Campi Antimafia, il diario

Campi Antimafia, il diario

Due bombe sono state fatte esplodere stamattina a Brindisi – città in cui avrebbe fatto tappa oggi la Carovana Antimafie – davanti a un Istituto Alberghiero intitolato ai magistrati Morvillo e Falcone. Purtroppo una ragazza è morta, un’altra versa in gravissime condizioni e diversi studenti sono stati feriti. L’Arci si stringe ai familiari delle vittime della strage di Brindisi. La Carovana Antimafie non si ferma!
 17 ottobre – Corleone Da ieri è attivo un nuovo campo antimafie a Corleone. Insieme al gruppo dello Spi Cgil di Sesto Fiorentino, che già da alcuni giorni svolge la sua attività in Casa Caponnetto, si sono aggiunti due volontari.Pochi volontari ma utilissimi per collaborare con i nostri soci lavoratori della Cooperativa “Lavoro e Non Solo”.      5 ottobre – Corleone Eccoci arrivati alla fine del campo.Noi tre volontari (Annalisa, Niccolò e Laura) siamo soli ora alla Casa Caponnetto di via Crispi, dopo aver salutato e abbracciato i cinque volontari dello SPI in partenza stamattina per la Toscana. Gli ultimi giorni di campo sono stati dedicati soprattutto ai saluti e ai festeggiamenti. Caso unico e straordinario, abbiamo festeggiato compleanni per tre sere di seguito, ogni volta coronati da qualche magnifica torta decorata del nostro cuoco e pasticcere Moreno. Dopo il compleanno di Nedo, mercoledì è stato il turno di Annalisa, e ieri, ultima sera per tutti, quello di Laura. Era presente anche il sindaco che ha conferito ai volontari la cittadinanza onoraria a Corleone.E’ stata una occasione per salutare i soci della cooperativa e ringraziarli del loro lavoro e del loro impegno. In questi giorni a stretto contatto con loro ci siamo resi conto delle difficoltà e della fatica che comporta portare avanti una lotta come questa, in un posto come questo. Noi continueremo ad appoggiarli, ma sappiamo anche che il lavoro davvero duro tocca a loro, giorno dopo giorno.In questi ultimi due giorni abbiamo conosciuto Pino Maniaci, indomito giornalista della piccola tivù di Telejato, che recentemente ha subito un danno grave a causa di un incendio (non si sa se doloso) all’antenna di emissione.Goffamente abbiamo anche partecipato al telegiornale, annunciando a turno le notizie  (una riguardava la nostra vendemmia!). Il 4 ottobre abbiamo partecipato all’inaugurazione della nuova sede della televisione, alla presenza di molti giornalisti, del magistrato Morosini e di molti ragazzi che collaborano alla realizzazione del telegiornale che più di tutti sa denunciare nomi e affari della mafia sul territorio. Che dire, è stata un’esperienza intensa che speriamo di far fruttare.Un grande grazie e un abbraccio ai soci della cooperativa sperando che sia di incoraggiamento per il loro lavoro.Laura, Annalisa e Niccolò26 ottobre – Corleone Ci presentiamo, siamo gli SPIoni e resteremo a Corleone fino al 5 di ottobre: Rita dello SPI di Siena, Nedo dello SPI di Sinalunga, Clara e Moreno dell’AUSER di Bettolle e Giovanna dell’AUSER di Ribolla.Siamo arrivati a Corleone giovedì 20 e, dopo aver preso possesso della cucina sotto la sapiente  guida di Clara nella preparazione dei pasti, da lunedì ha preso avvio anche la nostra attività di “….non solo”Lunedì pomeriggio siamo andati, insieme a Franco, Salvatore e Totò, a Canicattì, dove abbiamo avuto modo di vedere la splendida vigna. Oggi pomeriggio abbiamo partecipato alla visita del Laboratorio della Legalità, di cui vi hanno già scritto Laura e Annalisa. Domani saremo a Sciacca. Poi vi racconteremo.Buona notteil gruppo SPIoni 25 settembre – Canicattì E’ arrivato l’ultimo giorno per i volontari di Canicattì: ed è arrivato anche il momento (sempre malinconico, ahinoi!) dei saluti.Brindisi a cena, e al mattino abbracci e partenze. La grande casa che ci ospita a Canicattì rimane vuota e per noi “corleonesi” in trasferta è giunto il momento di ritornare al punto di partenza. Casa Caponnetto di via Crispi ci accoglie con un nutrito numero di volontari dello Spi, che hanno tutta l’aria di volerci rimpinzare a volontà…Il nostro gruppo è volenteroso per quanto ristretto (siamo rimasti solo in tre), ma per oggi ci riposiamo e ci guardiamo attorno: di sera ci troviamo animatissimi a guardare Fiorentina – Juventus al bar Sport di Corleone!Il mercoledì si torna al lavoro: aiutiamo Franco e Salvatore a raccogliere ed ammassare la legna in un vecchio prugneto che si è deciso di estirpare mentre la ruspa butta giù gli alberi. Stanchi e un po’ graffiati torniamo a casa, dove ci aspetta un nutrito pranzetto e la “torta di rose” al limone preparata da Antonietta.Il nostro pomeriggio è dedicato a visitare il Laboratorio della Legalità, gestito da quattro associazioni antimafia che operano sul territorio. Calogero ci ha raccontato la storia di questo bene confiscato alla mafia: quella che prima era una delle case di Bernardo Provenzano è da un paio d’anni uno spazio condiviso dove si vendono i prodotti Libera Terra e dove una mostra di quadri di Gaetano Porcasi ripercorre le vicende, le lotte e le ferite della storia siciliana degli ultimi cento anni.  E’ un luogo carico di significato e di memoria perchè le immagini sono uno strumento comunicativo molto forte.È bello sapere che anche i bambini delle scuole di Corleone vengono a vedere la mostra: una buona speranza per il futuro!!! 24 settembre – Canicattì Ultimo giorno di campo. Stamattina i sassi, gli ultimi per noi, li abbiamo lasciati ai posteri. Ci stiamo salutando, alcuni di noi continueranno, da domani, il loro campo a Corleone. Tra scope, palette e moci la casa viene pulita. Poi arrivano da Corleone gli altri soci delle cooperativa e gli “SPIoni” che stanno facendo il campo lì. Grazie di cuore a Fiorella, Paola, Mario e Silvio, i “nostri SPIoni”. Grazie a tutta la Cooperativa ” Lavoro e Non Solo” per averci fatto vivere questa esperienza, per essere sempre qui. Grazie a Canicattì e a tutti quelli che ci hanno accolto.Grazie a Francesca, Marta e Giulia per aver coordinato il campo, per esserci state vicine e averci aiutato a vivere questa esperienza con entusiasmo e consapevolezza. Torniamo ciascuno a casa, col desiderio di tornare l’anno prossimo e di impegnarci nei nostri territori con alcuni strumenti che abbiamo appreso qua. Fiorella ha raccontato spesso in questi giorni che panettiere, fruttivendolo, macellaio ecc. li accoglievano con un calore che solo due anni fa non aveva percepito. Questo è uno dei frutti del lavoro paziente e costante della cooperativa. 21 settembre – Corleone Dopo la vendemmia di ieri, stamattina siamo partiti tutti da Corleone alla volta di Canicattì: il gemellaggio tra i due campi procede! Oggi cade il ventiduesimo anniversario dell’omicidio del giudice Rosario Livatino, assassinato sulla strada statale tra Canicattì e Agrigento. Le istituzioni e le forze dell’ordine hanno commemorato la vita e l’impegno del “giudice ragazzino” e noi eravamo presenti.Nel pomeriggio, ospiti del comune di Racalmuto (recentemente commissariato per infiltrazioni mafiose), abbiamo conosciuto i rappresentanti del locale circolo Arci “Arcobaleno” e alcuni professori e alunni delle scuole medie e superiori. Alla presenza del commissario, di molti ragazzi e di alcune figure istituzionali della città, si è parlato del progetto della cooperativa, dei campi di lavoro e della nostra esperienza. Il confronto è stato ricco di spunti, abbiamo avuto l’opportunità di rispondere alle curiosità dei ragazzi sulla nostra attività e di riflettere su che contenuti dare alla lotta alla mafia. Domani ci aspetta il lavoro sui campi, dopo una abbondate cena si va a dormire!Laura, Niccolò, Annalisa.18 settembre – Corleone Sveglia suonata presto in casa Caponnetto, pronti per andare ad affrontare una raccolta di sassi. La mattinata ci ha poi riservato anche pomodori, ma soprattutto poponi a non finire. Non ci siamo fatti scoraggiare neanche davanti al sole cocente che batteva senza pietà e abbiamo sfruttato a pieno l’ultimo giorno di lavoro.Il sonno arretrato incombeva su di noi mentre ci impegnavamo a onorare il nostro pranzo condito con una montagna di pane. nIl pomeriggio lo abbiamo dedicato alle pulizie, eccetto una piccola compagnia che si è dedicata alla preparazione di un ottimo dolce per  l’ultima cena insieme, prima del giorno delle partenze, rischiando più volte di bruciare tutto.E’ arrivato in fretta il momento della Apocalittica Verifica Finale dove ognuno di noi, sia volontario, sia cuoco, sia socio della cooperativa ha potuto esprimere le sue considerazioni di queste 2 settimane passate al campo. Coordinatore scoordinato, campi con scarso lavoro, inimicizie tra tutti… Ragazzi scherziamo! L’intero gruppo ha espresso un giudizio più che positivo…. e con il nodo allo stomaco anche le valigie si vedono nell’atrio della cooperativa lasciando quella stanza spoglia, che ci ha accompagnato nelle migliori risate e parlate passate nel balcone con una sigaretta accesa.Perchè il campo non è solo un momento dove lavori, il campo è amicizia, è condividere qualcosa di speciale e mandare avanti un messaggio con i fatti, non con le parole. Già si sente la nostalgia , a casa non ci vogliamo tornare , è troppo presto. Via Crispi non è solo un indirizzo, la sentiamo casa nostra , e i soci e chi ci lavora son parte della nostra famiglia, ci han fatto sentire tali con l’affetto, con la leggerezza di una carezza e ascoltando le loro vite , le loro difficoltà affrontate fin ora, ci han lasciato una cicatrice dentro, la chiamano chiarezza.A casa porteremo non solo l’esperienza di un lavoro faticoso, ma soprattutto la bellezza dei piccoli gesti , dei soci che vivendo davvero questa realtà, han avuto il coraggio di fare qualcosa per questo paese , investendo tutto quello che hanno, a costo di andare a lavorare e sperare di tornare a casa dalla famiglia. Nel dizionario accanto alla parola Legalità ci dovrebbe esser scritto “liberarci dalle spine”, perchè solo così si può capire la vera essenza della parola stessa .L’ora è tarda, tra 4 ore faremo colazione un’ ultima volta prima delle partenze.Arrivederci e al prossimo campo…Janet & Tommaso18 settembre – CanicattìIn mattinata partono anche Gianbattista, Patrizia e Lina, arrivederci a presto! I pochi rimasti, un po’ mogi all’inizio, andiamo a finire le pietre nel campo, e le finiamo davvero! Anche la recinzione cresce, oggi hanno montato la prima sbarra.Nel pomeriggio siamo ospiti nella casa che era della famiglia del Giudice Rosario Livatino. Con noi, a raccontarci la sua storia, i rappresentanti delle associazioni Tecnopolis e Amici del Giudice Livatino.Dopo l’incontro pomeridiano ci si divide: la maggioranza torna a casa (ormai il centro lo consideriamo casa), mentre gli altri si avventurano per le viuzze di Canicattì: immancabile l’appuntamento con un buon cannolo. Tornati al centro ci gustiamo una deliziosa cenetta preparata dai nostri ormai adorati cuochi dello SPI. E così si chiude un’altra bellissima giornata qui a Canicattì.I volontari di Canicattì17 settembre – Canicattì Giorno di pietre e saluti. Al pomeriggio c’è chi dorme, chi pulisce casa, chi va a passeggiare per il centro storico e chi ancora lavora in campagna alla recinzione. 17 settembre – Corleone Questa mattina abbiamo inzuppato chili di biscotti nella pozione magica preparata dal coordinatore Panoramix e dai druidi Alessandro, Cinzia e Marlene, e ci siamo diretti verso i campi, a caccia di menhir.Dopo aver raccolto “sassolini” tra i meloni, è arrivato il capo del villaggio, Franco Abraracourcix, in sella al trattore, e la vera battaglia ha avuto finalmente inizio sul campo dei ceci. Mentre il bardo Maria Assurancetourix, corrispondente dal fronte della squadra “chiacchierandi”, incitava le forze celte, col canto straziante “Kung fu fightiiing!”, i nostri uomini hanno attaccato le pesanti pietre, facendo tre cassoni di prigionieri. La vittoria è stata schiacciante!Nel pomeriggio siamo andati a Cinisi, a visitare la casa di Peppino Impastato. Ad accoglierci Cristina, che ci ha raccontato la storia di questo grande giovane che si è battuto per dire che la mafia è una montagna di m***a. Battaglia che lo ha visto contrapporsi anche alla propria famiglia, in particolare al padre. Dopo aver visitato la casa memoria ci siamo diretti verso la casa di Gaetano Badalamenti contando i famosi “cento passi”.A coronare le fatiche odierne, la giornata si è chiusa in bellezza con i bignè farciti di crema preparati dai nostri super cuochi. E ora, è il caso di dirlo: mettiamoci una pietra sopra… Buonanotte!!!!Michele e Stefania16 settembre – Corleone Stamani la sveglia è stata quella del giorno non lavorativo. La colazione è stata condivisa col gruppo dei partecipanti al campo che sta operando a Canicattì con i quali, insieme a Dino Paternostro, segretario della camera del Lavoro di Corleone, e a Calogero Parisi, ci siamo recati al cimitero comunale a rendere omaggio alla tomba di Placido Rizzotto.Qui il gruppo ha assistito alla deposizione di una targa dedicatagli dallo SPI di San Vincenzo (LI). Dino ha rievocato la vicenda umana e politica del cittadino corleonese, sottolineando come è cambiato negli ultimi anni l’atteggiamento degli stessi Corleonesi e delle istituzioni locali nrispetto al fenomeno Mafia.La mattinata è proseguita con la visita ad alcuni dei terreni confiscati, assegnati alla Cooperativa “Lavoro e non solo”: tra questi 50 ettari, dei 250 complessivi, confiscati in località Pietralunga al mafioso Simonetti.Dopo ci siamo recati a due appezzamenti a vigneto: il primo, di Nero d’Avola, riferibile al mafioso Giovanni Brusca, e impiantato da soli due anni, dove solo dal 2013 avremo una prima produzione. Il secondo, in parte Nero d’Avola ed in parte Perricone, in località Malvello, già in piena produzione. Una stele di marmo raffigurante una rosa, opera donata dalla Cooperativa dei Cavatori di Carrara (MS), segnala la presenza di questo sito produttivo ai partecipanti ai campi.Facendo questo itinerario, ci siamo resi conto della difficoltà di spostamento per i lavoratori della Cooperativa, anche solo per raggiungere queste località dove le strade sono difficoltose da percorrere, e per la necessaria convivenza, nel lavoro in campagna, con i familiari dei mafiosi.Dopo essere rientrati a pranzo a Casa Caponnetto e dopo aver salutato il gruppo in partenza per Canicattì, abbiamo proseguito il pomeriggio domenicale con una gita a Monreale, dove abbiamo apprezzato il bellissimo Duomo, il centro storico pedonale ed anche un gradito gelato artigianale.Domani però è un’altra storia: sveglia presto e giornata sui campi di meloni per il lavoro che ci attende.La bella esperienza continua!Fabio e Nicola16 settembre – Canicattì Risveglio in Casa Caponnetto, mattinata domenicale.È speciale essere a Corleone e, dopo una settimana a Canicattì, vediamo differenze e novità; c’è aria di casa qua dove la cooperativa sta tutto l’anno. Facciamo una giratina insieme ai ragazzi e le ragazze dell’altro campo: uno, o due, cannoli per colazione. Poi insieme a Dino Paternostro, segretario della Camera del Lavoro, andiamo al cimitero a visitare la tomba, finalmente non più solo simbolica, di Placido Rizzotto. Dino ci fa notare come alla fine, anche se dopo troppi anni, Placido abbia una tomba all’ingresso del cimitero mentre Luciano Liggio ne ha una senza neanche il nome.Dopo andiamo a vedere alcuni terreni affidati alla cooperativa: a Pietralunga 50 ettari all’interno di un’azienda di più di 200, gestita ancora dalla famiglia mafiosa di Simonetti. Salvatore racconta di come fosse difficile all’inizio entrare ogni giorno passando davanti a loro, prima il padre che ora è di nuovo in carcere, poi il figlio.Tornati a Canicattì incontriamo Alfio Foti, ex presidente dell’Arci Sicilia e inventore della Carovana, e Pina Ancona, presidente dell’Arci di Agrigento. Cos’è la legalità? È sufficiente rispettare le leggi? Se le leggi sono ingiuste che si fa? Quali spazi di democrazia possiamo costruire? Che senso ha la nostra presenza a un campo di lavoro? Due ore non bastano a parlarne ma buttiamo qualche seme. Facciamo anche la verifica perché molti di noi domani e dopodomani partiranno.Dopo cena alcuni ragazzi di Canicattì Giovani ci portano in giro e al loro pub preferito, la nostra prima serata canicattinese finalmente.15 settembre – Canicattì Oggi, come gli altri giorni, la sveglia è suonata alle ore 6 30 del mattino. Dopo una abbondante colazione siamo pronti per continuare i lavori iniziati le mattine precedenti.Così, alcuni hanno deciso di continuare la pulizia del campo dalla grande quantità di pietre (controproducenti ad una eventuale semina futura) , mentre altri volontari si sono cimentati alla costruzione di una nuova recinzione per l’intera vigna con calce e pietre.Stanchi e affamati siamo tornati verso il centro sociale dove le cuoche ci hanno riservato un pranzo con i fiocchi! (compreso di torta per festeggiare il compleanno di Marta). Alle 14 30 siamo partiti da Canicattì per raggiungere Corleone. Dopo un viaggio di circa due ore arriviamo sul luogo, dove posati gli zaini, ci siamo diretti al luogo prestabilito per la presentazione del libro “Le vene violate” di Luciano Armeli Iapichino.La presentazione è avvenuta nel bene confiscato al boss mafioso Bernardo Provenzano, con la presenza e gli interventi, tra gli altri, dell’appena eletto sindaco del paese Lea Savona, dell’autore del libro e della famiglia Manca ( di grande contributo alle associazioni antimafia).Siamo stati colpiti dal modo in cui la Famiglia Manca lotta per la verità giudiziaria dell’omicidio di stampo mafioso di Attilio Manca e per i grandi sentimenti che sono riusciti a suscitarci tramite il racconto della loro esperienza diretta. Il tutto si è concluso, dopo un lungo intervento da parte del fratello Gianluca Manca, nella commozione generale e nella solidarietà verso la famiglia.Al ritorno, siamo stati accolti nel centro della cooperativa antimafia di Corleone con una grande cena, in compagnia degli ospiti che hanno partecipato all’incontro del pomeriggio. Speriamo che anche la giornata di domani possa essere piena di emozioni come quella di oggi.P.S: siccome non abbiamo portato con noi a Corleone il cavetto per scaricare le foto,  ci aggiorneremo domani.I volontari di Canicattì15 settembre – Corleone Anche oggi a squarci di sereno si è alternata la pioggia, nonostante ciò siamo andati a raccogliere le mandorle… bagnandoci un bel po’! Dopo pranzo abbiamo fatto grandi pulizie per accogliere degnamente un bel gruppo di scout provenienti dal campo di Canicattì. Prima il dovere, poi il piacere, che è consistito in una gigantesca brioche con gelato!In seguito siamo andati al Laboratorio della legalità (ospitato in una casa confiscata a Provenzano) per assistere alla presentazione di un libro su Attilio Manca, il giovane e brillante urologo di Barcellona Pozzo di Gotto trovato morto nella sua casa di Viterbo in circostanze ancora oscure. La realtà che emerge da tante prove e testimonianze, però, indica che Manca fu ucciso dalla mafia perchè non rivelasse di aver inconsapevolmente operato alla prostata il boss Provenzano in una clinica di Marsiglia.Oltre all’autore del libro e al sindaco di Corleone, erano presenti all’incontro anche la madre e il fratello dell’urologo, che ci hanno fatto compagnia per la cena, splendidamente preparata dai giovani cuochi dello SPI (notevoli le frittelle di mele!).Dopo cena, sfidando gli scrosci di pioggia, molti di noi sono usciti a fare un giro per Corleone. Noi, invece, siamo rimaste a casa a scrivere questo diario e ora vi diamo la buonanotte.Francesca e Cinzia 14 settembre – CanicattìNonostante le condizioni meteo avverse al nostro lavoro,anche stamani ci siamo alzati presto per raggiungere il campo. Lì ci siamo divisi in 2 gruppi: alcuni di noi si sono occupati della nuova recinzione con pali e calce,gli altri hanno continuato la “missione elimina sassi”. Tra giochi di parole e sfide di velocità, abbiamo riempito diversi camion di sassi!Il pomeriggio, dopo un lauto pasto e un meritato riposo, arriva la tanto attesa onorevole Rita Borsellino che, con grande semplicità e schiettezza, ci ha raccontato la sua esperienza e incoraggiato a continuare il “passaparola” di ciò che stiamo imparando e vivendo al campo antimafia. Dopo tante domande e una bella foto di gruppo abbiamo salutato la nostra gradita ospite e siamo corsi al Municipio per assistere alla riunione del Consiglio Comunale di Canicattì. Molti consiglieri hanno preso la parola per ringraziarci del nostro contributo alla loro cittadina e ci hanno esortato a perseverare nel nostro obiettivo di legalità.Del nostro gruppo sono intervenuti Calogero Parisi, Presidente della Cooperativa “Lavoro e non solo”, Francesca,una delle nostre coordinatrici, e Cecilia, la Capo Fuoco del gruppo scout di Rosignano.14 settembre – Corleone La sveglia questa mattina è suonata prima del solito: il fragore di un tuono ci ha buttati giu dai letti anzitempo. Fuori pioveva, e quando piove, si sa, non si lavora!Messi da parte guanti e cassette, siamo saliti sul furgone e partiti alla volta del palazzo borbonico di Ficuzza. Voluto da Ferdinando IV di Borbone, e realizzato da Giuseppe Venanzio Marvuglia, la Real Casina di caccia ospitava il re e i suoi convitati per il divertimento del sabato sera. Nei privèe organizzati al primo piano, Ferdinando era solito incontrare le damigelle siciliane in cerca di forti emozioni.Pensavamo che una giornata uggiosa come questa non potesse riservare altre sorprese…. Ci sbagliavamo! Sulla via del ritorno il primo incidente di percorso: è esplosa una gomma. Tutt’altro che preoccupati, abbiamo pensato solo ad immortalare il tragico evento; intanto Maria, improvvisatasi meccanica, coordinava i tentativi di riparazione.Risolto il problema, abbamo raggiunto a casa Caponnetto alcuni “pezzi grossi” della CGIL e dello SPI siciliani. I temi all’ordine del giorno erano i soliti: legalità, partecipazione e cannoli (gentilmente offerti da Fabio). La giornata non poteva dirsi conclusa.Sfidando la pioggia, abbiamo ripercorso i movimenti dei pizzini di Provenzano fino al suo covo. Tutto ciò con l’unico furgoncino rimasto sano, prima che anche questo decidesse di sua spontanea volontà di tamponare violentemente un’auto parcheggiata (male).Previsioni per domani: pioggia!Vi aggiorneremo su cosa non faremo!Alessandro e Marlene13 settembre – Corleone La nostra giornata è cominciata in casa Caponnetto alle ore 6.30 con una colazione abbondante, per prepararci al lavoro sui campi di contrada Drago. Non è bastata la delusione per aver trovato i filari di pomodori ormai spogli, anche la pioggia si è messa contro di noi! Nonostante tutto questo, siamo riusciti a soddisfare le aspettative di Franco, raccogliendo più di 50 cassette di pomodori in poche ore.Dopo una doccia veloce ed il pranzo, siamo partiti per Partinico, dove ci aspettava Pino Maniàci, che ci ha accolto nella redazione di TeleJato, facendoci diventare i protagonisti del suo TG. TeleJato è una piccola televisione a conduzione familiare, che dà spazio alla vera informazione, con una cronaca che attacca apertamente mafiosi e collusi, citati nei molti servizi con nome e cognome, oppure indirettamente attraverso l’inciuria (Matteo Messina Denaro, per esempio, diventa Matteo Messina Soldino..).Nonostante sia consapevole di rischiare la vita, non solo sua, ma anche dei figli e della moglie che lo assistono nella preparazione e nella conduzione del Tg, Pino è determinato a portare avanti la sua lotta quotidiana contro quei p.d.m. (pezzi di m***a) dei mafiosi, e a lavorare incessantemente per sconfiggere il pregiudizio che trasforma questa regione, abitata da 5000000 di siciliani, ma solamente da 5000 affiliati a Cosa Nostra, in una terra di mafia.La Sicilia è infatti un importantissimo laboratorio di antimafia, costituito da tanti cittadini onesti che trovano in Pino una figura che, giorno dopo giorno, insegna e rafforza la cultura della legalità. Anche noi sentiamo di aver imparato molto da lui, questo pomeriggio. Noi ragazzi costruiremo il futuro, e lo vogliamo fare aiutando queste cooperative che ogni giorno vivono in prima linea la lotta contro la mafia, in quella che non è una fiction televisiva: la mafia uccide davvero, la mafia sa fare ancora paura, la mafia è ormai ovunque. Sta a noi decidere da che parte stare.Lavorare nel nostro piccolo dalla parte giusta, in questa cooperativa, è indispensabile per combattere Cosa Nostra con efficacia. Questo pensiero ci rende orgogliosi. Adesso ci aspetta un bel film su Placido Rizzotto… Buonanotte!!E speriamo che il tempo migliori…Janet, Michele 2 & Coddinatore13 settembre – CanicattìSveglia ore 6.30, dopo una ricca colazione partiamo per la campagna, l’entusiasmo non manca così ci mettiamo subito a lavoro. Il campo ha moltissime pietre ed il nostro compito è rimuoverne il più possibile per facilitare la coltivazione del grano. Durante la mattinata ci hanno raggiunto i dodici ragazzi dell’associazione “Canicatti giovani”, che collaborano ormai da tre anni con l’Arci. E’stato bello il confronto con loro, lo scambio di opinioni per condividere l’esperienza lavorativa.Tornati al “teatro” abbiamo “taffiato” (come dice Agnese) un ottimo pranzetto cucinato dai disponibilissimi volontari dello Spi. Risate e divertimento non mancano nel primo pomeriggio con una simpatica partita a calcetto con i ragazzini del quartiere: perdiamo dieci a due!La serata si conclude con l’accoglienza da parte del sindaco, il consiglio comunale, le forze dell’ordine i presidenti delle associazioni locali come l’Arci nel municipio di Canicattì, concludendosi con un gustoso rinfresco a base di pizza e patatine fritte.Non vediamo l’ora che arrivi domani per incontrare Rita Borsellino!12 settembre – Corleone Questa mattina ci siamo dedicati alla rimozione dei tubi di irrigazione nel campo di pomodori di Drago. Il lavoro è stato faticoso, ma abbiamo proceduto rapidamente, riavvolgendo tutto prima delle 11 e, visto che ci rimaneva ancora un po’ di tempo, ne abbiamo approfittato per raccogliere due casse di pomodori anche per noi e, già che c’eravamo,  perchè non fare un salto al vicino campo di meloni a rinforzare la nostra scorta?Dopo l’abbondante pranzo e la solita meritata pennichella, abbiamo accolto tre nuovi volontari dalla Toscana, Matteo, Anna e Fabio, con i quali ci siamo inoltrati nella “verifica di metà campo”, un incontro per fare il punto della situazione, insieme anche ai cuochi. A turno ci siamo presentati, e ognuno ha espresso le proprie impressioni e valutazioni che, in generale, sono state positive e piene di soddisfazione, in un clima tranquillo e amichevole.Poco prima di cena abbiamo finalmente completato l’organico con l’arrivo di cinque volontari di Tarquinia: Alessandro, Michele, Marlene, Francesca e Cinzia, reduci da un travagliato viaggio iniziato all’alba.La serata è continuata con la visione di un video sulla cooperativa, la sua storia e l’illustrazione delle attività, con particolare attenzione ai campi di lavoro estivi, giusto per dare alle nuove leve una panoramica generale di questa esperienza. Aspettando la gita a Partinico di domani vi diamo la buonanotte!Matteo e Tommaso12 settembre – Canicattì   Dopo il meritato riposo notturno ci siamo svegliati e abbiamo fatto colazione tutti insieme, siamo poi partiti alla volta del vigneto per iniziare a recintarlo. In pieno stile spaccapietre abbiamo zappato e pulito nei dintorni della vigna, ripulendola anche da tutti i “ruschi sudici” (rifiuti in bolognese toscanato) presenti.Ma ecco all’orizzonte apparire niente meno che dei giornalisti che, prima ci hanno fatto una bella foto di gruppo e poi hanno intervistato alcuni di noi, che erano chiaramente contentissimi e per niente imbarazzati! I giornalisti poi sono rimasti per filmarci intenti a spietrare un enorme campo.Arriva finalmente l’ora di pranzo, preparato dai nostri fantastici cuochi dello Spi, siamo tornati al “teatro” trovando come sorpresa 8 scout del Clan Stella Alpina di Rosignano 1°.Dopo aver pranzato e riposato ci ritroviamo insieme per andare in paese ad incontrare il vicesindaco e l’assessore allo sviluppo e all’economia. Ci hanno mostrato una struttura (ex convento di suore benedettine) destinata ad essere utilizzata dall’Arci e dalla Cooperativa “Lavoro e non Solo” per realizzare attività di sensibilizzazione alla legalità per i cittadini e anche per valorizzare la parte alta (centro storico) di Canicattì, che per tanti anni è stata trascurata, e che ora sta iniziando a riprendere vita.Tornati al “teatro”, nel piazzale esterno abbiamo incontrato i ragazzi del quartiere con i quali abbiamo chiacchierato, scherzato, giocato a pallone. Dopodiché abbiamo cenato e Calogero ci ha raccontato la storia della Cooperativa.L’ora della nanna è arrivata, buona notte!Janet, Stefania, Sergio, Tommaso e Michele11 settembre – Canicattì E’ ora di Canicattì!Si inaugura l’inizio del campo con una bella sveglia alle 04.00 (per alcuni fortunati cinque e mezza). All’ aeroporto di Catania si prende, anzi, si tenta di prendere, un pullman per Canicattì e, dopo vari ritardi e peripezie, riusciamo a raggiungere la meta. Ad accoglierci Giulia e Calogero che ci portano al “teatro”, sede della cooperativa.Dopo pranzo iniziano le grandi pulizie della struttura fino all’ ora di cena. Ospiti d’onore Salvatore e Bernardo, direttamente da Corleone, che ci illustrano la giornata di domani: entreremo in azione cominciando a costruire una recizione intorno alla vigna. Per ulteriori aggiornamenti, a domani alla stessa ora!Ciao a tutti,Marta e Francesca 11 settembre – CorleoneNuova giornata di campo qui nell’Animosa Civitas Corleonis! Stamattina, per riscaldare i muscoli prima del lavoro nei campi, abbiamo caricato viveri, fornelli, carta igienica e frigoriferi sui pulmini diretti a Canicattì, dove oggi inizia un nuovo campo.Subito dopo, siamo tornati a contrada Drago, dove la competizione di oggi consisteva nel riavvolgimento dei tubi dell’irrigazione per i pomodori. Nonostante non ci fossimo concentrati nel raggiungimento di un nuovo record, abbiamo svolto il lavoro con rapidità fulminante.Nel pomeriggio abbiamo incontrato Dino Paternostro al cimitero di Corleone, e con lui abbiamo visitato la tomba di Placido Rizzotto, e parlato della storia e della gioia di aver ritrovato finalmente le spoglie di un grande personaggio dell’antimafia corleonese, di cui la mafia voleva  eliminare per sempre la memoria.  Per salutare i nostri amici ternani abbiamo concluso la serata con chitarra e musica liive, buona notte!Janet, Stefania, Sergio, Tommaso e Michele10 settembre – Corleone Un’altra giornata è cominciata nelle vigne di Malvello dove, divisi in due squadre, abbiamo riavvolto i tubi per l’irrigazione di 45 filari, lunghi 150 metri. Grazie a Renzo dello SPI, scappato dalle cucine di Casa Caponnetto per unirsi al lavoro in maglietta rosa d’ordinanza e calzini al ginocchio, abbiamo messo a punto una tecnica straordinaria, che ci ha permesso di realizzare il record nella storia dei tornei di riavvolgimento tubi della cooperativa con un tempo di 1 minuto e 44 secondi sul singolo filare: un lavoro eccezionale!Intanto, il gruppo di Terni, composto da Tommaso, Marco e Greca, venuti per realizzare un video sulla cooperativa e i campi di lavoro, sono andati, accompagnati da Salvatore e Bernardo, alla cooperativa “Rinascita”, dove viene lavorato e poi imbottigliato il pomodoro “Siccagno” che, sia ben chiaro, non è il nome di una qualità ma una tecnica di coltivazione, che consiste nell’irrigare la piantina solo al momento della messa a dimora. Poi, provvederà il cielo ad assicurare la giusta quantità d’acqua, anche se quest’anno è stato un pò avaro…Le riprese sono proseguite nel pomeriggio per le vie di Corleone, mentre in cooperativa Calogero spiegava il funzionamento del campo ai nuovi arrivati. La discussione è proseguita fino ad ora di cena, una cena che certamente rimarrà negli annali: il menù prevedeva pappardelle all’uovo fatte a mano dai nostri cuochi toscani e spezzatino di cinghale.Dall’altra parte lo schieramento delle cuoche siciliane prevedeva spaghetti ai gamberoni freschi di Sciacca e gamberoni in padella, il tutto annaffiato da una buona quantità di Limpiu. Diffrenti sono state le valutazioni sullo “scontro” tra Toscana e Sicilia ai fornelli, anche se tutti noi abbiamo comunque gradito la bontà e l’impegno messo da entrambe le parti.Terminata la cena, forse con la complicità del Limpiu, Maria e Franco hanno dato spettacolo, spaziando dalla Macarena agli ultimi tormentoni estivi, poi tutti a nanna, domani ci aspetta un’altra dura giornata di lavoro!firmato: il collettivo “4- 19 settembre”9 settembre – Corleone Questa mattina siamo partiti senza la guida dei soci per andare al mare. Anche se abbiamo sbagliato strada al primo incrocio disponibile, il nostro pulmino ha sfrecciato nel bellissimo paesaggio delle campagne siciliane in direzione di Partinico. Il caldo sole della spiaggia di Balestrate ci ha dato il tipico colore del pomodoro che abbiamo raccolto durante gli scorsi tre giorni e l’acqua limpida ci ha rigenerato dopo tutto il lavoro svolto sui terreni.Davanti a una bella birra fresca abbiamo sperimentato sulla nostra pelle la sfacciata fortuna di Stefania nelle carte, nonostante “non giocasse da una vita”.Infine, la cena squisita preparata dai nostri SPIoni ha coronato questa meravigliosa giornata.Finalmente domattina andremo a Malvello, per lavorare nelle vigne assieme a Samparello e Franco, e preparare la vendemmia orami molto vicina.Quindi, come direbbe Maria, “letsegò, ammuninni” a letto!!Ciao! 8 settembre – Corleone Anche questa mattina il tenace pulmino della cooperativa ha affrontato la discesa sterrata che porta ai terreni di contrada Drago per farci proseguire la raccolta dei pomodori.Indossati i guanti da chirurgo ci siamo lanciati in solitaria lungo le file di piantine, studiando con attenzione la tecnica sopraffina di Gino, caratterizzata dall’infallibilità di ogni suo singolo gesto verso il rosso bersaglio. Imitando il silente maestro, abbiamo quasi completato il campo, con l’accompagnamento musicale di Dj Bernardo (“Gggiiiuuuuulia, oh mia cara!!!). Terminato il lavoro, abbiamo fatto la conoscenza del nostro “vicino di campo” Luca, un signore veramente cordiale che ci ha invitato a salire sui suoi cavalli. Vi informiamo che dall’anno prossimo il nuovo mezzo di trasporto di ciascun volontario sarà a quattro zampe, con notevole risparmio sulla benzina (Calogero sta già esultando!).Nel primo pomeriggio siamo partiti per Portella della Ginestra, dove ci aspettavano Giacomo, Serafino e Mario, sopravvisuti alla strage del 1 Maggio 1947, quando la banda di Giuliano, armato da agrari e mafiosi, sparò sulla folla di contadini che si era riunita per celebrare per la quarta volta la festa dei lavoratori, dopo la fine dell’oppressione fascista in Sicilia. Nonostante siano trascorsi 65 anni, i loro ricordi sono ancora così vivi da farli commuovere, e a noi hanno fatto venire i brividi.Più tardi siamo scesi alla villa comunale di Piana degli Albanesi per partecipare a un’incontro sul tema dell’utilizzo sociale dei beni confiscati, in cui sono intervenuti Maurizio Pascucci, Calogero, Pier Luciano Mennonna della CGIL Toscana, Franca Imbergamo, magistrato di Caltanissetta che ha seguito il processo sull’omicidio di Peppino Impastato, e Rita Borsellino.Al rientro a Corleone abbiamo trovato ad attenderci il quinto volontario di questo campo, Sergio, che nell’attesa ha assistito alla processione che si è svolta per le strade del paese.Domani ci aspetta una bella giornata al mare, con la speranza di arrivare a Balestrate senza smarrirci nelle campagne siciliane. Se troviamo la strada di casa, ci risentiamo domani sera! Stefania, Janet, Tommaso e Michele7 settembre – Corleone Questa mattina siamo tornati a Drago per proseguire la raccolta dei pomodori. I ragazzi di Terni ci hanno seguito per iniziare le riprese del loro documentario e raccogliere le prime interviste di noi volontari per capire le motivazioni che ci hanno spinto a partecipare a questo campo antimafia. Solo grazie a questo il solito Gino ha potuto doppiarci più volte sui filari di piante!Dopo tre giorni di campo ritrovarsi con dei professionisti a filmare ogni nostro movimento è stato un po’ strano, e la timidezza ha fatto il resto: l’intervista è durata pochi minuti, ma ci è sembrato fosse passato un secolo.Nel pomeriggio, dopo il riposino, abbiamo visto il documentario “Scacco al Re” sulla cattura di Provenzano, dove le strade di Corleone si trasformano nello scenario di una caccia ricca di adrenalina.Finito il film, abbiamo ripercorso il tragitto dei pizzini che Provenzano usava come unica via di comunicazione con la famiglia e con l’organizzazione mafiosa, nel suo ultimo periodo di latitanza. Ci siamo sentiti proiettati dentro al documentario, quasi come se ne fossimo i protagonisti.Giunti al covo del boss, Salvatore ci ha resi partecipi delle sue impressioni e dei suoi giudizi di corleonese sulla cattura di Provenzano, punti di vista che non puoi sentire alla televisione e non leggi sui giornali.Ci ha colpito al punto da coinvolgerci fino a dopo cena, quando ci ha portato a sorpresa al crocifisso sulla montagna che sovrasta Corleone: un vero spettacolo!Al nostro ritorno abbiamo atteso la nostra nuova compagna di avventura, Stefania, che non vede l’ora di unirsi alla raccolta di pomodori di domani. E’ ora di darvi la buonanotte, ciao!Janet, Tommaso e Michele  6 settembre – Corleone Prima giornata del campionato corleonese di raccolta di pomodori. Date le assenze pesanti di Totò, Gino e dello stesso allenatore-giocatore Calogero Parisi, la squadra della Cooperativa Lavoro e Non Solo si è schierata in campo con un uomo in meno, lasciando spazio ai nuovi acquisti, Janet Fardella e Tommaso Valli. Questa la formazione:Bernardo9Maria7 Antonio S. Ferrara F. FerraraJanet11 8 103B. Ferrara Tommaso Samparello Michele4 5 62 L’ottimo lavoro di regia dei fratelli Ferrara a centrocampo e il valido contributo dei nuovi “gioiellini”,  hanno permesso di raggiungere un risultato che ha superato ogni pronostico, con la squadra che ha segnato complessivamente 104 casse di pomodori!Abbiamo passato il pomeriggio a riposarci dopo la raccolta del mattino, e a farci massacrare a scopone scientifico da Marco, Tommaso e Greca, che sono venuti appositamente da Terni per girare un documentario sul lavoro svolto dalla Cooperativa e sulla sua storia.Dopo cena abbiamo visitato il Laboratorio della Legalità, dove si vendono i prodotti delle cooperative e dove è allestita una mostra di quadri di Gaetano Porcasi, che ripercorrono la storia dell’ antimafia, da Bernardino Verro alla recente cattura di Bernardo Provenzano.Domattina ci aspetta la seconda “giornata di campionato” a Drago assieme ai nuovi tre acquisti.Buonanotte!Janet, Tommaso e Michele.5 settembre – Corleone Giornata di grandi acquisti all’Ipercoppe di Palermo! Janet ed io abbiamo accompagnato Franco a comprare le vettovaglie per il nostro campo e per quello che inizierà a breve a Canicattì.Abituato alla triste spesa di sopravvivenza di studente Erasmus, riempire carrelli su carrelli si è rivelata un’impresa tanto ardua quanto piena di soddisfazioni. Solamente dopo che svariate clienti, incuriosite dal nostro tesoro, si sono avvicinate per interrogarci su sensazionali promozioni e per avere indicazioni per lo scaffale del “pane per i tosti”, scambiandoci per personale in borghese, abbiamo cominciato a caricare il nostro pulmino.Rientrati a casa Caponnetto, siamo andati a prendere Tommaso che, reduce da un viaggio complicato dalla rottura del “parabrezza” dell’aereo su cui viaggiava, è finalmente riuscito ad “atterrare” in piazza Falcone e Borsellino, dopo 9 ore di viaggio.Dopo una deliziosa cena a base di pesce preparata appositamente per noi dalla moglie di Franco, siamo scesi in paese, dove abbiamo approfondito la conoscenza con Romain, un ricercatore francese venuto a lavorare come stagista a Corleone per ampliare la sua conoscenza storica su Cosa Nostra.Studierà l’archivio del Cidma, ovvero il Centro Italiano di Documentazione sul Movimento Antimafia di Corleone. Si trova qua a preparare la sua tesi in un posto quasi inesplorato. Mi ha colpito la sua frase “avere un archivio in disordine è come non avere un archivio”.Domani ci aspetta un’intensa raccolta di pomodori, e sarebbe anche l’ora di andare a letto!Michele, Tommaso e Janet4 settembre – Torchiarolo L’ultimo giorno di lavoro nei campi e l’incontro con Simone Cardin (segretario provinciale della Federazione Italiana delle nuove identità di lavoro – CGIL) hanno concluso la nostra permanenza a Torchiarolo. Il momento di formazione ha riguardato il ruolo e l’importanza dell’organizzazione sindacale nella storia d’Italia e come si è evoluta la legislazione principale sul diritto al lavoro, dalla Costituzione alla Legge Biagi.Sono intervenuti anche i rappresentanti della Camera del Lavoro di Brindisi, che ci hanno parlato dell’attività svolta dalla CGIL in tema di orientamento e di tutela dei diritti del lavoratore.Dieci giorni sono volati tra lavoro agricolo, momenti di approfondimento, riflessione e confronto: in una sola parola condivisione. Dalla fatica del lavoro ai momenti di svago al mare, in questi giorni abbiamo vissuto in comunità. Dalla verifica di fine campo sono emerse tante cose positive che ci porteremo a casa nel baule, come esperienze che faranno parte del nostro bagaglio e quelle che terremo nel cassetto, a portata di mano per la vita di tutti i giorni. Una di queste è di certo l’impegno che ci siamo assunti nel fare tutti qualcosa sul nostro territorio per contrastare la mafia e favorire la legalità, perché questi giorni non rimangano una parentesi della nostra vita, ma costituiscano una voce di speranza per un cambiamento possibile.4 settembre – Corleone Il nostro viaggio si è trasformato in una vera avventura già a Firenze SMN, dove io e il coordinatore ci siamo incontrati. Il velocissimo Frecciarossa per Roma Termini aveva già 45 minuti di ritardo e la coincidenza con l’ICnotte per Palermo era già stata bruciata.A Roma, dove una bella voce rassicurante annunciava il “termine corsa del treno”, abbiamo cominciato a correre come dei matti, carichi come sherpa,  verso il lato opposto della stazione per raggiungere il vagone 6 del treno per Palermo.In quel vagone abbiamo fatto amicizia con Cliff, un ragazzo inglese che viaggiava per scoprire, in sella alla sua bicicletta, la bellissima Sicilia.Assieme a noi viaggiava un ufficiale della marina in pensione, che ci ha espresso il suo amore per questa terra, che non rinuncia a visitare ogni estate (anche a costo di lasciare la moglie a casa).Cullati nel sonno dal treno, siamo stati svegliati dalla splendida luce dell’alba sullo Stretto di Sicilia. Il traghetto è durato un attimo, ma ha inciso un ricordo che non svanirà nel tempo. Dopo 2 lunghissime ore siamo giunti a Palermo e da lì abbiamo preso l’autobus per l’attesissima Corleone.Il viaggio in autobus è stato piacevole: abbiamo incontrato Francesca, una donna meravigliata dal modo in cui pensiamo alla Sicilia e, in particolare, a Corleone. I soci della cooperativa non sapevano l’ora esatta del nostro arrivo (volevamo fare una bella sorpresa!), ma arrivati a casa Caponnetto abbiamo ugualmente ricevuto un’accoglienza bellissima da parte dei volontari del vecchio campo, ormai in partenza.Dopo un pranzone imbastito da Franco, siamo andati alla Torre saracena per godere della meravigliosa vista di Corleone. E’ incredibile pensare che tutte quelle casine attaccate l’una all’altra abbiano così tanto da raccontare.Questa intensa giornata si è conclusa con l’attesissima esibizione live di Scugnizzo, eroe locale della canzone neomelodica, che ha mandato letteralmente in estasi decine di piccole groupies corleonesi. Nonostante tutto l’amore che ci ha regalato, non abbiamo comprato il cd…Adesso siamo veramente stanchi ed è il momento di andare a letto… la domanda che ci viene spontanea è … cosa ci aspetta domani?Janet & Michele.2 settembre – Torchiarolo La giornata si è aperta, come al solito, all’insegna della puntualità: le “troppe” ore di sonno hanno scombussolato il nostro fuso orario. La mattina si è smarrita fra preparazione panini, medicine anti-vomito e ricerca dell’ultimo – purtroppo inesistente – rotolo di carta igienica! Dopo un lungo cammino siamo sbarcati sulla spiaggia di Torre Guaceto, dove abbiamo invano tentato di combattere il vento issando bandiere a mo di ombrelloni. Anche oggi abbiamo condiviso tutto – dall’ultimo bagno in mare al cous-cous in spiaggia!Dopo la doccia, è venuto a trovarci Ermanno Manca, presidente dell’Associazione Antiracket di S. Pietro Vernotico, che ci ha spiegato le origini e il funzionamento del movimento antimafia in questo territorio. L’incontro ha confermato che spesso è la volontà dei cittadini, e dunque la loro iniziativa, che può portare a risultati concreti nella lotta alla criminalità organizzata, come dimostrano l’”Operazione Falco”, che ha portato all’arresto di 47 mafiosi nel ’95 e tante altre azioni portate avanti dall’associazione. Tutto questo è reso possibile dalle relazioni che essa è stata capace di instaurare negli anni con le istituzioni del territorio, premessa fondamentale per contrastare efficacemente il fenomeno mafioso.A cena abbiamo avuto con noi un ospite d’onore – come ogni clan mafioso che si rispetti! Ci ha fatto compagnia Vincenzo, socio fondatore della cooperativa “Terre di Puglia – Libera Terra”.Frasi del giorno: “Ho trovato la combaciatura delle fette di pane” e “Siamo le scordinatrici del campo”A domani2 settembre – Corleone Ciao a tutti,Oggi era in programma una gran bella e rilassante giornata al mare, ma dopo aver visto le brutte previsioni abbiamo deciso “democraticamente”  di fare una gita a Palermo…Partenza alle ore 10 circa dopo una sana e rigenerante colazione, arrivo a palermo verso le 11. Abbiamo iniziato il giro “turistico” per il centro, visitando numerose chiese e sopratutto il suggestivo e caotico mercato di Ballarò, pieno di bancherelle di vario genere…Ritorno verso il lungo mare dove ci aspetta un succulento pranzo preparato dai nostri meravigliosi cuochi dello Spi CGIL, dopo il quale abbiamo avuto un pò di tempo che abbiamo dedicato a fare meravigliose foto con lo sfondo di Palermo.Successivamente la pioggia ci ha colto di sorpresa e quindi abbiamo effettuato una visita velocissima (ahimè) al teatro Massimo. Infine abbiamo visitato tre luoghi simbolo dell’antimafia: il bassorilievo dedicato a Carlo Alberto Dalla Chiesa, il luogo dove è accaduto l’attentato a Paolo Borsellino nella tristemente famosa via D’Amelio, e la casa di Giovanni Falcone.Ritorno a Corleone verso le 18, nemmeno il tempo di riposarsi perchè siamo dovuti andare subito ad una premiazione di poesie: distrutti siamo tornati a casa ed abbiamo cenato.Dopo cena, visto il tempo, stiamo a casa, guarderemo il documentario sull’arresto di Bernardo Provenzano “Scacco al Re”.Buona serata a tutti voi,un bacione da Corleone…Sara, Sofia, Filippo1 settembre -Corleone Anche questa mattina pomodori, anche se in quantità molto ridotta rispetto ai giorni scorsi, dato che avevamo finito quasi tutte le cassette… che efficienza!Tornati a casa presto abbiamo approfittato per recuperare le tante ore di sonno arretrato, avvantaggiati anche dal maltempo.Dopo l’ennesimo pranzo eccezionale a cui ci hanno abituato i cuochi dello SPI siamo partiti per Portella della Ginestra dove abbiamo partecipato ad uno degli incontri più emozionanti del campo, quello con i testimoni della strage avvenuta il 1 maggio 1947.Con gli occhi lucidi e il cuore pieno di emozioni per il valore della testimonianza e le belle parole di Mario, Serafino e Giacomo siamo ripartiti con i pulmini per andare a prendere un buon cannolo a Piana degli Albanesi.Dopo questa giornata significativa e carica di riflessioni andiamo in piazza,  approfittando del fatto che domani mattina la sveglia è ritardata di qualche ora!!Irene, Claudia e Sofia31 agosto – Corleone  E dopo l’uva si ritorna agli adoratissimi pomodori, adesso non più verdi ma belli maturi. Nonostante quattro persone siano partite e altre quattro siano rimaste a casa abbiamo comunque raccolto più di 100 casse di pomodori! Dopo aver lasciato i campi verso mezzogiorno abbiamo pranzato alla cooperativa per poi andare a Cinisi a vedere la casa memoria di Peppino Impastato.Qui ci hanno raccontato la sua storia: una vita piena di ribellione e continua voglia di lottare. Molti di noi hanno comprato libri e magliette per ricordare la giornata e Peppino, dopodichè siamo usciti dalla casa e, come vuole la tradizione, tutti insieme a voce alta abbiamo contato i cento passi per arrivare alla casa, adesso confiscata, di Gaetano Badalamenti.Al ritorno ci siamo goduti una piccola pausa seguita dalla cena in presenza del sindaco di Corleone, Leoluchina Savona, che ci ha consegnato il certificato di cittadinanza onoraria della città.Per finire in bellezza abbiamo deciso di riguardare tutti insieme il film “I cento passi”…Buonanotte!Angelica, Marta, Olivia30 agosto – Corleone Cari ragazzi e ragazze,anche oggi la sveglia ha suonato prestissimo come ieri per essere in vigna per le 8. La stanchezza accumulata inizia a pesare un po’ sulle spalle e la mattinata è trascorsa più pesantemente, nonostante ciò il pranzo ristoratore ci ha tirato su il morale e ci ha ridato le forze!Dopo pranzo siamo ritornati a Casa Caponnetto per una doccia veloce e subito dopo ci siamo recati alla CDMA per partecipare alla presentazione del libro ” Obiettivo Falcone ” di Luca Tescaroli. A questa presentazione erano presenti anche il Sindaco di Corleone, Dino Paternostro, e il nostro Calogero. Il dott. Tescaroli ci ha illustrato il libro, spiegandoci nei particolari la sua esperienza nel partecipare al processo sulla strage di Capaci del 92 e alle varie indagini riguardanti i delitti di mafia.Come al solito, siamo usciti soddisfatti e contenti di questa nuova esperienza!Buonanotte!da Francesca, Silvana e Sofia!p.s. e domani ci aspettano i tanto “amati” pomodori!29 agosto – Corleone Qui Corleone,oggi seconda giornata di vendemmia a Canicattì.Sveglia odiatissima alle ore 5.00, veloce colazione e via sfrecciando fra le colline siciliane, ad ammirare un’alba favolosa. La mattinata procede tranquilla: lavoriamo sotto un caldo sole allietati da un venticello che allevia la fatica. Si arriva così all’ora di pranzo e finalmente possiamo gustarci le squisite lasagne e l’arrosto… dopo un pasto così, ricominciare alle due è davvero impegnativo. Anche oggi buon livello di produttività con quasi 60 quintali di uva raccolta! Alle 17.30 salutiamo la vigna. Ma per molto poco, dato che domani saremo di nuovo lì… Per questo tutti a letto presto ma sempre molto soddisfatti del valore del nostro lavoro.Ciao!!!Claudia, Luca e Serafina28 agosto – Corleone Ciao Maurizio, ecco il diario di questa giornata. Oggi  non abbiamo lavorato sui campi, ma abbiamo sfruttato la mattinata per pulire la casa e partecipare a un incontro con Silvana (membro del nostro gruppo). Silvana ha raccontato degli attacchi che hanno colpito lo stato italiano nel 92 e 93, che l’hanno toccata particolarmente in quanto componente della giuria popolare che ha tenuto il processo.Il discorso si è concluso con l’intervento di Daniela, segretaria dello Spi CGIL Toscana, che ha parlato delle speranze e del futuro dei giovani.Nel pomeriggio abbiamo partecipato alla presentazione, a Ficuzza, della rivista “Nuova Busambra”,  dove sono riportate una serie di riflessioni sulla realtà di questi territori.Durante la presentazione c’è stato l’intervento di Filippo (uno dei nostri) che ha spiegato la ragione per la quale siamo venuti a Corleone.Ciao a tutti e a domani!Iacopo e Alessio27 agosto – Torchiarolo   Non era ancora l’alba, nelle campagne di Torchiarolo, e noi – giovani partecipanti al campo antimafia – eravamo già al lavoro nelle vigne: 35 ettari di terreno che circondano la villa, che per dieci giorni sarà la nostra casa. Il compito a noi assegnato questa mattina alle 6 è stato liberare i tralci dalle erbacce. Armati di zappa e tanta buona volontà, e coordinati dal referente della Cooperativa, Vincenzo – dopo qualche ora – abbiamo concluso il nostro lavoro, non senza prima aver cercato la zappa smarrita.Ma dove ci troviamo? Chi era il proprietario di questa villa? La risposta ci è stata data da Francesco, direttore proveniente dall’Arci di Brindisi per quanto riguarda i campi a Torchiarolo. Siamo nel bene sequestrato a Antonio Screti, cassiere della Sacra Corona Unita e ora destinato ad ospitare i campi antimafia organizzati dall’Arci in collaborazione con Cgil, SPI e Libera. I terreni che circondano la “nostra” villa sono, invece, stati destinati alla Cooperativa “Libera Terra Puglia” che ha rivalorizzato la coltura della vite per la produzione di vino con il marchio Libera Terra.27 agosto – Corleone Ciao ragazzi!rieccoci dopo una breve assenza… Andiamo per ordine… Prima il piacere!Domenica 26 agosto, giornata di riposo al mare. Partenza da Corleone alle 8 e 30 dopo una lauta colazione, direzione Balestrate. Posati i teli, le borse e le vettovaglie preparate dallo staff cucina (ammodo bao), tutti in acqua per un bagno rigenerante nel meraviglioso mare di questa terra. Pranzo in pineta, caffè (per chi l’ha voluto) al bar, svacco all’ombra e ripartenza per Corleone. Dopo la consueta corsa alla doccia, ci siamo ritrovati per la verifica di metà campo. Subito dopo, cena e gran dopocena di riposo assoluto.Lunedì 27 agosto, è giorno di vendemmia! Sveglia avanti giorno verso le 5, solita routine e partenza per Canicattì alle 5:45.Si prosegue con un viaggio di circa due ore nelle colline della Sicilia fino al famoso vigneto! Subito tutti al lavoro per raccogliere un sacco di grappoli d’uva bianca… A fine giornata son stati raccolti 65 quintali di uva, qualità “Grillo”, che verranno usati per produrre il nuovo vino del consorzio Libera Terra.Per pranzo gran grigliata nel vicino capannone e breve pausa per riprendere subito dopo con la “campagna dell’uva”. Rientro in Cooperativa intorno alle 20, doccia e cena. Entusiasti della lunga giornata si parte tutti insieme per un giretto in centro.Ciao a tuttiIacopo e AlessioDi seguito riportiamo un articolo comparso sul quotidiano “La Repubblica” di lunedì 27 agosto:Volontari giunti da ogni parte d’Italia stanno partecipando all’iniziativa promossa dall’Arci.Per il mese di settembre sono previsti altri campi nei terreni sottratti a Cosa nostraVolontari all’opera nei terreni confiscati ai bossAl lavoro nelle vigne impiantate sui terreni di contrada Graziano Di Giovanna confiscati alla famiglia mafiosa dei Guarneri di Canicattì, Agrigento. Sono i volontari giunti da ogni parte d’Italia per la vendemmia antimafia promossa dall’Arci con la cooperativa “Lavoro e non solo”. Raccoglieranno l’uva bianca, soprattutto Catarratto e Grillo, destinata a diventare ottimo vino. Quest’anno, per la festa della Repubblica, il presidente Giorgio Napolitano ha voluto sulle tavole del ricevimento proprio i vini ed i prodotti di questa cooperativa. Sono una ventina i volontari di “LiberArci dalle spine” arrivati da Corleone, dove hanno iniziato la raccolta dei meloni gialli: studenti, pensionati ma anche professionisti ed appartenenti al clero provenienti da Toscana, Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna. Per il mese di settembre sono previsti altri campi in altri beni confiscati a soggetti coinvolti in processi di mafia. I volontari non lavoreranno soltanto, ma avranno modo di conoscere le bellezze della zona e la storia di personaggi come i giudici Rosario Livatino e Antonino Saetta, uccisi dalla mafia.25 agosto – Corleone  Cari ragazzi e ragazze,la nostra avventura continua! Oggi è stata una giornata molto particolare. Abbiamo cambiato campo, oggi è stata la volta della vigna. Il lavoro consisteva nello spostare il tubo d’irrigazione dall’altro lato del campo e nella potatura della vigna. Lavoro semplice e apparentemente leggero, ostacolato solo dalle “sabbie mobili”! Pozze di fango si insidiavano tra i filari del vigneto, trasformandolo in un campo militare! Molti di noi sono stati letteralmente risucchiati dal fango, e numerose sono state le scarpe recuperate!Dopo una veloce ripulita nella fontata più vicina, siamo tornati a casa presto, per poter attenerci al programma stabilito. Intorno alle 14,00 siamo partiti per Partinico, un paesino che si trova nello spicchio di terra tra Palermo e Corleone, per incontrare il giornalista e direttore Pino Maniaci presso la sede della sua televisione, Telejato.Un incontro emozionante per tutti, Pino Maniaci si considera un uomo normale, ma per tanti è un eroe, per altri è un personaggio scomodo. Il suo giornalismo non ha peli sulla lingua, irriverente e reale, nessuno schieramento politico e nessun business. Lo studio consiste in tre stanze ( più un piccolo bagno ) a conduzione famigliare; infatti anche la moglie, il figlio e la figlia collaborano attivamente a quella che Pino chiama “missione”. Il suo messaggio è chiaro: la libertà di parola, di stampa, e di pensiero è la parola chiave del suo lavoro.Ha paura come tutti, ma non perde il coraggio di continuare questa sua lotta contro la mafia, facendo ad alta voce nomi, cognomi e denunciando i misfatti di quei mafiosi che spesso e volentieri rischia di incontrare di sotto al bar.Appena arrivati allo studio, senza nessuna esitazione, ha invitato ognuno di noi a condurre una piccola parte del suo notiziario. A ruota di Telejato oggi è nata Telejunior; una televisione completamente gestita dai giovani, dove effettuare un vero e proprio stage. Alla fine di questo percorsoi ragazzi verranno muniti di un tesserino pulito e non schierato, che li abiliterà alla professione giornalistica.Dopo una settimana intensa, arriva anche per noi la domenica, e.. domani tutti al mare!un saluto e buonanotte!!Francesca, Patrizia e Lia24 agosto – Corleone Eccoci di nuovo in diretta da Corleone!Oggi è stata decisamente una giornata intensa: stamattina siamo stati i primi nella storia della cooperativa a raccogliere i meloni gialli coltivati biologicamente in località Sant’ Ippolito! Tra catene umane e canzoni improvvisate (“Cogli,cogli lo melone… Con la mano-mano, con l’altra mano… Cogli, cogli lo melone”) è arrivata la pausa di metà mattina in cui abbiamo potuto assaporare i dolcissimi frutti della nostra fatica. Il lavoro è proseguito fino a pranzo (lasagne al pesto e parmigiana, gnam!).Nel pomeriggio invece abbiamo avuto la possibilità di visitare il Laboratorio della Legalità, situato in un altro bene confiscato a Bernardo Provenzano. Con l’aiuto delle coloratissime tele di Gateano Porcari abbiamo approfondito la storia della mafia e dell’antimafia e grazie ai racconti di Calogero e Giuseppe Crapisi ci siamo resi conto di quanto le cooperative nate recentemente per far fruttare i beni confiscati siano importanti per recuperare la forza dell’unione, già fondamentale per i movimenti contadini siciliani. Nonostante ancora prevalgano l’individualismo e il familiarismo, non solo in Sicilia ma anche nelle “nostre” Toscana e Lombardia, esperienze come quelle delle cooperative dimostrano che cambiare è possibile.Siamo rimasti di buonumore anche dopo cena, quando abbiamo ravvivato la serata con canzoni e balli di gruppo al ritmo della chitarra di Bianca. E per finire l’immancabile passeggiata in piazzetta prima della buonanotte!A domani per un’altra super giornata corleonese!Filippo, Francesca, Serena23 agosto – Corleone Ciao ragazzi,secondo e ultimo giorno di raccolta di pomodori; ne siamo usciti distrutti,ma soddisfatti per essere arrivati alla raccolta di più di 200 casse! Siamo tornati, nonostante le false rassicurazioni dei soci, a “casa” per l’ora di pranzo. Docciati subito e riposo per più o meno tutti dopo la lunga e stancante mattinata.Nel pomeriggio era programmato l’incontro al cimitero di Corleone con Dino Paternostro, che ci ha parlato di Placido Rizzotto, davanti alla sua tomba, e della sua emozionante vita spesa nella lotta contro la mafia.Tornate a casa Dino ha continuato a parlarci della prima lotta antimafia avvenuta con il movimento dei fasci siciliani; le sue parole ci hanno molto emozionato e ci hanno aperto verso un mondo a noi sconosciuto: quello della resistenza siciliana.Piccola pausa canora interrotta dal grido “tutti a tavola!”, a cui nessuno ha detto di no… Dopo cena giretto per il paese per un buon gelato, con il pensiero già a domani mattina perchè ci aspetterà la raccolta di meloni ( per la prima volta!)Buonanotte,Vittoria, Sara & Gabriella…22 agosto – Corleone ciao ragazzi, oggi è iniziato veramente il nostro campo, infatti è stato il primo giorno di raccolta di…P iùO ttimismoM enoO omertà!D omaniO gniR accoltaI rrobustirà…le nostre esperienze!!!Stamani sveglia alle 6.00, per partire ed andare nel campo della contrada Drago dove, con l’aiuto dei soci, abbiamo raccolto succosi pomodori. Abbiamo cercato di sfruttare al meglio il vento che ci ha accompagnato durante la mattinata  venendo via dal campo poco prima del pranzo.Nel pomeriggio, dopo un lungo riposo, Calogero ci ha raccontato la storia della cooperativa.

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