Una pietra per il monumento a Placido Rizzotto
Contro l’illegalità e il caporalato, torna in Toscana dal 12 al 23 aprile la carovana antimafie. E’ il diciassettesimo appuntamento. Lo organizzano Arci, Libera e Avviso Pubblico, Cgil, Cisl e Uil, Banca Etica, Ligue de l’einsegnement. In Toscana, si inizia il 12 aprile da Pisa. Chiusura, il 23, a Firenze.
Una pietra da ogni Circolo Arci della Toscana per costruire a Corleone un monumento dedicato alla memoria di Placido Rizzotto, il sindacalista della Cgil (e partigiano) ucciso dalla mafia nel 1948, i cui resti sono stati riconosciuti solo in questi giorni dopo il ritrovamento in una foiba di Rocca Busambra (nei pressi di Corleone).E’ l’appello lanciato dal comitato Arci della Toscana a tutte le strutture associative affiliate nel territorio regionale. L’appello fa coppia con quello diffuso dalla Cgil, che a sua volta, ha invitato le Camere del Lavoro a contribuire alla realizzazione del monumento a 64 anni di distanza dall’assassinio per mano di Cosa Nostra.A portare la pietra a Corleone saranno i volontari dei Campi antimafia 2012, che la prenderanno in consegna e diventeranno ambasciatori del Circolo.”Siamo convinti che in tanti risponderanno all’appello – spiega Gianluca Mengozzi, presidente di Arci Toscana, che aggiunge: “dopo anni di impegno per l’antimafia sociale, la nascita di un monumento dedicato a Placido Rizzotto rappresenta un’altra tappa importante per contrastare la sub-cultura delle grandi organizzazioni criminali, fatta di tentativi di cancellazione della memoria di tutti coloro che hanno dedicato la vita a combattere i poteri mafiosi”.