Se #61dinoi, iscriviti all’Arci!
La grafica 2017/2018 è di Claudio Mansillo e Alessandro Gozzi, vincitori del concorso che abbiamo rivolto agli studenti della accademia di belle arti RUFA di Roma (Rome University of Fine Arts). L’idea parte dalla stella del nostro logo, l’immagine richiama visivamente «un’esplosione di energia con al centro l’Arci»: il nostro progetto di promozione sociale, basato sulla collaborazione fra i circoli, è rappresentato dall’armonia grafica degli elementi, il colore dominante è il rosso, «passione, ideali, amore per il popolo». Accompagna la grafica il payoff #61dinoi, che richiama il nostro 61° anno di attività, con un gioco di parole che sottolinea senso di appartenenza e partecipazione attiva e si associa, su molti dei nostri materiali promozionali, all’invito «Iscriviti all’Arci». Sarà il primo tesseramento dopo la pubblicazione del nuovo Codice del Terzo settore (D.Lgs 117/17) e del decreto sull’impresa sociale (D.Lgs 112/17), che hanno avviato la ridefinizione di buona parte del nostro mondo, a partire dalla definizione degli enti di terzo settore (ETS), chi sono, come sono organizzati, cosa fanno. Ma faremmo un grandissimo errore se vivessimo questo anno, nel quale inizieranno via via ad arrivare i decreti ministeriali che definiscono nel dettaglio le ricadute della riforma, come un anno in cui stare chiusi e ripiegati su noi stessi, in un dibattito tutto interno su come si collocherà l’Arci nel nuovo Terzo settore, o, peggio, un anno in cui disperdere energie inseguendo in modo frenetico le novità normative, lasciando che in qualche modo sia la normativa a modificare la nostra agenda di programma.Dobbiamo invece continuare, come diceva la campagna tesseramento dello scorso anno, a praticare il nostro essere Da 60 anni sempre aperti, valorizzare il nostro essere una autorevole Rete associativa nazionale ante litteram, forte di tante esperienze associative storiche e tradizionali, sempre pronta ad accogliere nuove esperienze associative. In questo senso proseguono le nostre politiche di sviluppo associativo: il Bando di sviluppo promosso insieme a Banca Etica, il network dell’Arci sulla piattaforma di crowdfunding Produzioni dal Basso e le agevolazioni previste dal Regolamento del Tesseramento rivolte al nuovo associazionismo. Da quest’anno – oltre ai circoli nei territori in cui non siamo presenti, quelli dedicati a cinema e cultura, infanzia e adolescenza, composti in prevalenza da donne e/o under35 – riguardano anche i circoli tematici impegnati nell’antimafia sociale/legalità democratica, quelli impegnati nel recupero di spazi presso stazioni impresenziate (per i quali abbiamo chiesto a FS/RFI la stipula di una convenzione) o delle proprie sedi danneggiate da calamità naturali (terremoto e alluvioni). A queste si aggiunge la nuova collaborazione avviata con la Rete della Conoscenza, tramite il lancio di MuSa – Mutualismo Studentesco per l’Alternativa, rete sperimentale di progetti ed esperienze associative comuni, finalizzata ad un piano di reinsediamento sociale di pratiche di cittadinanza attiva, a partire dai contesti più difficili delle nostre città, che mettano al centro l’idea di una società solidale.