ARCI Toscana aderisce alla XXII Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie
Anche ARCI Toscana tra le Associazioni che aderiscono alla XXII Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. La giornata, come ogni anno, si celebra il 21 marzo, primo giorno di primavera e a livello nazionale è promossa da Libera e Avviso Pubblico, in collaborazione con la Rai – Segretariato Sociale e Rapporti con il pubblico, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica. Nella nostra regione, Libera Toscana in collaborazione con Comune di Prato, Avviso Pubblico, Regione Toscana e le tante associazioni aderenti, (tra cui ARCI Toscana), invitano i cittadini a partecipare alla manifestazione regionale che si terrà a Prato il 21 marzo.Associazioni, cittadini, scuole e movimenti sfileranno insieme dalle 9.00 da Piazza del Mercato nuovo, fino a Piazza delle Carceri dove, dal palco, alle 11.00 saranno letti gli oltre 900 nomi di vittime innocenti delle mafie: semplici cittadini, magistrati, giornalisti, appartenenti alle forze dell’ordine, sacerdoti, imprenditori, sindacalisti, esponenti politici e amministratori locali morti per mano delle mafie solo perché, con rigore e coerenza, hanno compiuto il loro dovere.Nel pomeriggio si terranno anche incontri di approfondimento, come il seminario su “Comunità, territori e malaffare: rapporti tra mafie locali e straniere e gruppi etnici” a cura del prof. Stefano Becucci o quelli di Libera Toscana, di cui uno sulle economie del malaffare in Toscana e l’altro sull’informazione: “Il dovere di cronaca tra immaginari collettivi, omissioni consapevoli, coraggio e competenza“. Ma si parlerà anche di mafie ambientali insieme a Legambiente Toscana, e delle politiche di contrasto alle mafie con Avviso Pubblico e di molti altri temi. La sera, poi, proiezione del film “Il giorno della civetta” e lo spettacolo teatrale “Ossa” di Area Teatro, sulla storia di Placido Rizzotto.L’impegno di ARCI Toscana nell’antimafia sociale è radicato: da un lato, con il progetto “LiberArci dalle spine” che porta ogni estate centinaia di giovani toscane e toscani a fare un’esperienza di lavoro e conoscenza sui terreni confiscati alla mafia a Corleone, a sostegno della Cooperativa “Lavoro e non solo” e dall’altro, con il quotidiano impegno, attraverso le numerose iniziative di animazione territoriale organizzate dall’Associazione nelle scuole e nei circoli, sui temi dell’educazione alla legalità democratica, alla cittadinanza attiva e dell’antimafia sociale.