenza con interventi di Renzo Berti (Sindaco Pistoia) Alessandra Pastore ( Libera), Maurizio Pascucci., professore Alberto Vannucci ( Università Pisa), Marco Ballati (finlea CGIL), Mariagrazia Nardini (Cisl), Mauro Additati ( SILP), Anna Biancalani (Legambiente); coordianto da Marco Leporatti.Sorpresa dell evento è stata Nonna Betta che ha portato il suo enorme bagaglio di cultura e di passione per la lotta alle mafie, testimone simbolo alla lotta all’illegalità.Tema centrale della conferenza sono stati gli appalti pubblici a massimo ribasso spesso nelle pubbliche amministrazioni si ricorre ai subappalti, arrivando fino a 7-8 volte a ribasso. Emerge quindi che o i lavori vengono svolti in malo modo o le materie utilizzate sono scadenti. Compito dei cittadini vigilare sul territorio per contrastare questo tipo di illegalità.Per cena ci siamo spostati al circolo parrocchiale Nuovo Verdi di Agliana dove Marco Leporatti ha affermato che è necessario da parte di tutti una maggiore autocritica, anche nella chiesa di Corleone ci sono ancora panche sponsorizzate da Provenzano e Riina.E’ anche da qui che dobbiamo dare un segnale forte e chiaro nella disgregazione degli interessi mafiosi. Ha seguito l’intervento di Pascucci e la testimonianza di una carovananiera Marta Cortesi che ha raccontato il compito già ribadito nei precedenti diari, la giornata tipo della Carovana e la giornata che l ha colpita maggiormente. la serata si è conclusa con lo spettacolo Gioca il giusto, una riflessione sul gioco d’azzardo e sui problemi che comporta.Ma oggi la carovana era in contemporanea anche a Montopoli Valdarno dove è tornata mantenedo un impegno assunto dal Presidente dell’Arci del territorio Sergio Coppola.Qui in insieme a tanti studenti delle terze medie si è narrato l’impegno dei giovani toscani nei terreni confiscati alle mafie e ipotizzato una possibilità di gemellaggio con una scuola media di Casapesenna.  °giovedì 19 Aprile, VIII tappaIsola d’Elba – Val di CorniaStamani verso le 6,30 Valerio ha dato la sveglia a tutti, chiamandoci nelle nostre camere!Assonnati ci siamo preparate, una veloce colazione e poi dritti al porto di Piombino dove ci attendevano 60 ragazzi delle scuole superiori di Piombino pronti ad accompagnarci al Isola d’Elba.Per fortuna il tempo e il mare erano dalla nostra parte, il tempo di una partita a carte, qualche sigaretta e chiacchierate e siamo giunti a destinazione.Con lo stupore di tutti noi ad accoglierci al porto c’erano un’altra centinaia di ragazzi con tanti striscioni pronti a condividere con noi questa bellissima esperienza ed a portarci nella piazza dove si svolgeva l’iniziativa.Così abbiamo formato un bel corteo animato da tanti colori, striscioni e bandiere ma sopratutto da tanti giovani. Arrivati in piazza siamo stati accolti ,da una compagnia teatrale di ragazzi dell’Arci, con un caloroso applauso e un pò di musica suonata e cantata da un ragazzo della compagnia con la chitarra.Un pò di musica e rilassamento per dar tempo anche a tutti ragazzi di raggiungere la piazza della spiaggia il grigolo e sistemarsi in semicerchio ed è iniziato un bellismo ed emozionante spettacolo teatrale su Peppino Impastato e Rita Atria, entrambi figli di mafiosi che hanno deciso di ribellarsi e dedicare la loro vita alla lotta alla mafia.Dopo lo spettacolo sono seguiti vari interventi tra cui quello di due ragazzi che hanno partecipato ai campi di lavoro a Corleone e hanno raccontato la loro esperienza invitando tutti a partecipare, alcune insegnanti, Il Sindaco PERIA di Porto Ferraio che ha ricordato che la mafia si nutre di silenzio di crisi e della debolezza di un territorio e che bisogna impegnarsi tutti quanti a migliorare il nostro territorio e futuro.Giorgia Beltrame della Fillea Cgil ha letto una commuovente lettera di una vittima del caporalato, Maurizio Pascucci che ha spiegato cosa fa la Carovana, i campi di lavoro , la presenza della mafia in toscana come si presenta e i beni confiscati al Isola d’Elba.Ha inoltre raccontato la triste esperienza del 2004 della Carovana Antimafia al Isola d Elba, quando una volta arrivati nel isola non c’è stato nessuno ad accoglierli perchè i commercianti avevano fatto una riunione nei giorni precedenti per evitare che cittadini, amministrazioni andassero al iniziato av della Carovana poichè il suo passaggio avrebbe rovinato il turismo dandoli una brutta immagine al Isola.Finiti gli interventi siamo andati a visitare il bene confiscato e abbandonato dal 2004 a Procchio.Per fotografare questo immenso parcheggio sotterraneo, come si pensa che sia, Valerio è dovuto arrampicarsi sopra il ludobus perche la visuale era ostruita da un alta siepe!Ogni metodo di denuncia qua è lecito!Contemporaneamente alla tappa dell Isola d Elba Giulia, ha tenuto un incontro nella scuola media di San Vincenzo dove ha lavorato con 40 ragazzi cercando con loro di trovare il significato di Mafia attraverso un gioco per poi arrivare a spiegare ai ragazzi il significato delle parole che loro associavano a questo fenomeno.Inoltre i ragazzi dopo aver ascoltato 3 canzoni ( i cento passi, pensa e l’appello) hanno sottolineato le parole che per loro erano più significative e poi le hanno riportate in un post it con una loro riflessione su tutti i temi della giornata. i ragazzi hanno partecipato attivamente e le parole più riportante sono state: non dobbiamo arrenderci, la giustizia non è solo un’illusione…Nel pomeriggio la Carovana si è divisa in 3 gruppi : Valerio con Serena è andato in piazza a tenere un animazione ai bambini, Marco e Ivo hanno gestito alla Coop di Venturina un banchino con i prodotti delle cooperative che lavorano nei terreni confiscati alla mafia , mentre Maurizio, Marta e Letizia sono andati al L UNI TRE in un dibattito dove veniva spiegato il progetto liberarci dalle spine e il fenomeno mafioso in Toscana.La serata si è conclusa nella Spaghetteria a San Vincenzo dove si è tenuta una cena sociale e hanno fatto il loro intervento 3 giovani della Carovana, Giulia che ha raccontato il laboratorio che ha tenuto nella mattinata nella scuola, Valerio che ha dato i dati approssimativi che la Carovana ha fatto in tutte queste tappe ed ha spiegato il significato della Carovana e Letizia che ha spiegato le tappe che la Carovana ha toccato fino ad oggi ed ha lanciato il messaggio che per sconfiggere le mafie c’è bisogno di coesione sociale.Il Comitato Arci Val di Cornia-Elba è stato protagonista e principale attore della programmazione e gestione di questa straordinaria tappa. °mercoledì 18 aprile – VII tappaBassa Val di CecinaStamani , nella prima mattinata fredda e piovigginosa, dopo una nottata passata al Monastero di Siena, siamo partiti verso Rosignano Solvay per poi fare altre 2 tappe alle scuole medie di Castagneto Carducci e Donoratico.Cosa che ci ha sorpreso, stupito in senso buono è che a tutte le scuole erano presenti Forze dell’Ordine.Maurizio Pascucci in tutte le scuole ha spiegato ai ragazzi com’è nata la Carovana, i suoi obbiettivi e le sue aspettative: la Carovana è nata nel 1994 dopo l’omicidio di Paolo Borsellino, per volontà della sua Sorella Rita Borsellino, che contattando l’Arci e poi Libera ha iniziato il percorso della carovana prima in Sicilia per arrivare ad estendersi in tutt’Italia e anche all’estero. Il compito della Carovana oltre a parlare con i ragazzi, con le Istituzioni e le associazioni è quello di dialogare con i cittadini invitandoli a tenere un occhio vigile e critico sul proprio territorio e su certe dinamiche. Maurizio poi ha spiegato ai ragazzi le cifre dei beni confiscati in Italia, 5230 in Sicilia, 3400 in Calabria, 2700 in Campania, 1730 in Lombardia e 61 in Toscana.Come dicono questi numeri noi in Toscana non siamo come la Lombardia per questo cerchiamo di iniziare a fare prevenzione e a cercare di far aprire gli occhi alla cittadinanza così da poter avere una chance.Inoltre ha spiegato ai ragazzi come avviene la confisca dei beni.Quando i mafiosi vengono arrestati secondo la legge 416 bis di stampo mafioso , ideata dal parlamentare Pio la Torre ucciso il 30 Aprile 1982 ma che viene attuata solo dopo la morte di Carlo Alberto della Chiesa. Grazie a questa legge quando i mafiosi vengono arrestati le loro proprietà vengono sequestrate o in caso di aziende possono essere nominati degli amministratori giudiziari a mandare avanti l’attività, come gli alberghi di Montecatini terme (Leopoldo,Granduca e le Fonti) e la fattoria presente nel Comune di Monteroni d’Arbia nella provincia di Siena .Solo dopo il terzo grado di sentenza e la condanna per reato mafioso i beni, le proprietà del mafioso che erano sotto sequestro vengono confiscate e riassegnate al Comune per scopi sociali. Il procedimento e il tempo dal sequestro alla confisca varia dagli 8 ai 10 anni .La mafia in Toscana prende il nome di riciclaggio di denaro sporco, come vedremo domani al Isola D’ELBA dove un camorrista ,arrestato nel 2004, s’era sostituito alla banche prestando soldi a 16 imprenditori entrando però nelle loro proprietà. La mafia in Toscana si chiama anche riciclaggio di rifiuti illeciti, messa in schiavitù delle ragazze , spaccio di droga, gioco d’azzardo, caporalato …Il tema fondamentale affrontato quest’anno dalla Carovana è il mondo del Lavoro.Il mercato delle braccia, cioè il caporalato che sfrutta le persone bisognose e deboli togliendoli ogni diritto e dignità. Più sciagurato sei meno costi. I caporalati poi sfruttano queste persone portandole a lavorare nei vivai , nel agricoltura , nei boschi e negli appalti privati ma anche qualcuno pubblico.Molto spesso quando vi è un appalto affidato con il criterio del massimo ribasso, che è legale., si và incontro o si facilita la strada al diffondersi dell’illegalità poiché un azienda regolare non potrà mai permettersi di vincere quella gara a costi bassi. E allora ci chiediamo la dove viene effettuato un appalto al massimo ribasso quale materiale verrà utilizzato?Qual sarà la forza lavoro che andrà a lavorarci? Quale metodo di sicurezza avranno? .ecco come molto spesso la legalità s’intreccia all’illegalità.Altro dato preoccupante in Toscana è quello che il 77% degli infortuni di lavoro nel mondo dell’edilizia, avvengono il primo giorno di lavoro. Non è possibile!La maggioranza delle volte questi erano lavoratori a nero che lavoravano da tempo sotto sfruttamento e al momento che si fanno male vengono assicurati. È per questo che chiediamo ai Sindaci e agli assessori di non usare più il criterio del massimo ribasso perché noi in tal caso, inviteremo la cittadinanza a toglierli il consenso.Dopo un pranzo alla scuola media di Donoratico i carovanieri si sono meritati 3 ore di riposo, di gioco e di comicità . fatto molto divertente e comico è successo nel primo pomeriggio mentre Marta,che era a prendere un caffè al bar con Letizia ,Marco e Giulia ha sentito squillare il telefono: era Valerio il carovaniere di Arciragazzi, che era andato a cambiarsi nel ludo bus. Marta gli ha spiegato dove si trovava per farsi raggiungere ma Valerio le ha chiesto di raggiungerla al ludobus. Una volta arrivata al ludo bus Marta non trovava nessuno fin che un signore non le dice che c’era qualcuno che bussava dal vano posteriore del furgone: era Valerio che era rimasto chiuso dentro il suo furgone!!E che bussava nella vana speranza che qualcuno l’aprisse.Verso le cinque ci siamo avviati a Rosignano marittimo in via trieste dove c’è un appartamento confiscato a una donna commercialista che è stata arrestata per il reato di usura . La confisca ‘è stata comunicata dal’agenzia del Demanio di Livorno il 16 06 2004.Il 4 ottobre del 2004 dal’agenzia del Demanio di Livorno ha disposto il trasferimento del bene per essere destinato a finalità sociali, in particolare per uso abitativo al fin di far fronte alla situazione di emergenza presente nel territorio. A Rosignano ora c’è una cruda emergenza abitativa per le tanti persone sfrattate presenti nel posto.Problema di questo bene è che dal 2004 fino ad oggi non solo non è stato fatto presente alla cittadinanza, ma tutt’oggi è inutilizzato e fermo e questa è una sconfitta della società civile.Altra delusione che abbiamo avuto è la mancanza di partecipazione della cittadinanza al sit in di fronte al bene confiscato dove erano presenti soltanto l’Assessore al sociale Elenna Ciaffone, Luano Casalini, funzionario del comune, presidente del Arci e un’altra persona con tanta passione per queste iniziative, per la fotografia ma che ci ha confessato che non sapeva niente sia del bene che del passaggio della Carovana.Così si deduce anche una mancanza d’informazioni tra il comune e la cittadinanza. Durante il sit in abbiamo parlato ci siamo confrontati con questi personaggi ai quali abbiamo chiesto sollecitato ad usare per fini sociali il bene, e abbiamo fissato una data dove si terrà un concerto di fronte il bene confiscato. Per concludere il sit in e rallegrare un po’ il pomeriggio Giulia e Rebecca hanno suonato la chitarre e cantato 2 canzoni : Cento Passi e Pensa.La serata si è conclusa con un apericena con dibattito coordinato da Claudia Franconi Presidente dell’Arci Bassa Val di Cecina alla presenza della Cgil e degli assessori di Cecina e Rosignano al Circolo Arci Bocciodromo di Cecina.Stanchi e un po’ perplessi andiamo a dormire perché domani ci aspetta una giornata molto interessante ma anche stancante all’Isola d’Elba. °Martedì 17 aprile – VI tappaChianti – SienaUNA VOLTA PARCHEGGIATO ABBIAMO STESO GLI STRISCIONI E ASPETTATO O LA CAMUSSO. ARRIVATA MAURIZIO e PIERLUCIANO GLI HANNO SPIEGATO COSA FA LA CAROVANA I SUOI COMPITI DI DENUNCIA AL TERRITORIO DELLO SFRUTTAMENTO DELLE BRACCIA, DELLAVORO NERO, DEL CAPORALATO.LA CAMUSSO è STATA MOLTO CONTENTA E PRESTANTE A FARSI FARE UNA FOTO CON NOI, DOPO DI CHE è ENTRATA AL AUDITORIUM MENTRE NOI UNA VOLTA CARICATO IL FURGONE ABBIAMO AIUTATO MAURIZIO A USCIRE DA QUEL ” PARCHEGGIO”. CON UN BEL Pò DI MANOVRE CE L’ABBIAMO FATTA!A PRANZO SIAMO ANDATI DAI SIMPATICISSIMI COMPAGNI DELL’ARCI LA RAMPA DI TAVERNELLE VAL DI PESA CHE CI HANNO ACCOLTO CON UN CALOROSO ABBRACCIO E UN OTTIMO PRANZO ALL’ INSEGNA DELLE RISATE.NEL PRIMO POMERIGGIO POI CI HANNO ACCOMAPGNATI CON IL LORO VICE SINDACO A SAMBUCA A VEDERE I 4 APPARTAMENTI CONFISCATI ALLA MAFIA. IL VICE SINDACO CI HA RACCONTATO LA LORO STORIA. PRATICAMENTE SONO STAE ACQUISTATE PER RICICLARE IL DENARO SPORCODELLO SPACCIO DI COCAINA, DA UN MAFIOSO SARDO.COME A NOIA RACCONTATO IL PROGETTO DEL COMUNE è QUELLO DI RIASSEGNARLO A FAMIGLIE BISOGNOSE; MA QUESTO PERCORSO HA INCONTRATO NUMEREVOLI PROBLEMI D’ASSEGNAZIONE VISTO CHE PER AVER LE CHIAVI DEL POSTO BISOGNA CHE LA SENTENZA SIA STATA DEPOSITATA E REGISTRATA . TUTT’ORA NON HANNO ANCORA TUTTA LA REGISTRAZIONE POICHè IL TRIBUNALE GLI E LA MANDA A PEZZETTI.SAMBUCA CI è SEMBRATO UN PAESINO PICCOLO FORMATO DA POCHE PERSONE CHE NON SI CONOSCONO FRA LORO, COME CI DICONO LE PERSONE DELL’ARCI, E PREOCCUPATO. QUANDO ERAVAMO GIù A PARLARE DAVANTI AGLI APPARTAMENTI VEDEVAMO AFFACCIARSI SPESSO UNA SIGNORA CHE POI E’ SCESA E SEMBRAVA TERRORIZZATA, PREOCCUPATA PER IL FUTURO DI QUEGLI APPARTAMENTI. LA PRIMA COSA CHE CI HA CHIESTO E SE AVEVANO INTENZIONE DI MANDARCI AD ABITARE DELLE PERSONE, CHI ERANO, INSOMMA ABBIAMO CAPITO CHE LA SUA DIFFIDENZA E PAURA DI RITROVARSI CON FAMIGLIE CHE NON CONOSCE.DOPO QUESTO BREVE SOPRALLUOGO LA CAROVANA SI è SPOSTATA A SIENA DOVE SI è TENUTO UN SIT NELLA PIAZZA DEL CENTRO STORICO. UN INIZIATIVA CHE HA AVUTO MOLTA PARTECIPAZIONE SIA DEI CITTADINI CHE DELLE ISTITUZIONE ED ASSOCIAZIONI.ARRIVATI ABBIAMO DECORATO LA BELLA PIAZZA CON TANTI CARTELLONI, STRISCIONI E MOSTRE FOTOGRAFICHE E ABBIAMO ALLESTITO IL BANCHETTO CON I PRODOTTI DELLA COOPERATIVA LAVORO E NON SOLO.MENTRE ASPETTAVAMO L’INIZIO DELLA CAROVANA ABBIAMO INIZIATO A FARE L’INTERVISTE AI RAPPRESENTATI DELLE VARIE ASSOCIAZIONI E ISTITUZIONI PER LA WEB TV CHE IL SERVIZIO CIVILE DI PiSTOIA STA CERCANDO DI FAR CRESCERE E CONOSCERE.LA PRIMA INTERVISTA E’ STATA FATTA ALLA PRESIDENTE DELL’ARCI DI SIENA, SERENELLA PALLECCHI CHE RICORDA CHE LA CAROVANA ERA GIà PASSATA A SIENA E L’ULTIMA TAPPA ERA AVVENUTA NEL 2008 A SUVIGNANO ,LUOGO DELL’ AZIENDA AGRICOLA CONFISCATA ,DOVE SI è TENUTA UNA CONFERENZA PER PRESENTARE IL LORO PROGETTO DI RIUTILIZZO SOCIALE E STANNO LAVORANDO PER OTTENERE QUESTO BELLISSIMO BENE E RIDARLO ALLA COMUNITà. IN PIù, OME AFFERMA SERENELLA, STANNO LAVORANDO NELLE SCUOLE E NEI CIRCOLI ARCI AL FINE DI PROMUOVERE LA CULTURA DI LEGALITà E I PRODOTTIDI LIBERA TERRA. POI CI SPIEGA CHE QUESTA CARVANA L’HANNO ORGANIZZATA IN UN TAVOLO COMUNE CON ARCI CGIL CISL UIL LIBERA E AVVISO PUBBLICO E ABBIAMO DATO COME TEMA PRINCIPALE L INTRECCIO PERVERSO TRA CAPORALATO , LAVORO NERO SOPRATUTTO RIVOLTO AGLI IMMIGRATI CHE SONO LE PERSONE PIU DEBOLI E PIU FACILMENTE RICATTABILI ANCHE IN QUESTO TERRITORIO.LA SECONDA INTERVISTA L’ABBIAMO FATTA AL RAPPRESENTANTE DI LIBERA : ” LIBERA A SIENA è NATA 2 ANNI FA INIZIANDO, SOPRATUTTO NELLE SCUOLE A FARE EDUCAZIONE ALLA LEGALITA’, EVENTI PER PROMUOVERE LA CITTADINANZA ATTIVA COLLABORANDO ANCHE CON ALTRE ASSOCIAZIONI DEL POSTO.”L’ULTIMA INTERVISTA L’ABBIAMO TENUTA ON IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI SIENA: ” CONSIDERO L’EVENTO E IL PASSAGGIO DELLA CAROVANA A SIENA UN APPUNTAMENTO MOLTO IMPORTANTE. OVVIAMENTE CIò IMPLICA ANCHE ESSERE COERENTI OGNI GIORNO DELL’ANNO SOPRATUTTO CHI COME ME IN QUESTE VESTI, ESSERE COERENTI SIGNIFICA PROMUOVERE LA CULTURA DELLA LEGALITà. NOI CI IMPEGNAMO SU PIù FRONTI: DALLA DIFESA DEI DIRITTI AI LAVORATORI, ALLA LOTTA AL LAVORO NERO, PROMOZIONE DELLA SICUREZZA SUI POSTI DI LAVORO . INOLTRE STIAMO SVOLGENDO INIZIATIVE CON I GIOVANI ,ALL’INTERNO DELLE SCUOLE, PER PROMUOVERE LA CULTURA DELLA CITTADINANZA PER CERCARE DI RENDERE I GIOVANI PROTAGONISTI ATTIVI ED EDUCARLI AL RISPETTO DELLE REGOLE. QUESTO LO SI FA ANCHE STIMOLANDO LE PERSONE AD OCCUPARSI DELLA COSA PUBBLICA.”VERSO LE 17.30 è INIZIATO IL DIBATTITO DOVE SONO INTERVENUTI I RAPPRESENTANTI DELLE VARIE ASSOCIAZIONI ( CGIL , LIBERA , ARCI , CISL), IL PREFETTTO, IL SINDACO DI SIENA, IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI SIENA.PREFETTO:” LA LEGALITà SENZA DEMOCRAZIA NON è NIENTE, IN NOME DELLA LEGALITà SI SONO FATTE COSE IMPRESSIONANTI. C’è UN LEGAME DI PERICOLO CHE VIENE DAL INQUINAMENTO DEL SISTEMA DELL’ECONOMIA LEGALE DA PARTE DELLE MAFIE E IL SISTEMA D ILLEGALITà; PERCHè NEL SISTEMA DI LEGALITà PUò INSERIRSI MEGLIO. IL CAPORALATO, LA REGOLARITà DEI CONTRATTI DI LAVORO NONè DI PER SE CONNESSA CON LE INFILTRAZIONI MAFIOSE MA CREA AMBIGUITà SOCIALE ED è UN TERRENO FERTILE PER CHI OGGI PUò APPROFITTARSI DELLA CRISI ED INSERIRSI NELLA NOSTRA STRUTTURA ECONOMICA.SINDACO: ESPRIME LA SUA VICINANZA ALLA CAROVANA ,RICORDA LE STRAGI ICORDANDO CHE è TEMPO DI IMPEGNARSI E NON ABBASSARE LA TESTA PERCHè NESSUNO è IMMUNE E BISOGNA SEMPRE DI PIU OSERVARE E DENUNCIARE OGNI ATTO ILLEGALE.PRESIDENTE DELLLA PROVINCIA : ESPRIME UN GRANDE APPREZZAMENTO PER I CAROVANIERI E LE ASSOCIAZIONI CHE MANDANO AVANTI UNA BATTAGLIA PER LA LEGALITà, LA CITTADINANZA ATTIVA CHE SPESSO TROVA DIFRONTE A SE OSTACOLI, INDIFFERENZA.. RIBADISCE CHE PER PROMUORE UNA CULTURA DI LEGALITà SONO IMPORTANTI GLI ATTIDI PREVENZIONE, IL LAVORO DELLE FORZE DELL ORDINE, DELLA MAGISTRATURA MA SOPRATUTTO C’è BISOGNO DI UNA STRAORDINARIA PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI ALLA VITA PUBBLICA E DELLA COERENZA DELLE ISTITUZIONI.CGIL : LA SCONFITTA DELLA MAFIA STA NEL LAVORO DEI RAGAZZI. LA MAFIA è LA PRIMA CAUSA DELLA CRISI E DEL ARRESTO DI SVILUPPO DEL NOSTRO PAESE .MAURIZIO PASCUCCI : SIAMO CONTENTI DI FARE QUESTE INIZIATIVE , IMPORTANTI PER NOI PERCHè OFFRONO UNO SCAMBIO DI OPINIONI E INFORMAZIONI CON LA CITTADINANZA E LE ISTITUZIONI.IL COMPITO DELLA CAROVANA è QUELLO DI FARE RIFLETTE CITTADINI LE COMUNITà LOCALI CON QUELLO CHE STA ACCADENDO NEI LORO TERRITORI OLTRE AD AFFRONTARE GROSSI PROBLEMI DEL NOSTRO PAESE E QUALCHE VITTORIA: LA PRESENZA DEI PRODOTTI PROVENIENTI DALLE TERRE CONFISCATE ALLA MAFIA è UN SEGNO EVIDENTE DI COOPERATIVE DI CITTADINI CHE SI SONO ORGANIZZATI E CHE LAVORANO IN QUELLE TERRE.LA SERATA SI è CONCLUSA CON UNA CENA SOCIALE AL CIRCOLO ARCI DI SIENA DOVE SONO SEGUITI GLI INTERVENTI DELL? ASSESSORE DELLA REGIONE TOSCANA CECCOBAO E VINCENZO VALERIO DI ARCI RAGAZZI. A CHIUDERE L’INTERVENTO è STATA SERENELLA CHE CI HA CONFESSATO LA SUA SPERANZA PER LA PROSSIMA TAPPA DELLA CAROVANA: TOVARCI A SUVIGLIANO AL BENE CONFISCATO CON L’AVVENUTA CONSEGNAZIONE DEL BENE AL COMUNE E IL REALIZZARSI DEL LORO PROGETTO. OGGI SAREMO IN VAL DI CECINA °Lunedì 16 aprile – V tappaVinci, Prato, Empoli, SoviglianaInizia una nuova settimana, inizia una nuova avventura.Ripartiamo insieme da Serravalle dove abbiamo pernottato in direzione Prato.Come al solito il tempo è nuvoloso.Alcuni di noi si dirigono verso le scuole Medie Ivana Marcocci di Prato, altri verso le scuole medie di Montemurlo.Nella prima la tecnologia non ci è venuta incontro non facendo funzionare il dvd.Dopo svariati e svariati tentativi senza successo abbiamo ripuntato su altri 2 video dei campi di lavoro trovati su youtube. Luisa Merli ha affermato, davanti ad un pubblico giovanissimo, che la mafia non è solo quella che vediamo in televisione, confinata nel sud Italia ma si trova anche qua, ed è fondamentale educare i cittadini fin da piccoli alla conoscenza e rispetto delle Istituzioni e di ciò che accade nel proprio territorio. Serena dell’Arci Ragazzi con un metodo dinamico e partecipativo ha spiegato con parole molto semplici il concetto di caporalato.Come solito Bernardo della Lavoro e Non Solo ha raccontato la propria storia e il proprio percorso nella Cooperativa da quando nel 2001 gli è stato affidato un bene confiscato a Riina, narrando le numerose difficoltà iniziali e i cambiamenti avvenuti in questi 10 anni.”Chi di voi sa cos’è l’omertà?” è il quesito posto da Valerio agli studenti. A questa difficile domanda sconosciuta ai ragazzi si è cercato di dare un significato. Alla fine siamo arrivati ad affermare che l’omertà è il non voler parlare e il non voler interessarsi e impegnarsi su cosa accade sul proprio territorio.Dopo di che c’è stata la testimonianza di Marta che ha raccontato la propria esperienza nei terreni giù in Sicilia .A conclusione un’insegnante ha chiesto agli studenti se al posto di Bernardo e degli altri soci avrebbero preso in gestione questi beni. La maggioranza dei ragazzi ha risposto di no perché avrebbero avuto Paura.Anche nell’altra scuola durante l’intervento di Salvatore un ragazzo ha chiesto se tuttora hanno paura. Salvatore ha confessato di averne, ma ciò che gli da forza è il non sentirsi solo e abbandonato ma supportato dai compagni Toscani e da tutti quei ragazzi che ogni anno scendono nei campi di lavoro. Alessandro, Marcantonio, ha infatti raccontato la propria esperienza nei campi di lavoro in Sicilia. Oltre a raccogliere i pomodori o vendemmiare, i campi offrono la possibilità di toccare con mano quella realtà fatta di persone, luoghi e situazioni conosciuta fino ad allora attraverso la televisione e per sentito dire, incontrando nuove amicizie e confrontandosi con testimonianze concrete della lotta alle mafie.Una riflessione: fino a qualche tempo fa “andava di moda” usare come slogan che i giovani sono il futuro. Ultimamente si afferma invece spesso che i giovani sono il presente. Forse si comincia a capire che è necessario rendere veramente protagonisti del nostro paese i giovani.A pranzo ci siamo recati al nuovo centro Coop di Empoli dove è seguito un incontro di scambio con i soci coop.Nel pomeriggio ci siamo recati al circolo Arci di Sovigliana dove in contemporanea ad una conferenza della legalità, nella piazza di fronte si è svolta un’animazione per bambini svolta da Arciragazzi . Presenti al dibattito Andrea Capinotti (Sindaco di Certaldo e rappresentante Avviso Pubblico) Simona Fabiani (cgil), Dario Parrini( Sindaco di Vinci), Carla Cucilova (Arci regionale), Valeria (Arci Empoli) …Salvatore della coop. lavoro e non solo ha evidenziato che in Sicilia la mafia toglieva tutto persino la dignità e la vita delle persone, ma un gruppo di persone che si è via via infoltito si è ribellato a tutto questo ed è scesa nelle piazze alzando la voce.In toscana invece dove la mafia agisce ma in maniera più silenziosa e con metodi diversi non si fa abbastanza per debellarla sul nascere, ma anzi, certe volte li si spiana anche la strada e allora è proprio questo il compito dei cittadini: di agire prima che sia troppo tardi.E’ tempo di schierarsi!Maurizio Pascucci ha domandato ai Sindaci di Vinci e Certaldo se nei loro territori ci siano situazioni di caporalato e il Sindaco della città di Leonardo ha risposto con un SI.Al termine della giornata siamo un pò tutti meno siciliani: sentiamo già la mancanza di Salvatore eBernardo che sono tornati a fare il loro duro compito di agricoltori a Corleone.Il Circolo Arci di Pozzale è da anni luogo di impegno e sostegno alla nostra missione.Abbiamo trovato in bacheca una comunicazione di una donazione per il trattore Pio La Torre datata novembre 2008.Oltre alla cena della legalità , ai saluti e una profonda riflessione una gradita sorpresa : il festeggiamento del 40° anniversario di matrimonio di una coppia di compagni!!L’Arci è anche questo: aggregazione, promozione sociale, amicizia e solidarietà.Fare Società è anche questo……   °Domenica 15 Aprile – IV tappaUzzano, Massa, CozzileLa giornata si conclude al Circolo Ho Chi Minh di Pistoia, dove è stata organizzata una cena  a favore della Carovana, dove sono accorsi numerosi giovani ed è stato proiettato un video sui campi di lavoro seguito da interventi di presentazioni dei campi da parte di Maria Cangioli.Ci salutiamo con il gruppo Valdinievole con un invito ai campi di  lavoro e con la speranza di rivedersi presto.Maurizio Pascucci ha ribadito l’importanza del utilizzo di un bene confiscato a questi fini sperando che anche in altri beni confiscati si realizzi la stessa forma di riutilizzo sociale e che non siano lasciati a se stessi. il pranzo stato cucinato dai ragazzi in fase di recupero, con i quali abbiamo poi tenuto un incontro  dove il compagno Salvatore della cooperativa lavoro e non solo ha illustrato le attività della cooperativa. Proprio i nomi di queste aziende  ci hanno destato stupore perchè in un percorso rieducativo aziende come la nestlè in ambito internazionale, sono soggetti spesso collegati a sfruttamentoe pratiche poco lecite.Per esperienza personale ci ha illustrato che una persona tossicodipendente si finisce sia fisicamente che mentalmente perdendo anche l’emotività e  la fiducia in se stessi. compito degli operatori della cooperativa è proprio quello di far riacquistare autostima in loro stessi attraverso anche le piccole attenzioni quotidiane come rifarsi il letto, cucinare , fare il giardino fino al inserimento lavorativo tramite grandi aziende e multinazionali tra le quali Tim Nestlè e Mio.Ad accoglierci è Stato Marco Vom Bruck responsabile della struttura, il quale ci ha portato in giro per la bellissima e tenuta struttura in ottime condizioni e ci ha spiegato qual’è il percorso e le loro modalità di recupero e di reintegro nella società. Un solo bene confiscto è stato riassegnto a fini sociali in tutta la nostra Regione ed è quello di Macchino nel comune di Massa e Cozzile dove abbiamo fatto tappa per pranzo. Si trattta di un centro di recupero per tossico dipendenti e dipendenti in genere ni e meno giovani, gestito dal Gruppo Valdinievole.Maurizio Pascucci ha ribadito che la Toscana non è terra di mafia ma la mafia c’è, in Toscana fino ad ora ci sono 61 beni confiscati mentre nella provincia c’è ne sono 14 di cui 9 recentemente confiscati. Nel caso specifico, Pascucci ha chiesto all’ amministrazione comunale di Uzzano di valutare la possibilità di demolizione del fabbricato e riprestinio della collina alla finestra. Domenico Billotta ha sottolineato la necessita per le Amministrazioni e i cittadini di schierarsi e non di limitarsi soltanto a guardare Invece, come ha affermato alla fine lo stesso Sindaco, è stato un incontro costruttivo e di confronto per sviluppare anche in futuro,iniziative comuni sulla legalità. L’ Amministrazione Comunale in un primo momento aveva il terrore di ospitare la nostra Carovana credendo di subire critiche fini  a se stesse da parte nostra. Il cantiere si erige su una collina di alberi completamente sventrata.Marco Cortesi (Arci Pistoia) ha sottolineato che  il Circolo tematico La Torre di Serravalle che tempo lavora su tematiche di legalità e salvaguardia del proprio territorio, già in passato era andato a visitare l’ecomostro e aveva cercato di far luce sulla storia non riscontrando però l’interesse di  una parte della cittadinanza. Costruito da un fantomatico imprenditore edile Volpi residente a Carrara e indagato poi per associazione a delinquere e  bancarotta fraudalenta, è stato lasciato improvvisamente da un giorno all’altro. Tema principale è stato l’ecomostro del Torricchio, un cantiere immenso e orrendo abbondanto a se stesso ormai da anni.Con noi oggi c’erano anche Anna Biancalani per Legambiente Pistoia e Domenico Billotta per la Fondazione Antonino Caponnetto.Prima tappa della nostra giornata (nuvolosa, piovosa e fredda che più che aprile sembra metà novembre) è stata al Comune di Uzzano alle ore 9.00 in Piazza della Costituzione con il Sindaco, altri componenti della Giunta e alcuni cittadini.Stranamente questa volta non ci siamo persi anzi siamo arrivati in netto anticipo sui compagni di Pistoia alla stazione di Montecatini. Con lo stupore di tutti a svegliarsi prima sono le femmine; una veloce colazione e via si parte per la Provincia di Pistoia.Arriva anche la domenica della Carovana ma per noi non c’è tempo di riposarsi: anche stamani sveglia alle 5:30 da una buia e piovosa Carrara . °Sabato 14 aprile – III tappaCarrara e MassaNon è stato facile per i sindacalisti della Cgil e della Cisl spiegare agli alunni della scuola media di Marina di Carrara cosa significa Caporalato e quali sono le attività mafiose e illegali presenti nella loro Provincia.Certo è che se si dovesse dare loro un voto non potremmo scendere sotto 8!!L’indicatore di verifica?al suono della campanella i ragazzi hanno continuato a fare domande e ad ascoltare!Dopo una conferenza stampa con tanto di riprese televisive ci siamo diretti alla presentazione di un libro per ricordare una compagna dello Spi Cgil.Quindi nel pomeriggio al Circolo Arci Casa Matta di Massa l’incontro sul caporalato nel territorio apuano.La testimonianza di Cristiano, un lavoratore rumeno vittima dei caporali, è stata toccante , originale e corrispondente alla dichiarazione che la Direttrice dell’Ispettorato del lavoro di Grosseto due giorni fa a così sintetizzato “un vero inferno, dove non solo i diritti saltano ma viene meno la dignità umana”.E poi….la presenza di un sindacalista della Cisl in un circolo Arci, insieme alla Cgil e all’Amministrazione Provinciale,ha segnato concretamente la volontà di stare insieme nelle pur rispettive diversità culturali.Qui è seguita la cena della legalità dove la presenza del Sen Achille Passoni ci ha aiutato concretamente a ricordare l’impegno associativo del Presidente dell’Arci Tom Benettollo.Tutti insieme abbiamo condiviso il suo testamento politico leggendo e commentando il ruolo e la funzione “del Lampadiere”.Un modo autentico e originale per vivere la Carovana Antimafie che questa mattina sarà a Uzzano per capire fino fondo cosa significa utilizzo del territorio e devastazione ambientale per poi dirigersi al primo bene confiscato nella nostra Regione nel Comune di Massa e Cozzile.   °Venerdi 13 aprile – II tappaOrbetello e GrossetoLa mattina per noi è iniziata alle ore 7.00.Assonnati ma curiosi abbiamo affrontato il viaggio da Pisa a Orbetello dove ci attendeva in mattinata un incontro con le scuole al auditorium dove sono intervenuti: Bracciali (fillea Cgil), Valentino Visconti , Maurizio Pascucci, Salvatore Ferrara, Don Andrea Bigallli …Nel pomeriggio ci attendeva una tavola rotonda sull’effetto del massimo ribasso sugli appalti e subappalti nella sede della Camera di Lavoro di Grosseto, dove sono intervenuti Lorenzo Centenari (cgil), Gianni Bracciali, il Dott Lamioni, dottoressa Santoli (ispettorato del lavoro),Merelli(ordine degli architetti=), Pier Paolo Micci (filla cgil), Antonella Biondi ( fai cisl), Mauro (direttore confartigianato), Marina Biagiotti( fondazione Caponnetto), Cinzia Tacconi( assessore provinciale)e Maurizio Pascucci ( Arci Toscana).Durante la giornata sono stati affrontati temi importanti come quello del Caporalato degli appalti al massimo ribasso e dei subappalti.E’ stato ribadito quanto il Caporalato sia presente nelle nostre città, e quanto sia importante prenderne consapevolezza e affrontare questo problema che lede tutti i i diritti umani e mette in schiavitù moltissime persone togliendoli ogni identità, diritto e dignità. episodio molto importante è successo a Rosarno dove cittadini immigrati, stufi del condizioni in cui erano obbligati a lavorare, si sono ribellati a questo sfruttamento scendendo a protestare in piazza.Visconti nel suo discorso ha invitato tutti i ragazzi a impegnarsi, a informarsi e pretendere dalla scuola, dalla famiglia e dalle istituzione il diritto a sapere. poi ha ricordato un fatto molto grave: il 40% delle scuole non hanno il certificato di sicurezza.Don Andrea Bigalli ha messo in evidenza il problema del Gioco d’azzardo che oggi sempre di più sta rovinando, isolando intere famiglie e persone e dove avviene il riciclo del denaro sporco.inoltre Bigalli aggiunge che è indispensabile riappropiarsi di questa politica, di questo paese per avere una via di uscita.Un altro tema molto importante che abbiamo affrontatato è quello degli appalti a massimo ribasso che sfrutta lavoratori a nero,sottopagati, che non hanno nessuna sicurezza nel luogo di lavoro materiale scadente e il rischio altro di non terminare l’appalto.Gianni Bracciali afferma che negli ultimi anni ci sono stati ribassi superiori al 30 e al 40% fino ad arrivare al 80%. tutti noi dobbiamo creare strumenti e azioni e dobbiamo chiedere agli appaltatori e alle Istituzioni di renderci partecipi.Secondo IL dott Lamioni, e come tutti quelli che sono intervenuti, è proprio sbagliato il concetto del massimo ribasso e ribadisce la difficoltà di garantire la qualità del lavoro e la quantità. Purtoppo troppo spesso si va incontro a lavori che finiscono prima della conclusione degli appalti per mancanza da parte dei subappaltatori.l’Amministrazione deve avere il coraggio di utilizzare gli strumenti che hanno per affrontare il problema.Dottoressa Santoli richiede inoltre una partecipazione tra amministrazioni e parti sociale per affrontare il problema.Merelli fa presente che il massimo ribasso viene utilizzato anche per la progettazione.Pier Paolo ricorda che ha fatto parte di 5 tavoli d’intesa e protocolli e nessuno è servito a bloccare il ribasso.Tutti i comuni due mesi fa avevano ripudiato il massimo ribasso ma dopo 20 giorni dal protocollo il comune di Follonica ha aggiudicato una gara con il 40%di ribasso.Antonella Biondi che rappresenta il settore agricolo dove avvengono i ribassi dal 50 all’ 80% e dove avviene il caporalato, lo sfruttamento e la mancanza di sicurezza nei posti di lavoro.Mauro (Dir. Confartigianato) afferma che con questa crisi ci vuole una reazione del territorio e le parti sociali per ribaltare la situazione prendendoci le responsabilità.L’ assessore della provincia di Grosseto ,Cinzia Tacconi invita la cittadinanza a prendere coscienza ed ad arrabbiarsi anche per quello che sta succedendo sui rimborsi politici.Le amministrazioni devono mirare a cercare le risorse dove sono. Troppo spesso non si riesce per motivi di bilancio ad attivare le risorse Europee che dovremmo invece prendere in considerazione.Maurizio Pascucci presentando i campi di lavoro nei terreni confiscati alla mafia ribadisce che non è solo un’ esperienza di 15 giorni per i ragazzi che scendono a Corleone ma un impegno futuro e duraturo negli anni per diffondere una cultura di legalità e cittadinanza attiva anche nel loro territorio toscano ed avere un occhio più vigile, un pò più esperto a riconoscere tutti quelli atteggiamenti e atti di illegalità.la serata si è conculsa al Circolo Arci di Grosseto dove abbiamo avuto un incontro importante ed emozionante con la nipote di Calogero Cangelosi, sindacalista ucciso dalla mafia ma mai riconosciuto come omicidio poichè i carabinieri e la polizia non sono mai andati a riconoscerlo.Episodio molto grave che suscita noi un sentimento di incredulità, di rabbia, di vergogna per ciò che è successo e per quella parte d’Italia che dobbiamo riuscire a sconfiggere e a denunciare.Qui, Valerio ci ha letto una pagina del libro “Come quei Lampadieri” di Francesca Balestri dove si narra la storia di Calogero Cangelosi.Così abbiamo donato a sua nipote il libro e Salvatore ha offerto una bottiglia di vino Genos della Coop Corleonese in quanto oggi lo possiamo degustare grazie all’impegno dei tanti sindacalisti della Cgil, che come Calogero sono stati uccisi dai mafiosi.Sabato 14 aprile siamo a Massa e Carrara.  °12 aprile – I tappaPonsacco, Pontedera, Montopoli Valdarno, Cascina , Calci e non solo”Stamani, 12 Aprile 2012, si è svolta la prima tappa della carovana Antimafie in Toscana.Verso le sette i carovanieri, insieme ad alcuni esponenti dell’Arci e della Cgil di Pisa, si sono ritrovati in una piazza di Ponsacco, luogo simbolo del Caporalato dove ogni mattina il Caporale recluta alcuni cittadini stranieri disposti a lavorare in condizioni disumane senza nessuna tutela.Verso le otto la carovana si è divisa un gruppo è andato a Cascina mentre l’altro è andato a Pontedera.Alle 8.30 la carovana si è spostata al Liceo xxv Aprile di Pontedera dove s’è tenuta un’assemblea con alcune classi del liceo classico e scientifico per presentare la Carovana Antimafie e affrontare il tema della legalità e illegalità presenti anche nel nostro territorio.L’assemblea ha avuto inizio con l’intervento di Cristiana Vettori (Libera) che ha spiegato ai ragazzi l’importanza del passaggio della Carovana Antimafie in Toscana poiché anch’essa non è una terra esente da infiltrazioni mafiose e i temi che la Carovana quest’anno affronta maggiormente: il Caporalato, il lavoro nero e gli appalti pubblici.In seguito è intervenuto Jacopo Forconi (ARCI) che ha raccontato la giornata tipo della Carovana: ogni giorno la Carovana si sofferma in una città Toscana dove affronta le problematiche di quel territorio. Nella mattina la carovana svolge interventi e animazione nelle scuole per poi proseguire nel pomeriggio con incontri istituzionali, alcuni tour dei 61 beni confiscati in toscana, per finire con la cena al interno dei Circoli Arci.Oltre a ciò la carovana Antimafie ha il compito di sensibilizzare i cittadini alle tematiche della legalità, informare e denunciare le infiltrazioni e i problemi presenti nel luogo.Inoltre oltre a presentare la Carovana, Jacopo insieme a Sara Bandecchi (Arci) hanno presentato i campi di lavoro antimafia gestiti dalla Cooperativa”Lavoro e non solo”(lavora nei terreni confiscati alla mafia a Corleone e non solo) che ogni anno accoglie circa 500 ragazzi a partire da aprile fino ad ottobre,a lavorare e stare insieme ai soci della cooperativa.L’assemblea ha avuto termine con l’intervento di Bernardo ( socio della Cooperativa Lavoro e non solo) che ha spiegato il percorso lungo della confisca dei beni, che più o meno dura 10 anni, e di quanto è stato difficile sopratutto al inizio,lavorare nei terreni confiscati.Alle ore 11.00 ci siamo spostati alla scuola media Pacinotti di Cascina dove abbiamo incontrato i ragazzi della 3 c. Per rompere il ghiaccio con i bambini abbiamo iniziato con un gioco di conoscenza dove ogni bambino, con in mano un pennarello nero, doveva presentarsi e dire per loro cosa rappresentava. Dopo questo gioco dove i bimbi hanno espresso la loro fantasia , gli è stato chiesto cosa intendevano con la parola carovana antimafie.Con lo stupore di tutti noi i bambini erano molto preparati dando risposte come: legge Pio la Torre, la confisca dei beni, Maxi processo, camorra, i cento passi, omertà…. dopo di che Jacopo e Bernardo hanno spiegato per bene il percorso della carovana e hanno presentato i campi di lavoro antimafie.Nel frattempo una parte della carovana con Luca D’Onofrio della Camera del Lavoro di Pisa, Maurizio Pascucci dell’Arci e Salvatore Ferrara della Cooperativa Lavoro e Non solo , si era diretta al Liceo Scientifico Buonarroti di Pisa ma prima ha fatto sosta alla Bottega Slow Food dove insieme ai referenti di Libera e di Legambiente hanno fatto una gustosa colazione.Quindi un’altro gruppo formato da Giovanni Callori di Libera e Marta dell’Arci si è diretto nello scuole superiori di Cascina.In contemporanea avevamo l’Arciragazzi in azione in una scuola pisana. Dopo un po’ di meritato riposo e dopo aver pranzato verso le 15.00 ci siamo ricongiunti con l’altro gruppo della carovana a Montopoli dove s’è tenuto un dibattito nella sala del consiglio comunale.Ad aprire il dibattito è stato il Sindaco Alessandra Vivaldi che ha spiegato il motivo per cui ha voluto fortemente che la carovana passasse da Montopoli. Nel 2010 hanno scoperto grazie all’operato dei delegati della Cgil di Pisa che nel magazzino della Conad lavoravano a nero in condizioni di sfruttamento, disumane e senza nessuna tutela molti lavoratori Pakistani con permessi di soggiorno falsi e ridotti in condizioni di schiavitù.Il Comune si è schierato insieme a Cgil a fianco dei lavoratori per farli capire che non erano soli. Ore le indagini sono in mano alla Procura della Repubblica, dopo un anno i ragazzi hanno ricevuto un vero permesso di soggiorno . Dopo il Sindaco ha preso la parola Maurizio Pascucci che ha spiegato com’è nata la carovana e i temi che quest’anno affronta: il lavoro nero, il caporalato, e gli appalti a massimo ribasso.Un esempio clamoroso è avvenuto all’Università di Pisa che circa 5 mesi fa ha assegnato un appalto di ristrutturazione di laboratori scolastici tramite una gara a massimo ribasso con un ribasso del 49,9% ad un’azienda di Modena.Adesso cosa accadrà?Che tipo di manodoperà sarà utilizzato?Che materie prima verranno impegnate nelle opere edilizie?In Toscana l’87% delle gare pubbliche sono assegnate al massimo ribasso.Inoltre Maurizio ha sottolinea il fatto che c’è una responsabiltà diretta tra chi accoglie un appalto e chi l’effuettua.Il dibattito ha avuto conclusione con Gianfranco Francese (CGIL Pisa) e Salvatore (Coop Lavoro e non solo).Gianfranco ha ripreso il discorso del magazziono della Conad ed ha spiegato che la Cgil in quest’ anni ha lavorato per sensibilizzare i cittadini alle tematiche di legalità e di diritto al lavoro.Salvatore invece, ci ha spiegato come l’esperienza dei campi di lavoro a Corleone può essere importante e decisiva per i ragazzi toscani e non solo per capire i meccanismi, gli atteggiamenti mafiosi per poi poterli poi riconoscere e affrontare nelle nostre città.Quindi una bella iniziativa organizzata con AperiCena al Circolo Arci Il Botteghino di Pontedera, dove Sara, Jacopo, Valerio e Bernardo hanno ben illustrato il nostro viaggio….La serata si è conclusa per alcuni di noi con un ottima cena offerta dal circolo Arci “torre Giulia”di Valdarno mentre per altri al circolo Arci Montemagno a Calci.Stanchi ma entusiasti della giornata trascorsa andiamo a dormire con un nuovo bagaglio di esperienze e fiduciosi per le tappe che nei prossimi giorni affronteremo.Quindi i carovanieri sono stati ospitati in un bellissimo Convento Pisano”.—-La sua collocazione è nella zona centrale di Pontedera!Ecco una foto dell’incontro nelle scuole e la visita, su segnalazione della Fillea Cgil di Pisa, ad un cantiere edile chiuso dall’ Ispettorato del Lavoro e dall’Asl per mancanza di requisiti di sicurezza e per utilizzo di mano d’opera illegale.Nel primo giorno della Carovana ci siamo suddivisi in due gruppi. Il 13 aprile, la Carovana è a Orbetello e Grosseto.

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