Il rap come strumento di libertà

Il rap come strumento di libertà

Più di 30 i bambini che hanno partecipato al laboratorio sul rap e l’hip hop come espressione di sé, che si è svolto dal 6 al 9 febbraio a Tripoli del Libano, all’interno del progetto finanziato dalla UE “Singing for peace” curato da Arci Toscana. 
 Tre giorni di laboratorio sul rap e l’hip hop come espressione di sé, della propria storia e dei propri sogni. Al via in Libano, il progetto “Singing for peace” curato da Arci Toscana che tra il 6 e il 9 febbraio porterà a Tripoli del Libano il gruppo hip hop romano “Assalti Frontali” “, dagli anni ’90 tra i principali gruppi dell’underground italiano. Il gruppo sarà protagonista di un laboratorio per bambini e ragazzi del centro creato da Arci Toscana per i bambini lavoratori.Dal 2002 a Tripoli, città più povera del Libano, Arci Toscana opera, infatti, insieme alla Fondazione René Moawad, per dare una alternativa ai bambini del quartiere di Bab et-Tebbaneh, dove le due associazioni hanno dato vita a un centro culturale per i bambini lavoratori che rappresenta un’oasi di accoglienza per i bambini libanesi che vivono in condizioni di assoluta povertà e costretti a lavorare fin da piccoli, e per i tanti bambini siriani rifugiati in Libano, ai quali non sono garantiti i diritti e i servizi essenziali, come il diritto all’educazione.Il centro è una vera e propria scuola che bambini e adolescenti possono frequentare liberamente, seguendo corsi delle principali materie: lingua araba, lingua francese e matematica e che nel pomeriggio diventa un “doposcuola” dove i ragazzi sono seguiti dalle operatrici nello svolgimento dei compiti, nella preparazione di esami e nelle altre tappe del loro percorso scolastico. Ma nel centro di Bab et-Tebbaneh possono anche coltivare il proprio sogno in una vita “normale” di bambini e adolescenti, fatta di giochi e divertimento oltre che di studio, e dove possono dedicarsi ai più diversi interessi, come l’arte e la musica. Qui, inoltre, vengono educati a conoscere e coltivare i loro diritti e a dar loro voce, attraverso il gioco e le attività del centro.Proprio in questo contesto nasce il progetto “Singing for peace”, nel quale Arci Toscana ha coinvolto il gruppo Hip Hop degli “Assalti Frontali”. Dal 6 al 9 febbraio i musicisti romani, grazie al lavoro del Circolo Arci Karemaski Multi Art Lab di Arezzo, saranno al fianco della delegazione toscana, composta da rappresentanti del Comitato Regionale di Arci e di quello di Arci Arezzo per insegnare ai bambini del centro a dar voce al proprio desiderio di pace attraverso le note e i ritmi dell’Hip Hop. Gli Assalti Frontali condurranno per tre giorni un laboratorio per i bambini e i ragazzi tra gli 8 e i 17 anni, il cui frutto sarà poi raccontato da un video.”Partiamo – hanno scritto i musicisti – con la nostra idea di fare il rap come possibilità di esprimere se stessi, se stessi nel contesto in cui si vive, con l’idea che il rap aiuti a lanciare messaggi al mondo e porti al centro dell’attenzione situazioni altrimenti sconosciute. Dopo questo viaggio, probabilmente, non potremo più andare negli Stati Uniti di Trump. Ma il nostro mondo non ha limiti, le cose cambiano in fretta, e noi confidiamo nella lotta di chi vuole abbattere muri e costruire ponti che sono finestre. Ringraziamo l’Arci Toscana, che ci permette di fare un’esperienza eccezionale nel centro di Bab at-Tebbaneh, considerato un esempio di accoglienza, convivenza pacifica e promozione culturale in una delle realtà più difficili del nostro Mediterraneo”.

Ultimi articoli

ROMA, 16 APRILE 2024 – Si aprirà giovedì 18 aprile a Prato, per concludersi il

ARCI AREZZO CON LA PALESTINA NEL CUORE: dalle ore 10 camminata e letture sui luoghi

Sabato 2 Dicembre torna la Notte Rossa di Arci Toscana: la festa che ogni anno

Cura è rivoluzione sono le parole scelte dall’Arci per la campagna di tesseramento 2023-2024 che

Il 7 ottobre a Roma si terrà una grande manifestazione “La via maestra – Insieme

Si è concluso il progetto "Bambini al centro" che Arci Toscana insieme a Fondazione Prosolidar

La Giornata Mondiale del Rifugiato, è stata istituita il 4 dicembre 2000 dall’Assemblea Generale delle Nazioni