DALLA PARTE DELLE BAMBINE E DELLE DONNE, ANCHE IN NIGER. STOP MGF!

Il contesto
Il Niger è uno dei paesi più poveri al mondo nonostante che sul suo territorio si trovino molte risorse naturali. Nel Paese, e soprattutto nelle campagne, credenze ancestrali e pratiche tradizionali sono ancora molto radicate e tra queste vene sono alcune che ledono gravemente l’integrità fisica e la salute delle bambine. La pratica più grave ancora diffusa in Niger è quella delle mutilazioni genitali femminili (MGF), ma le bambine sono soggette anche al matrimonio precoce e all’ingrassamento forzato. L’associazione nigerina Coniprat (comitato di lotta alle
pratiche tradizionali nocive) partner di arci da molti anni conduce campagne di sradicamento di queste pratiche, salvando così l’integrità fisica di centinaia di bambine.
In un contesto di grave povertà diffusa, scosso da crisi politiche e dal terrorismo islamico, sono soprattutto le donne nelle aree rurali a vivere sotto i livelli di sussistenza. Fin da piccole sono obbligate ad aiutare le famiglie nei lavori domestici, a lavorare nei campi e viene impedito loro di frequentare le scuole.
In questo contesto così complesso sono spesso le bambine le principali protagoniste di episodi di violenza, e tra queste le terribili pratiche di mutilazione rituale. Il Coniprat agisce con un metodo pragmatico ed efficace, tramite operatori sociali e di comunità attraverso un approccio comunitario, senza colpevolizzare le donne che praticano le mutilazioni (a loro volta mutilate) ma offrendo loro occasioni di emancipazione dall’ignoranza e una alternativa lavorativa che permetta loro di rifarsi una vita tramite percorsi di aiuto al lavoro femminile e alla microimpresa.

IL PROGETTO
Il progetto prevedere l’attivazione di gruppi di operatori e operatrici del Coniprat che andranno ad operare nei villaggi più isolati e lontani dalla capitale Niamey. In quei contesti, poverissimi, verranno organizzate attività di formazione igienica e sanitaria, sui diritti umani e dei bambini, che coinvolgeranno tutta la popolazione del villaggio. Il Coniprat darà vita a specifiche sessioni di sensibilizzazione sulle MGF in quanto pratica dannosa per la vita delle bambine e dei rischi legali nel praticarle perché attività fuori legge in Niger. A queste iniziative si affiancheranno la formazione rivolta ai gruppi di donne sulla creazione di attività generatrici di reddito e gestione amministrativa. Una volta formati i gruppi di donne, riceveranno poi una somma di denaro, un microcredito, che permetterà loro di avviare un’attività in ambito agricolo, di allevamento o artigianale. Questo darà loro l’opportunità di interrompere le pratiche di mutilazione, diventare autonome tramite il lavoro e investire i guadagni ricavati nell’educazione dei figli.

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