Omaggio a Peppino Impastato e al suo “Onda Pazza” per chiudere il progetto ICARE Cittadini Attivi e Responsabili

Omaggio a Peppino Impastato e al suo “Onda Pazza” per chiudere il progetto ICARE Cittadini Attivi e Responsabili

Le Associazioni del Tavolo Asilo nazionale sono profondamente preoccupate per come il governo sta affrontando il tema dei diritti delle persone migranti, del loro salvataggio in mare, dell’accoglienza nei territori. 
 Sarà dedicato al ricordo di Peppino Impastato, il giovane giornalista ucciso dalla mafia il 9 maggio 1978, lo spettacolo teatrale “Onda Pazza” che chiuderà il progetto di educazione alla legalità “A Chiusi #nonsiamochiusi”, promosso dall’Arci provinciale di Siena in collaborazione con il Comune di Chiusi coinvolgendo le classi terze e quarte dell’Istituto superiore “Einaudi Marconi” di Chiusi. La performance è in programma venerdì 24 maggio, alle ore 9.30, al Teatro Mascagni di Chiusi e sarà aperta a tutti coloro che vorranno partecipare. A salire sul palcoscenico saranno trenta ragazzi e ragazze dai 14 ai 20 anni allievi dei corsi superiori de La Bottega del Teatro, che cura anche la regia, pronti a coinvolgere il pubblico con uno spettacolo che ha vinto la Rassegna Franco Agostino Festival di Crema ed è andato in scena per la prima volta nel 2017 al Piccolo Teatro di Milano.Il progetto “A Chiusi #nonsiamochiusi”, promosso per due anni scolastici 2017-2018 e 2018-2019, si basa sul protocollo d’intesa firmato da Comune di Chiusi e Arci provinciale di Siena per promuovere la cultura della legalità e della giustizia sociale con laboratori, incontri e iniziative culturali rivolte agli studenti e a tutta la comunità nell’ambito del progetto ICARE, promosso da Arci Toscana in collaborazione con dieci Comitati Territoriali Arci della Toscana e finanziato dalla Regione Toscana nell’ambito della Legge regionale 11/99 sull’educazione alla legalità democratica.Lo spettacolo Onda pazza porta in scena Peppino Impastato e il suo coraggio di abbandonare la strada conosciuta e la sua famiglia prendendo le distanze dalle proprie radici, raccontando, così, la storia di un uomo e anche quella del nostro Paese. La performance, infatti, ricorda le vicende principali che hanno segnato la vita di Peppino Impastato presentandole in parallelo con i mutamenti sociali avvenuti in Italia dalla sua infanzia, negli anni ’50, alla sua morte, nel 1978.La Bottega del Teatro è stata fondata nel 2009 da Luca Barsottelli, Serena Guardone e Mirtilla Pedrini e nel corso degli anni ha attivato numerosi laboratori teatrali rivolti a diverse fasce di età, dai bambini in età prescolare agli adulti. Con il passare del tempo, si è rafforzata la vocazione pedagogica, divenuta un vero e proprio progetto di diffusione della cultura teatrale in Versilia e portata avanti in due Festival, Mix-Up e Invasioni.

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