‘BAMBINI AL CENTRO’ – EDUCAZIONE E DIRITTI IN LIBANO

Contesto

Il contesto socio-economico libanese ha subito grandi cambiamenti nell’ultimo decennio. Il conflitto in Siria e l’arrivo di più di un milione di profughi nel paese ha aggravato una situazione già molto precaria, che ha portato a crescenti tensioni tra le comunità locali. L’emergenza sanitaria e le esplosioni del porto Beirut del 4 agosto scorso non fanno che aggravare questo già difficile scenario.

Prima dello scoppio della pandemia COVID-19, il distretto di Tripoli e in particolare l’area di Bab Al Tebbaneh stava già affrontando gravi sfide socio-economiche, ambientali e abitative: alloggi poveri, quartieri sovraffollati, servizi di base scadenti tra cui acqua, elettricità, gestione e smaltimento dei rifiuti solidi, alti livelli di inquinamento e trasporti inefficienti sono stati solo aggravati dalla pandemia. La mancanza di mezzi e di informazioni rende difficile osservare misure precauzionali tra le comunità più povere, che spesso non possono applicare il distanziamento fisico e le misure igieniche adeguate.

La Fondazione René Moawad gestisce dal 2000, con il supporto di Arci Toscana, un centro per i bambini lavoratori nel cuore del quartiere. Il centro oggi ancora di più rappresenta uno spazio sicuro e accogliente per i bambini del quartiere, uno spazio in cui i bambini siriani e libanesi, e spesso anche le loro famiglie, si incontrano e condividono le loro speranze per la costruzione di un futuro migliore.


Il progetto

Il progetto consiste in un intervento a sostegno dei bambini libanesi, ma anche e soprattutto dei tanti bambini siriani che dopo essere fuggiti dalla guerra vivono nel quartiere di Bab et-Tebbaneh, una delle zone più povere e complesse del Libano.

Qui gli educatori del Centro per bambini operano per contrastare il fenomeno del lavoro minorile e promuovere il diritto all’educazione e al gioco, costituendo un punto di riferimento importante per tutti i bambini e le famiglie della zona, senza distinzione di sesso, religione o appartenenza.

Il Centro propone molte attività ai bambini e alle bambine, a partire dal recupero scolastico per arrivare alle attività ricreative, culturali e sportive, senza tralasciare il supporto psicologico e il sostegno alla genitorialità. Parallelamente alle attività con i bambini, infatti, gli educatori del centro lavorano con i genitori, per sensibilizzarli alle tematiche dei diritti dell’infanzia, e con le figure chiave delle diverse comunità che abitano nel quartiere, affinchè il centro continui a costituire uno spazio sicuro e neutrale in una zona ad alto rischio.

Attraverso il progetto, si intende sostenere l’attività di sostegno scolastico rivolta ai bambini e alle bambine libanesi e siriani. Per far fronte alle eventuali chiusure e restrizioni legate alla pandemia in corso, lo staff del Centro utilizzerà una metodologia educativa mista, che unisce la didattica in presenza a quella a distanza. I bambini e le bambine riceveranno tablet da cui scaricare le lezioni elettroniche e interagire, tramite piattaforme specifiche, con gli insegnanti del centro.

Il progetto intende quindi prevenire l’abbandono scolastico e facilitare l’accesso di bambine e bambini a un’educazione inclusiva e di qualità, tesa al rafforzamento delle loro conoscenze e delle loro capacità: questo è un passaggio chiave per garantire ai più piccoli una piena partecipazione alla vita sociale ed economica della comunità.

 

Per aderire
quota annua 120 euro
quota mensile 10 euro

Modalità
conto corrente bancario n. 1026838 presso Banca Popolare Etica,
IBAN IT 04 H 05018 02800 000011026838
intestato a ASSOCIAZIONE ARCI – Comitato Regionale Toscano, piazza dei Ciompi, 11 50122 Firenze, causale “Il Cuore si scioglie Libano”

Per saperne di più
Arci-Comitato Regionale Toscano
piazza dei Ciompi, 11
50122 Firenze
tel. 05526297236 fax 05526297233
internazionali.toscana@arci.it
www.arcitoscana.org

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