Col Ddl intercettazioni l’Italia è un Paese meno libero e meno democratico
BEPPE CACCIA (“IN COMUNE”): “PRIMA GRANDE CITTA’ PROTAGONISTA BATTAGLIA PER BENI COMUNI”Questo pomeriggio il Consiglio comunale di Venezia ha approvato, con i voti della maggioranza di centrosinistra, un ordine del giorno di adesione alla campagna di raccolta firme per i tre referendum promossi dal Forum italiano per l’acqua. Sono i tre quesiti che, in caso di vittoria, consentirebbero di bloccare il processo di privatizzazione e garantire una gestione pubblica dell’acqua come bene comune.Particolare soddisfazione e’ stata espressa dal Capogruppo della lista “in comune” Beppe Caccia, che del documento era stato uno dei promotori: “Venezia e’ la prima grande citta’ italiana ad aderire, senza remore ne’ ambiguita’, alla campagna referendaria che sta coinvolgendo centinaia di migliaia di cittadini e centinaia di associazioni e movimenti.La presa di posizione odierna e’ la naturale conseguenza del voto con cui, fin dal gennaio scorso, abbiamo introdotto il principio dell’acqua come diritto inalienabile, bene indispondibile alla logica economicista del profitto, direttamente nello Statuto Comunale.Siamo cosi’ pronti a schierare la Citta’, ad ogni livello, nella battaglia per difendere questo fondamentale bene comune da qualsiasi mira speculativa e assicurarne una gestione pubblica di qualita’, democraticamente controllata a livello locale.”