Una giornata di formazione per i giovani volontari in partenza per i campi di lavoro nei terreni confiscati alla mafia

Una giornata di formazione per i giovani volontari in partenza per i campi di lavoro nei terreni confiscati alla mafia

Il fronte della protesta, amplissimo e trasversale, non è per ora riuscito a bloccare il Ddl sulle intercettazioni, che ieri  ha fatto un altro passo in avanti verso l’approvazione definitiva ottenendo la fiducia al Senato. Giuristi, editori, giornalisti, sindacati, associazioni, magistrati hanno con forza denunciato  come questa legge, se venisse approvata in via definitiva, assesterebbe un colpo mortale  al diritto di cronaca, e imporrebbe  a magistratura e polizia vincoli tali  nell’utilizzo di questo importante strumento di indagine da limitarne la capacità investigativa, col risultato di rendere più probabile l’impunità per chi commette un crimine.  I rigidi vincoli procedurali, organizzativi e disciplinari finirebbero infatti per scoraggiare i magistrati a ricorrere  alle intercettazioni, anche nei pochi casi ammessi.In un momento come questo, in cui  la vita pubblica risulta gravemente inquinata dalla corruzione, il Ddl otterrebbe lo scopo di garantire l’immunità per i potenti che continuerebbero a perseguire i loro interessi al riparo da qualsiasi controllo, della magistratura come dell’opinione pubblica. Limitando infatti la libertà degli organi d’informazione di rendere noti i contenuti delle intercettazioni o gli atti dei processi, col rischio di sanzioni molto pesanti, i cittadini vedrebbero violato il loro diritto a essere informati e a crearsi liberamente un’opinione.Si tornerebbe al sistema delle autorizzazioni e censure, contro il quale i nostri costituenti stabilirono un argine con l’articolo 21 della Carta. E oggi anche la Convenzione europea dei diritti dell’uomo, assurta dal 2001 a livello costituzionale, contiene disposizioni precise atte a garantire la libertà di stampa, di cui ammette restrizioni e sanzioni solo quando vanno a tutelare “esigenze di sicurezza e ordine pubblico”, che ovviamente con questo disegno di legge nulla hanno a che fare.Stiamo diventando un Paese sempre meno democratico e per fortuna questa consapevolezza è ormai largamente diffusa.E’ in atto una vera e propria ‘rivolta’ che si esprime in mille forme, dalla mobilitazione di piazza alle prime pagine bianche o listate a lutto dei quotidiani in edicola. L’Arci è solidale con tutte le iniziative di denuncia e protesta e parteciperà alle manifestazioni promosse localmente e a livello nazionale.
L’iniziativa fa parte del progetto “Liberarci dalle spine” e “Campi del sole”, portato avanti da sei anni ormai dall’arci, in collaborazione con Libera, CGIL, Unicoop Tirreno, Legacoop Toscana.Saranno presenti Elisabetta Caponnetto, il Vice Prefetto di Firenze Alessandra Terrosi, in rappresentanza dei Prefetti toscani, ed è stata invitata la Regione Toscana.Vincenzo Striano, Presidente Arci Toscana, dichiara che “si è creato ormai un grande  fenomeno culturale diffuso che ha coinvolto migliaia di ragazzi toscani. E’ significativo notare che si tratta in gran parte di ragazze (oltre il 70%). Non si tratta più, comunque, di un evento sporadico. Il tema anzi tende ad allargare sempre più l’arco degli interlocutori, coinvolgendo oltre ai giovani, che sono i principali attori in gioco, le loro famiglie e gruppi di anziani dello SPI Cgil, che nei campi si occupano di una serie di servizi logistici. E’ importante che questa esperienza, che determina spazio pubblico, sia supportata e valorizzata dalle istituzioni. In specifico questa giornata fa parte di un percorso di formazione indispensabile per affrontare adeguatamente la successiva esperienza sui terreni confiscati alla mafia”.Di seguito il programma dettagliato della giornataPROGETTO LIBERARCI DALLE SPINE E CAMPI DEL SOLE –  edizione 2010Incontro di formazione per i/le volontari/e in partenzaGiovedì 17 Giugno 2010Piazza dei Ciompi 11, FirenzeOre 14.30  Saluto del Presidente dell’Arci Toscana e dei soggetti partnerOre 14.45  Presentazione del progetto “Liberarci dalla Spine” e “Campi del Sole”Ore 15.10  MODULI FORMATIVI:·        La storia  e l’identità dell’Arci·        Il movimento cooperativo·        Le realtà cooperative siciliane e calabresi ospitanti·        La procedura di confisca e di riutilizzo sociale dei beni dei mafiosi·        Comunicazioni sui luoghi  ospitanti : – Corleone (PA) – Canicattì (AG) – Melito Porto Salvo (RC)Ore 16.30 La comunicazione sociale: l’importanza di diari, foto, video e i rapporti con i mass-mediaOre 16.50  I tre momenti fondamentali del campo: l’importanza delle relazioni sociali e del rispetto delle regole di comportamentoOre 17.40    La gestione della cucina e l’ autogestione  degli spaziOre 18.00    l ruolo dei coordinatoriOre 18.15   Domande dei/delle volontari/e

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