Campi antimafia 2013 – i diari

Campi antimafia 2013 – i diari

 Arci Siena e Movimento Pansessuale presentano, dal 10 al 18 maggio, nell’ambito delle attività previste dall’Osservatorio Provinciale contro le Discriminazioni, la ‘Settimana contro l’Omofobia’, con il patrocinio della Provincia di Siena.  
   Parete – 10 dicembre – la semina del grano E ora non ci resta che … aspettare che cresca!!!La mattina del 10 dicembre 2013 i terreni confiscati alla camorra e assegnati a Nero e non solo! O.n.l.u.s. sono stati seminati a grano duro.La lavorazione è durata diverso tempo in quanto le diverse giornate di preparazione del terreno, necessarie per arrivare alla semina sono state intervallate da settimane di pioggia e brutto tempo, che ha costretto a rimandare le attività.Oggi finalmente siamo riusciti ad ultimare le operazioni di semina. Il lavoro di queste ultime settimane prosegue e rafforza il nostro impegno insieme a tutti i volontari dei campi di lavoro “Terra di lavoro e dignità”, che si sono svolti da luglio a settembre. Tenere puliti i terreni, rimetterli in produzione dopo anni di abbandono, scegliere una coltivazione relativamente semplice che ci aiuti sempre più ad avere dimestichezza con un’attività quella agricola, che non si può improvvisare, sono stati gli elementi che ci stanno guidando nelle scelte che stiamo prendendo.In questo viaggio intrapreso con una gran paura di sbagliare grazie al sostegno di tutti i volontari, che hanno contribuito a rendere migliore il bene confiscato e che si fidano del nostro impegno, e della disponibilità di un contoterzista, che ci sta anche “insegnando” il mestiere, crediamo di star rispettando gli impegni presi Ripper, fresa e seminatrice sono alcune delle attrezzature agricole che il nostro contoterzista ha utilizzato in queste settimane. Le attività che si realizzano sul bene confiscato non sono sostenute da un finanziamento pubblico e i costi che si affrontano sono coperti da una parte delle donazioni che riceviamo.Ore 13,20 finisce la semina e ora avanti con le altre lavorazioni che per fine giugno inizio luglio ci porteranno al raccolto. Anche questi terreni sottratti al controllo camorristico tornano ad essere lavorati. Continuate a seguirci e a sostenerci abbiamo bisogno di tutti voi. Corleone – 10 ottobre – giorno 7 Oggi è stato (purtroppo) il nostro ultimo giorno alla Cooperativa. Stamattina siamo tornati al campo di Pietralunga, dove abbiamo messo a posto gli ultimi tubi di irrigazione. Per fortuna non ci siamo stancati tanto, infatti abbiamo pranzato più presto e alle 14.30 eravamo già a Partrinico, per un incontro meraviglioso alla sede di “TeleJato”. E’ un canale televisivo locale diretto da una famiglia, la famiglia Maniaci, e la sua particolarità è che tratta di notizie che solitamente non vengono trasmesse sui telegiornali nazionali: infatti il giornalista che lo dirige, Pino Maniaci, denuncia ogni fatto di mafia, cosa che gli altri telegiornali non fanno. Non si fa scrupoli a dire nomi e cognomi dei mafiosi o dei personaggi pubblici collusi con la mafia, e per questo ha ricevuto fino ad ora 313 querele e molte minacce di morte; una volta è stato assalito da due malviventi che volevano ucciderlo, ma è riuscito a salvarsi e scappare, perciò da quella volta esce di casa solo se seguito dai Carabinieri. Nonostante tutto, continua nel suo intento, ovvero di dare informazioni ai cittadini; secondo Maniaci, la “mancanza di informazione” è il primo problema dell’Italia. E’ stata forse l’esperienza più bella di questo campo, un incontro faccia a faccia con chi combatte attivamente la mafia ogni giorno da dieci anni e non si arrende davanti a niente, nemmeno davanti alla minaccia continua di morte. Pensiamo che sia un esempio da seguire, un “eroe”(anche se lui non si ritiene tale)!!.Tornati a casa, dopo cena abbiamo parlato tutti insieme delle nostre impressioni, di cosa ci ha lasciato questa esperienza e di cosa ci aveva colpito di più. Sicuramente è stata una settimana indescrivibile, meravigliosa e piena di emozioni e per questo cercheremo di tornare a fare altri campi in futuro, magari d’estate! Viva la Cooperativa “Lavoro e non solo”!!Corleone – 9 ottobre – giorno 6 Stamattina siamo tornati nel campo a Pietralunga, ma stavolta abbiamo tolto i tubi di irrigazione dei pomodori e dei meloni.. (centinaiaaa!!)Dopo aver resistito per quattro ore sotto il sole, siamo finalmente tornati alla Cooperativa, abbiamo pranzato e dopo, meritatamente, ci siamo riposati fino alle 18.00.. In seguito ci siamo recati a piedi al “Laboratorio della Legalità”, poco distante da noi, dove Gabriele ci ha spiegato che quello era l’ex appartamento di Provenzano e che dopo la confisca e la ristrutturazione è diventato un laboratorio dove, attraverso dei dipinti, sono raccontati i vari omicidi, le stragi e gli arresti che hanno fatto la storia della mafia dalla prima guerra mondiale ad oggi. Dopo cena abbiamo guardato “Scacco al Re – La cattura di Provenzano”, un film documentario che racconta le fasi delle indagini che hanno portato all’arresto del boss: è stato interessante vedere in azione la squadra speciale “Duomo”, creata appositamente per questa operazione, che ha messo fine alla latitanza mafiosa più lunga della storia. Corleone – 8 ottobre – giorno 5 Oggi è stata una giornata meno faticosa rispetto a ieri, comunque abbiamo durato molta fatica.Questa mattina, dopo un risveglio molto traumatico ci siamo recati al vigneto e abbiamo rimosso i tubi per l’irrigazione delle vigne. Dopo un ottimo pranzo dei due nostr i bravissimi cuochi, Romolo e Ignazia, ci siamo un po’ riposati. Alle 15:30 siamo partiti verso Cinisi per visitare la casa museo di unimportante esponente anti-mafia: lo scrittore, giornalista e poeta Peppino Impastato.Abbiamo avuto la fortuna d’incontrare Giovanni, il fratello di Peppino, che ci ha raccontato la storia della sua famiglia.Noi pensiamo che gli aspetti principali della storia di Peppino siano tre:1)Essere nato in una famiglia mafiosa e essersi ribellato,2) Avere avuto un rapporto profondo con la madre, che lo ha sempre sostenuto e ha lottato per salvaguardare la sua memoria.3) Avere avuto giustizia troppo tardiPeppino è stato un esempio per la lotta contro l’omertà, perché il silenzio uccide come la mafia!  Corleone – 7 ottobre – giorno 4 Stamattina ci siamo alzati presto e siamo andati al magazzino a sistemare meloni (ancoraaa!) che avevamo raccolto sabato. Li abbiamo suddivisi in due gruppi, dividendo quelli più grandi da quelli più piccoli, eliminando quelli danneggiati. Alcuni di noi sono andati a raccogliere altri meloni nel campo riempiendo altre 8 casse. Nel pomeriggio ci siamo recati insieme a Calogero a Portella della Ginestra, dove abbiamo conosciuto due sopravvissuti della strage avvenuta il primo maggio del 1947, Mario Nicosia e Serafino Petta. È stata un’esperienza davvero emozionante e infatti molti di noi si sono commossi. Mentre raccontavano la loro storia, entrambi avevano le lacrime agli occhi. Serafino ha parlato di 6 valori fondamentali: la Repubblica, la Costituzione, la libertà, la scuola, il diritto di voto alle donne e la penna (cioè la scrittura e la memoria). Ci ha raccontato di come vivevano loro e della differenza con la realtà di oggi. Ci ha fatto capire che in confronto a noi non avevano niente e che hanno dovuto lottare sempre, non solo per se stessi ma anche per i più poveri, ricordandoci l’importanza della solidarietà. Nonostante l’incontro fosse finito noi non riuscivamo a staccarci da loro e tornavamo ad abbracciarli :’) È stata un’esperienza indimenticabile e che porteremo per sempre nei nostri ricordi.Corleone – 6 ottobre – giorno 3 Stamattina siamo andati al cimitero di Corleone a visitare la tomba di Placido Rizzotto, importante sindacalista impegnato nella lotta contro la mafia. I suoi resti sono stati ritrovati decenni dopo la sua scomparsa e adesso sono in un’ urna all’ interno di una cappella realizzata in suo onore : le più importanti associazioni Arci e i sindacati hanno lasciato lì una targa in sua memoria. È stato molto suggestivo vedere come, a distanza di molti anni, venga ancora ricordato e come le sue idee siano state portate avanti da persone che hanno raggiunto gli obbiettivi che lui si era posto, nonostante la mafia glielo avesse impedito.Inoltre è stato interessante vedere le cappelle delle storiche famiglie mafiose della città come Navarra, Provenzano e Grizzaffi ; lì vicino c’ era anche la lapide di tutti i fratelli Riina. Siamo rimasti particolarmente colpiti dalla loro imponenza e maestosità, e dal fatto che fossero ricche di particolari in oro e marmo pregiato.Nel pomeriggio abbiamo guardato un film sulla vita di Rizzotto, che ci ha fatto capire quanto potere avesse la mafia all’ epoca e quanto fosse facile uccidere chiunque si mettesse contro di essa. Corleone – 5 ottobre – giorno 2 Siamo andati al campo dei meloni e formando delle catene umane abbiamo riempito 8 casse da 500 Kg l’una (circa 4000 meloni!!!!). Nel pomeriggio invece Salvatore ci ha raccontato come è nata questa cooperativa, nonostante gli ostacoli che ha dovuto affrontare per arrivare, dopo 12 anni, ad un’associazione a cui partecipano ragazzi e volontari da tutta Italia. Siamo rimasti molto colpiti dalla realtà che vive a Corleone da quando ha deciso di ribellarsi alla mafia..Ci ha anche descritto come avviene l’assegnazione dei terreni confiscati alla cooperativa: ogni terreno che si riesce a riutilizzare è un nuovo traguardo per tutti coloro che si impegnano alla lotta contro la mafia! In conclusione: abbasso la mafia e viva i meloni!   Corleone – 4 ottobre – giorno 1 Siamo arrivati a Corleone verso le ore 16.00, dopo aver viaggiato con aereo,treno e pullman; al nostro arrivo siamo stati accolti dai soci della cooperativa con molto entusiasmo e subito dopo ci siamo sistemati nelle camere. Prima di cenare, ci siamo riuniti per presentarci e parlare di quelle che sono le regole da dover rispettare durante il soggiorno qui!!Abbiamo conosciuto gli altri volontari, tutti molto disponibili e gentili compresi i cuochi..che ci hanno offerto una cena ottima. Domani per la prima volta lavoreremo nei campi, dove sicuramente ci divertiremo e avremo modo di conoscere la realtà contadina di Corleone..! Corleone – 1 ottobre – giorno 8 Siamo arrivati in fondo, è il nostro ultimo giorno.Abbiamo finito ieri la vendemmia, stamattina ci siamo occupati di imballare gli ottocento meloni che raggiungeranno la Toscana per essere venduti. Riempite le casse, ci siamo dati da fare per costruire un box affinchè i meloni siano trasportati in sicurezza.Finito il lavoro siamo tornati a casa per il pranzo e abbiamo scoperto che Calogero se n’era andato per dare una mano a finire la vendemmia a Canicattì.Nel pomeriggio, dopo qualche ora di riposo, abbiamo deciso di fare un ultimo giro per il paese. Siamo scesi fino a raggiungere i piedi del roccione sulla cima del quale c’è il monastero, poi ci siamo arrampicati su per delle scale, gustandoci uno splendido panorama della città.Infine ci siamo inoltrati fra le case e siamo arrivati al piccolo parco fluviale alle spalle del paese. Circondati da pareti di roccia altissime, nella piccola valle si trovano due mulini, uno diroccato, l’altro ricostruito, una cascatella quasi asciutta e i resti dell’acquedotto saraceno.Siamo rimasti qualche minuto a fare foto e goderci la tranquillità del posto, poi ci siamo incamminati nuovamente verso casa, attraverso il paese. Abbiamo prima fatto una sosta alla dolceria per goderci un meritatissimo cannolo (l’ennesimo!) e ordinare quelli che domani porteremo a casa nostra.La cena è stata tranquilla e dopo mangiato ci sono stati i primi saluti. La serata si è conclusa con una partita a carte.Ora ce ne andiamo a letto, aspettando domani per partire, ma senza la voglia di tornare!Laura e DavideCorleone – 30 settembre – giorno 7 Oggi ci ha lasciato la comunità di Pistoia, che è partita per l’aeroporto alle cinque di mattina.Di ragazzi siamo rimasti solo io e Laura ma non ci siamo scoraggiati e ci siamo messi comunque a lavorare di buona lena assieme ai soci della cooperativa per terminare la vendemmia dell’ultima vigna.Di notte è piovuto ma non tanto da impantanare il terreno, quindi non abbiamo avuto problemi a lavorare. La mattinata è stata nuvolosa e ventilata e dopo gli ultimi giorni di sole cocente il clima si è finalmente rinfrescato.Pomeriggio tranquillo da relax con pennichella, passeggiate per il paese e piccoli aperitivi in piazza. Per festeggiare l’imminente conclusione del campo le nostre insuperabili cuoche hanno preparato oltre ogni aspettativa una cena sontuosa: pappardelle al cinghiale, spezzatino di cinghiale, anitra, verdure, schiacciata con l’uva e tanti pasticcini!! Yum!  Parete – 28 settembre – giorno 6Ci siamo alzati alle 8.00, abbiamo fatto come sempre colazione tutti insieme; dopo ci siamo messi subito a lavoro per ripulire la casa e mettere a posto tutto in modo da poterci preparare per lasciarla una volta pulita. Alle 10.00 Nello e Mimmo sono venuti a prenderci e ci hanno portato a Caserta dove abbiamo visitato la reggia. Dire che siamo rimasti colpiti dalla bellezza e dalla stupefacenza di questo edificio è poco dato che eravamo completamente esterrefatti! Dopo averla visitata tutta, parco compreso, siamo andati alla sede dell’associazione dove abbiamo mangiato tutti insieme una pizza! Una volta finito di mangiare Nello ci ha fatto delle domande per sapere le nostre impressioni su quest’esperienza! È stato uno dei momenti più belli e forti di questa settimana perché dire uno per uno davanti a tutti quello che davvero si pensa è una delle cose più significative da ricordare!Alle tre e mezzo era giunto il momento di raggiungere il pullman, abbiamo salutato Nello e Mimmo e con qualche lacrima siamo saliti a bordo e siamo partiti, la nostalgia di casa si faceva sentire e con il sorriso sulla bocca, soddisfatti e appagati per il nostro lavoro abbiamo lasciato Caserta. Ci portiamo via un pezzo di sud nei nostri cuori sperando di aver lasciato il segno con ciò che abbiamo fatto!Corleone – 28 settembre – giorno 5 Oggi per noi è stata l’ultima giornata lavorativa nei campi, abbiamo terminato la raccolta dell’uva nella vigna che avevamo cominciato a lavorare il giorno del nostro arrivo.Siamo stati tutti entusiasti di aver portato a compimento il nostro impegno , ci siamo poi trasferiti presso un altro sito e abbiamo continuato la vendemmia fino all’ora di pranzo.Dopo aver mangiato ci siamo recati presso la sede dell’emittente televisiva tele Jato per conoscere il signor Pino Maniaci dopo avergli fatto svariate domande abbiamo capito la reale situazione in cui versano questi territori. La Mafia c’è!!Terminato l’incontro ci siamo recati presso la cittadina di Cinisi e siamo passati di fronte alla casa di Peppino Impastato e percorso i famosi 100 passi.Tornati a casa abbiamo cenato e ricevuto una gradita sorpresa: CANNOLI SICILIANI PER TUTTI!Siamo pronti per affrontare la giornata di domani che passeremo al mare in totale relax. Buona notteStefano, Fiorina, Stefano     Parete – 27 settembre – giorno 5 Come ogni mattina siamo andati al campo . Dopo le ore di lavoro il comune di Santa Maria la fossa ci ha ospitato per il pranzo. Dopo pranzo abbiamo incontrato l’assessore all’ambiente e alla protezione civile Franco Cepparulo, il quale ci ha accompagnati a visitare la Balzana. Questa comprende un territorio di 222 ettari;  in parte confiscato e in parte sequestrato alla Camorra. Tornati in comune abbiamo incontrato il sindaco di Santa Maria la fossa  a cui abbiamo consegnato un’altro mattone fabbricato alla fornace a La Rotta. Successivamente l’assessore ci ha accompagnati in visita a due aziende bufaline della zona.  La prima azienda, più piccola, ospitava circa cento esemplari di bufalo. Qui abbiamo avuto la possibilità di assistere alla mungitura del latte e anche di assaggiarlo appena munto. Nella seconda azienda che ospitava 300 esemplari abbiamo potuto stare a contatto diretto con i piccoli di bufalo. Questa ospitava anche galline e capre.  Stanchi ma soddisfatti della giornata trascorsa siamo tornati alla casa. Corleone – 27 settembre – giorno 4Giornata piena. La mattina sempre a vendemmiare, ci manca poco per finire e questo ci soddisfa, come del resto il lavoro che stiamo facendo per la causa da non sottovalutare.Siamo un gruppo molto unito: é divertente collaborare tutti insieme anche perché non mancano momenti spensierati anche se oggi abbiamo lavorato qualche ora in più, a causa delle quali si cominciano a vedere i primi malesseri fisici. Pranzo come al solito ottimo e poi finalmente un po’ di riposo, anche se molto breve.Dopo di che siamo andati a visitare il Laboratorio della Legalità con Calogero che tra le altre cose riesce a spiegarti e a farti provare veramente emozioni indescrivibili: ci ha raccontato tutte le stragi accadute dal 1948 ad oggi, accompagnate da quadri dalle tinte molto forti che ci hanno colpito profondamente. Queste per noi sono giornate che noi non dimenticheremo tanto facilmente ma ne faremo tesoro. Agnese, Francesca e Francesco Parete – 26 settembre – giorno 4 Sempre più stanchi abbiamo affrontato una nuova giornata e lavoro e in più siamo riusciti a finire di spianare la fascia di terra che avevamo iniziato martedì. Dopo pranzo c’erano in programma due incontri, nel primo dei quali dovevamo vedere un video portato dal signor Angelo, rappresentate della cgl, che sarebbe servito a raccontarci la sua battaglia contro il polo calzaturiero che fino a sei anni fa lavorava grazie allo sfruttamento di 1800 lavoratori, purtroppo non è stato possibile guardare la registrazione, ma l’energia e la passione di Angelo ci hanno trasmesso la sua forza e tenacia nel portare avanti questa battaglia. Fortunatamente, grazie a lui e ai suoi lavoratori, oggi questi operai hanno tutti i diritti che la legge garantisce loro. Alle 18.30 ci siamo recati alla biblioteca comunale di Parete dove si stata svolgendo un incontro col sindaco e suor Rita, che testimoniava il suo lavoro con le ragazze salvate dalla strada nella sua cooperativa che prende il nome di casa Rut. In questa occasione lo stesso sindaco ci ha ringraziato per la nostra presenza e il lavoro svolto in questi giorni. Due ragazze del nostro gruppo hanno avuto l’occasione di intervenire nel dibatto ringraziando per l’ospitalità ricevuta dagli abitanti e inoltre hanno esortato i ragazzo del paese a difendere la loro terra. Corleone – 26 settembre – giorno 3 Ciao a tutti!!! Abbiamo iniziato la giornata con la vendemmia, ogni giorno sempre più divertente nonostante la fatica. E’ per noi una nuova esperienza che ci gratifica per il significato che rappresenta.Dopo un ottimo pranzo preparato dai meravigliosi volontari della CGIL, siamo andati a Petrella delle Ginestre per incontrare i superstiti della prima strage di mafia avvenuta nel 1947 ad opera di Salvatore Giuliano.Le testimonianze ci hanno toccato molto e ci hanno reso più motivati a dare il nostro contributo a questo progetto : Il racconto di Mario e Serafino si è basato sulla loro lotta contro le oppressioni della mafia; ci hanno spiegato che, mentre festeggiavano il 1° maggio, sono stati colti di sorpresa dalla banda di Salvatore Giuliano che hanno sparato su tutti i presenti, compresi donne e bambini.Il messaggio che ci hanno trasmesso con forza, è che i giovani continuino a seguire il loro esempio per sconfiggere la mafia.La serata è finita uscendo tutti insieme per gustare un ottimo cannolo siciliano.Buona notte da Ines, Cristina, Giuseppe.Parete – 25 settembre – giorno 3 Dopo una mattinata di proficuo lavoro e un buonissimo pranzetto preparato dalla moglie di Nello, una simpatica signora, nostra vicina di casa ci ha gentilmente offerto un ottimo caffè e accettato di venire a cena da noi domani sera. Oggi è venuta a trovarci Francesca dell’arci, che ci ha parlato dello sfruttamento di ragazze importate dall’Africa o dall’est e costrette a prostituirsi. Questo incontro ha particolarmente catturato la nostra attenzione e ci ha molto colpiti anche grazie al carisma di Francesca che ha avuto una grande capacità di trattare un argomento così delicato con ragazzi della nostra età. Dopo questo incontro abbiamo deciso di andare a mangiare una pizza in centro e ci siamo resi conto che c’è una grande curiosità da parte dei cittadini per la nostra presenza nel loro città, infatti in molti ci hanno fatto domande per informarsi su chi fossimo e cosa facciamo. Corleone – 25 settembre – giorno 2 Anche oggi è stata una giornata molto piacevole, abbiamo lavorato tutti insieme nei campi confiscati alla mafia. Un gruppo molto unito nel svolgere il lavoro di vendemmia Ci siamo stancati molto ma ne è valsa la pena, parlando con i soci della cooperativa abbiamo capito il significato di non aver paura,di tutto quello che la mafia ha fatto nel piccolo paese di Corleone. Contenti anche di aver staccato per pochi giorni dalla comunità ,ma consapevoli di dare una mano ai volontari e a tutti quelli che sono venuti prima di noi per lavorare anche loro nei campi.Questa sera c’è stato l’incontro con il presidente della cooperativa “Lavoro e non Solo”, Calogero in cui ci è stato spiegato con dettagli il funzionamento e la storia della cooperativa, noi della comunità abbiamo fatto molte domande. L’incontro è stato molto interessante e lungo , La cosa che più mi è rimasta impressa è stata il racconto di come la mafia gestiva e gestisce il territorio corleonese, il fatto che la casa che ci ospita era della famiglia Riina, il toccare con mano cose sentite e viste nei film.E’ stata una giornata di arrivi e partenze: Moreno e Luciano tornano a tutti gli impegni pistoiesi. Arriva Maurizio Pascucci (Ben arrivato!!!), e Gina con Selene e Maurizio che staranno con noi sino a fine campo. Una buona notizia prima della buonanotte: la Roma ha vinto ed è prima in classifica.Stefano RossiGianluca CorattiCorleone – 24 settembre – giorno 1 Finalmente parte la nostra avventura corleonese. Nonostante abbiamo tutti dormito poco, per il viaggio iniziato molto presto. Dopo aver pranzato ci siamo dati da fare nel vigneto e nel campo dei meloni. Quello che ci ha colpito molto è stata l’unione del nostro gruppo. Abbiamo lavorato tutti insieme come una famiglia nei campi sequestrati alla mafia,raccogliendo davvero tanta uva: circa 70 quintali.Alla fine della giornata siamo tornati a casa dove abbiamo trovato i volontari dello SPI/CGIL che preparavano la cena. Siamo stati bene e dopo aver mangiato benissimo abbiamo fatto una piccola passeggiata nel centro di corleone, adesso siamo pronti per andare a dormire perché domattina ci aspetta la vendemmia .UN SALUTO DAI RAGAZZI DEL GRUPPO INCONTROParete – 24 settembre – giorno 2 Alle 6.00 la sveglia era già suonata e dopo un’abbondante colazione, preparata dai prof, abbiamo aspettato fino alle 7.15 l’arrivo dei due pullmini guidati da Nello e Mimmo. Mimmo fa parte dell’associazione “spaccio culturale” che collabora con “Nero e non solo” al riutilizzo dei campi confiscati. Il lavoro è stato faticoso: il progetto è quello di costruire un’area pic nic di cui gli abitanti di Santa Maria la fossa possano usufruire. Dobbiamo spianare una lunga fascia di terra che sarà adibita a zona pedonale; zappiamo, scaviamo e togliamo sassi; nonostante la fatica e il caldo ci siamo impegnati al massimo fino alle 12.30 quando siamo tornati a casa. Qui i ragazzi rimasti a casa a pulire avevano già apparecchiato e appena Nello ha portato da mangiare ci siamo messi a tavola. Nel pomeriggio alle ore 17.00 abbiamo incontrato il dottor Falco presidente dell’antiraket di Parete, che ci ha raccontato della sua esperienza personale facendo nascere un dibattito sull’argomento. Stasera guarderemo un video sullo sfruttamento del lavoro nero in queste zone e sull’attività dell’associazione Nero e non solo. Siamo molto stanchi ma l’interesse per questo video non manca e speriamo sia costruttivo.  Parete – 23 settembre – giorno 1 Siamo partiti da Pontedera alle 7.00 e dopo un viaggio in pullman alle 14.00 eravamo a Parete. Nello ci ha accolti e accompagnati alla villetta dove ci siamo sistemati su materassini gonfiabili posizionati nelle diverse camere. Dopo aver mangiato tutti insieme è venuto a farci visita il sindaco di Parete, Raffaele Vitale, accompagnato da due rappresentanti della cgl e dell’Arci di Caserta. In questo incontro sono stati affrontati i temi principali di questa settimana: la situazione al momento e nel passato nella zona limitrofa l’impegno delle associazioni e la loro lotta contro la criminalità organizzata.Dopo le loro parole e i racconti abbiamo capito di essere davvero pronti a metterci in gioco e iniziare domani questa nuova esperienza. Prima di terminare Nello ci ha assegnato i vari compiti da svolgere durante la settimana. Corleone – 23 settembre – giorno 7 (bis) Anche questa mattina la sveglia è suonata presto, alle otto, lavati e colazionati eravamo pronti alla raccolta di meloni biologici nei pressi di Camporeale. Con i consigli dei soci della Cooperativa Gino e Franco abbiamo selezionato centinaia di frutti ponendoli in un modo tale da sveltire la raccolta non appena fosse giunto il carrello con i contenitori necessari. Il lavoro è scivolato veloce con delle brevi pause che hanno permesso di renderci conto della bontà di quello che raccoglievamo.All’arrivo del trattore con i contenitori siamo stati costretti a fare una scelta di tutto quello che avevamo raccolto in quanto abbiamo capito che vi erano delle opposizioni da parte di chi doveva ricevere i frutti del nostro lavoro (consorzio??). Comunque sia, al termine siamo riusciti a riempire dodici grossi contenitori di dolcissimi e gustosi meloni biologici. Ma una domanda mi sorge spontanea: i meloni biologici che sono messi sul mercato sono coltivati solamente dalla Cooperativa Lavoro e non solo? Se sì, da dove provengono tutti quei meloni che hanno il bollino del Consorzio Libera Terra Mediterraneo che sono messi sul mercato? Torniamo a noi. Tornati a casa, siamo stati informati che il nuovo gruppo di ragazzi tarderà di un giorno, quindi senza dover aspettare nessuno abbiamo pranzato con i compagni dello SPI e dopo una veloce doccia e aver salutato chi rimaneva, siamo ripartiti verso l’aeroporto di Trapani non senza prima di aver fatto una visita culturale all’area archeologica di Segesta.Durante il viaggio d’avvicinamento all’aeroporto abbiamo tenuto una verifica finale come partecipanti del Campo, un campo particolare, vuoi per l’età dei partecipanti, ma anche perché il tentativo di coinvolgere i gruppi dirigenti dei Circoli Arci nei temi della Legalità, in modo particolare sul lavoro nei terreni confiscati alle mafie, si è rivelato eccezionale sotto tutti i punti di vista e quindi da riproporre nel futuro. Da tutti è stata espressa soddisfazione per l’esperienza fatta. E’ stato rimarcato il fatto che alcune volte l’organizzazione ha lasciato un po’ a desiderare, ma personalmente credo che senza quella “disorganizzazione organizzata” il Campo di Corleone non sarebbe più lo stesso. Infine da tutti è stato espresso un grande apprezzamento per quello che i “soci” della Cooperativa fanno in quei luoghi e dello sforzo dell’Arci per sostenerli, la visita tenuta a una Cooperativa consorella ne è stata la prova. Infine, un grazie alle compagne e ai compagni di Montebeni e Castagno d’Andrea per la serietà dimostrata in questo percorso comune e per il lavoro svolto nei campi, in modo particolare nel vigneto.Al prossimo Campo di Legalità Democratica.Maurizio PoggiLegalità Arci FirenzeCorleone- 23 settembre – giorno 7 Giorno di partenze a Casa Caponnetto. Questa mattina ci ha salutato Irene da Rimini. Dopo pranzo sono partiti anche Giada, Giorgio e tutti gli altri volontari toscani che terminavano la loro esperienza presso la cooperativa Lavoro e Non Solo. Sveglia traumatica ore 7 per Laura a base di amorevoli cuscinate da parte del sottoscritto. Campagna odierna con partenza ore 7:30 direzione campi di meloni. La mattinata è passata in fretta fra lanci, assaggi e qualche scherzo del buon Alberto. Dopo tutta la fatica nell’accatastare i frutti, scopriamo però dai soci della cooperativa che solo i meloni più grossi e belli vengono acquistati dal consorzio e siamo purtroppo costretti a compiere un’ulteriore selezione lasciando sul campo una distesa di meloni bio comunque squisiti.Nel pomeriggio visitiamo la Bottega ed il Laboratorio della Legalità che si occupa di diffondere i prodotti di Libera Terra mentre il secondo ospita una mostra permanente di quadri di Gaetano Porcasi, pittore siciliano che da anni promuove la cultura della legalità attraverso tele che rappresentano episodi e protagonisti della lotta alla mafia. Siamo stati guidati nella lettura delle tele assieme ad un gruppo di studenti della IV L del Liceo Classico di Corleone che per la prima volta metteva piede in questa struttura, sequestrata al boss Provenzano.Apprendere dall’esperienza di chi vive la realtà mafiosa tutti i giorni ed affrontarla assieme a dei ragazzi così giovani ci ha portato a riflettere sul fatto che la mafia non è nel Dna di un popolo ma la legalità è una scelta consapevole da portare avanti giorno dopo giorno.Matteo, Laura e DavideCorleone – 21 e 22 settembre – giorni 5 e 6 Anche per queste 2 giornate facciamo i turisti; la valle dei templi di Agrigento, la costa di Porto Empedocle il sabato, Palermo e la sua storia moresca la domenica. Il responsabile della cooperativa, Calogero, ci ha raccontato che a Porto Empedocle, paese natale dello scrittore Camilleri, avevano sostituito la denominazione del paese con Vigata in omaggio penso al commissario Montalbano, ma giustamente lo hanno tolto. A Palermo siamo anche andati a vedere il luogo dell’attentato al giudice Borsellino. Nel luogo dell’esplosione hanno piantato un olivo e installato un cippo con i nomi dei caduti, il giudice e la sua scorta. Ogni visitatore ha lasciato un ricordo. Devo dire che a me personalmente il luogo ha provocato una certa tristezza e la conferma che purtroppo al mondo esistono delle persone veramente infami e che non rispettano ne il lavoro ne le opinioni altrui. Ho poi guardato il palazzo di fronte all’abitazione della madre del giudice e ho notato che porta ancora i segni dell’esplosione. Mi hanno spiegato che il cemento non regge a causa del tipo di esplosivo usato. Allora ho pensato a quelle persone che in quella tragica mattina erano nella loro casa intente alle loro faccende. Chissà come avranno reagito? Che paura avranno avuto? E cosa avranno pensato? Io ho cercato di immaginarmi in quel momento, forse sarei finita sotto il letto o sotto un tavolo, vedendo passare davanti ai miei occhi tutta la mia vita. Comunque la visita di Palermo e un buon panino con la “meusa” (milza e fegato di vitello) ci ha risollevati.Nel pomeriggio siamo andati a vedere il luogo della strage di Portella della Ginestra, un luogo stupendo, selvaggio e commovente le foto fatte lo evidenziano. A Piana degli Albanesi abbiamo visto una casa del popolo eccezionale dove un arzillo giovanotto di 88 anni ci ha raccontato la storia della strage di Portella e che nutre la speranza di riuscire a conoscere i nomi dei mandanti. Infine ha concluso con una affermazione veritiera: “i nostri nemici e la mafia non hanno paura di noi, ma dei nostri morti, perché nonostante tutto non li hanno messi a tacere”. Devo dire meraviglioso e commovente. Prima di rientrare a Corleone un cannolo super ci ha rimessi al mondo. Ma per finire la giornata abbiamo partecipato alla vendemmia notturna fatta con un macchinario particolare che, data la mia ignoranza non saprei nemmeno spiegare, ma devo dire affascinante. Infine siamo rientrati alla base a Corleone, e pensavamo a come fare il giorno dopo per tornare all’aeroporto che ci avrebbe portato a Pisa, ma ci hanno comunicato che avremmo lavorato anche lunedì mattina: raccolta dei meloni E va bene, dai! Vediamo quello che possiamo fare.Buonanotte SandraParete – 20 settembre – giorno 5 Oggi venerdì 20 settembre ci siamo svegliati,come è ormai consuetudine da alcuni giorni, molto presto per affrontare un’altra giornata di duro lavoro. Nonostante la fatica e gli sforzi di tutta la settimana, al termine della mattinata con soddisfazione abbiamo ammirato i frutti del nostro impegno . In questi pochi giorni siamo riusciti a ripulire circa 30 m di terreno dalle erbacce,abbiamo poi smosso le zolle in modo da pareggiare il nostro piccolo appezzamento di terra. Un gruppo di noi invece sì è occupato di ripulire un muretto dalle piantine che lo avevano infestato. Diciamo che l’obiettivo che inizialmente ci eravamo prefissati è stato raggiunto, e per questo non possiamo che esserne fieri. Il pomeriggio però è trascorso all’insegna del divertimento e dello stupore per lo spettacolo che la natura ci ha offerto. Dopo una breve pausa pranzo presso il comune di Santa Maria La Fossa ,ancora una volta la moglie di Nello ci ha deliziato con i suoi pranzetti, abbiamo incontrato l’Assessore all’Ambiente del comune che ci ha condotto alla scoperta dell’intera filiera dell’allevamento delle bufale, importantissima risorsa del territorio,per la produzione del latte. Il nostro “cicerone” ci ha prima condotti prima in un’azienda dismessa, e poi in due industrie bufaline, i cui proprietari con grande calore,tipico del Mezzogiorno, ci hanno permesso di riscoprire la semplicità delle cose naturali e tra una mungitura e un giretto in trattore è trascorsa questa giornata. Questa “lezione” senza classe né libri ci ha permesso di apprezzare valori quali l’onestà del lavoro, la semplicità, il rispetto della natura. E dopo lo spettacolo del tramonto siamo ritornati a casa, stanchi ma felici.Corleone – 20 settembre – giorno 4 I diari dei primi giorni sono stati fatti senza problemi. I giovani e quelli che si adattano più facilmente lo hanno fatto. Il nostro gruppo, a parte alcuni, si può dire che è composto da persone abbastanza adulte, e chiedergli gentilmente e poi in malo modo di scrivere due righe, è come riportarli al periodo scolastico. Quindi ho deciso di scriverlo io e poi di concludere. Dunque, siamo arrivita al venerdì e anche questa mattina siamo andati nella vigna. Il nostro impegno, e quello degli organizzatori, è diventato quasi una corsa contro il tempo, per cercare di raccogliere i grappoli di uva al meglio, perché a causa della stagione piuttosto umida, rischiano di sciuparsi e quindi di sciupare anche il vino. La raccolta per me che ho una certa età, ( senza dirlo), è piuttosto faticosa; la mattina, abbastanza riposati, si parte tutti allegri, ma con il passare delle ore, il mal di schiena, e altri doloretti vari, si fa sentire. Ma ciò nonostante si prosegue imperterriti, vogliamo finire a tutti i costi, proprio per l’importanza che diamo a questo nostro impegno.Una breve sosta per il pranzo, e poi via per finire. Devo dire che nonostante gli acciacchi, l’allegria non ci manca. Le battute e le conseguenti risate, si rincorrono da un filare all’altro. Forse è il nostro spirito “toscanaccio” che ci tiene su di morale, ed il fatto che ci conosciamo e che siamo tutti amici ci ha fatto superare imbarazzi e problemi vari dovuti a una convivenza quasi militaresca. In fondo siamo venuti in un campo di lavoro. Bando alle ciance, finalmente alle 14, 00 possiamo gridare “urra”, abbiamo finito l’ultimo filare di quella vigna. Quindi rientramo alla base e dopo una doccia ristoratrice decidiamo di finire la giornata facendo i turisti. La scelta cade su Palma di Montechiaro, e devo dire scelta ottima. Grazie al nostro “accompagnatore” conosciamo alcune persone gentilissime e perfino il sindaco di Palma, il quale ci offre il caffè e una visita guidata della cattedrale, della residenza dello scrittore Tommasi di Lampedusa e di un castello proprio sul mare dove possiamo ammirare un magnifico tramonto.Infine dopo una cena luculliana e gustosa un meritato riposo. Corleone – 19 settembre – giorno 3Giorno terzo per certuni, primo per altri, mentre per qualcuno già il decimo; per quelli della Cooperativa un giovedì come tanti. Oggi abbiamo proseguito il nostro lavoro di vendemmia dell’uva “Grillo”, sempre nella vigna di Canicattì, completando numerosi altri filari. La raccolta si è svolta dalle 8:00 alle 13:00, con pausa pranzo alla base, e ancora dalle 14:00 fino alle 17:00. Una volta rientrati alla postazione ci siamo riappropriati dei nostri corpi e in attesa della cena alcuni di noi hanno visto la partita della Fiorentina (3 pere ai portoghesi del Pacos De Ferreira). Dopo cena abbiamo fatto visita alla Cooperativa di Libera “Giudice Livatino” situata a Naro (AG) dove Calogero, il presidente della nostra Cooperativa, ha tenuto una breve conferenza agli studenti presenti in quel campo studi parlando degli importanti compiti svolti da queste cooperative nella lotta alla mafia. La Cooperativa di Naro, oltre a svolgere attività di produzione agro-alimentare incentrate soprattutto sulla produzione del miele e dei suoi derivati, svolge nel periodo estivo tutta una serie campi studio rivolti ai giovani dalla durata bisettimanale. Questi seminari prevedono la formazione di giovani circa le capacità di riuscire a valorizzare al meglio le imprese presenti in un territorio, quale quello siculo, profondamente devastato dalla mafia. Tornando verso la nostra struttura ci siamo accorti, dopo una lunga serie di riflessioni, delle grosse differenze, sia a livello di budget che a livello di attività pratiche, presenti tra la nostra Cooperativa di Corleone e quella di Naro. Quella di Naro nella quale abbiamo fatto visita risulta essere maggiormente pubblicizzata e sostenuta economicamente da alcuni fra i più grandi marchi dell’industria italiana. Restiamo comunque fortemente convinti che coopertive come quella di Corleone, seppur non agevolate da ingenti finanziamenti come invece avviene per altre organizzazioni, svolgano un ruolo fondamentale nella lotta alla mafia tramite le attività di riqualificazione dei terreni confiscati. Purtroppo in Toscana come nelle altre regioni del Settentrione la grande barriera, psicologica e non fisica, che ci divide dalla Sicilia e da tutti quegli altri territori profondamente avvelenati dalla malavita (che ci siamo col tempo costruti, con grosse responsabilità anche da parte del tessuto politico, e che abbiamo arricchito mano a mano da deprolevoli pregiudizi) spesso ci impedisce di rendere merito a tali cooperative e a tutti quei giovani che, come Calogero, si dedicano ad esse.Parete – 18 settembre – giorno 3Stamattina come sempre ci siamo svegliati presto verso le 6.00 e dopo la colazione i ragazzi di turno al lavoro sono partiti con i furgoni verso il campo di Santa Maria la Fossa per continuare il lavoro dei giorni precedenti. Abbiamo terminato il muro che separerà il vialetto dall’area verde e abbiamo iniziato a livellare il terreno e a ripulirlo dalle erbacce e dai detriti, mentre altri dall’altro lato del campo hanno cominciato a ripulire un’area dall’erba alta. Dopo la solita pausa delle 10 e 30 abbiamo continuato l’attività e alle 12 e 30 siamo ripartiti coi furgoni per il pranzo. Allo stesso tempo, alcuni sono rimasti a casa per i lavori domestici. Dopo un abbondante pranzo a base di pasta al ragù e salsicce e melanzane abbiamo avuto tempo per sgromarsi ben bene e per rilassarsi prima dell’incontro con il sindacalista della CGIL Tarantiello, che ci ha mostrato un video tratto da una puntata di Ballarò del 2006 riguardante il lavoro nero nell’agroaversano, in particolare il fenomeno dei lavoratori sottoscala, cioé quelle attività produttive nascoste in normali abitazioni al fine di evitare controlli. Ci ha spiegato inoltre, che negli ultimi anni al fine di contrastare questo fenomeno,lo stato ha messo a disposizione dei fondi per costruire un polo industriale. In realtà il video ci mostrava, attraverso interviste ai datori di lavoro e ai lavoratori che questi ultimi non avevano migliorato le loro condizioni e rimanevano senza contratto e sfruttati. I datori di lavoro negavano l’evidenza, sostenendo addirittura che le loro attività fossero chiuse di fronte ai lavoratori impegnati nella produzione.Dopo il video, Tarantiello ha parlato dell’importanza dell’impegno dei giovani per eliminare la mentalità mafiosa e delle differenze tra le possibilità dei cittadini della sua zona rispetto a quelli del centro e del nord Italia. Dopo l’incontro abbiamo fatto una passeggiata per il paese, degustando le specialità locali, tornati a casa abbiamo cenato. La sera abbiamo incontrato due ragazzi egiziani immigrati entrambi di nome Mohammed e abbiamo visto delle foto riguardanti la situazione dei lavoratori immigrati spesso costretti a vivere in baraccopoli e sfruttati nell’agricoltura. Quindi abbiamo espresso le nostre curiosità verso i due ragazzi che ci hanno spiegato la loro situazione: come sono riusciti ad arrivare in Italia dopo vari tentativi e come, grazie anche all’aiuto dell’associazione Nero e non solo, sono riusciti ad ottenere il permesso di soggiorno. Terminato l’incontro, dopo le fatiche della giornata ci siamo infine coricati.Corleone – 18 settembre – giorno 2Mercoledì mattina è iniziato il vero e proprio lavoro. Sveglia alle 6:30 , veloce colazione e poi come prefissato siamo partiti alle 7:30 per la vigna. Arrivati dopo 5 minuti sul posto, ci siamo muniti di guanti e forbici per iniziare a vendemmiare, dopodiché ci siamo messi in coppia e disposti ognuno nella propria filare. In mattinata sono arrivate 4 persone di campi bisenzio che si sono aggregate al nostro gruppo e con noi hanno inziato a vendemmiare. Abbiamo lavorato, sotto il sole ardente della Sicilia, fino alle 13:00 quando i nostri cuochi ci hanno portato nel capannone una pentola di pasta al pesto e della carne fritta. Una volta finito il pranzo, abbiamo avuto il bisogno di riposarsi sul furgone. Intorno alle 14:00 abbiamo ripreso il nostro lavoro finché alle 16:30 ci hanno fatto smettere e con i nostri furgoni siamo rientrati a casa. Dopo una bella doccia rilassante, e un po’ di riposo siamo rimontati sul furgone per andare a prendere un aperitivo nel centro di Canicattì.Tra una chiacchiera e l’altra abbiamo passato 30 minuti in un carinissimo bar-pasticcieria, dove ci hanno offerto i famosi “quadrelli”. Una volta finito l’ aperitivo siamo tornati nella nostra struttura per mangiare, portando con noi 30 quadrelli da offrire a tutti gli altri volontari. La cena ha ritardato però ad arrivare perché avevamo finito le bombole del gas. Nell’ attesa ci siamo rilassati, concendoci una bella partita a briscola (sembrava di essere nel nostro circolo!). Superato il disguido del gas, intorno alle 20:45 abbiamo inziato a cenare a base di pesce fresco. Finita la cena ci siamo rintanati nelle nostre camere e ci siamo preparati per andare a letto, ricordandoci di impostare la sveglia per il giorno dopo. Questa giornata è stata davvero stancante e mi sono addormentata con la schiena bruciata ma tanta soddisfazione per la nostra terza giornata volontariato.  Parete – 17 settembre – giorno 2Stamani mattina ci siamo svegliati alle 6, abbiamo preparato la colazione e i ragazzi che dovevano andare a lavoro sono partiti mentre le altre ragazze hanno pulito e messo in ordine la casa. Dopodiché le casalinghe insieme alla prof Forte sono uscite e sono andate a fare colazione, durante il cammino di ritorno hanno trovato un gattino/a di cui si sono prese cura dandole del cibo e curandola.Intanto l’altro gruppo di ragazzi, accompagnati dalla prof Pandolfi, nello e Mimmo, sono arrivati a Santa Maria la fossa e hanno iniziato a zappare la terra e togliere le erbacce e le radici dei rovi. Alcuni ragazzi hanno inoltre creato un divisorio tra i terreni circostanti utilizzando dei mattoni.Alle 12.30 siamo tornati a casa e le nostre compagne avevano apparecchiato e la moglie e la suocera di nello avevano preprato il pranzo. Ci siamo fatt la doccia e abbiamo pranzato. Più tardi ci siamo riposati e alle 5 siamo scesi nel seminterrato dove abbiamo avuto un incontro con due signori dell’associazione casertana Antiracket. In questo incontro ci ha colpito molto il racconto di uno dei rappresentanti di questa associazione, al quale è stato ucciso uno zio da un camorrista, e il coraggio di quest’uomo nel denunciare la richiesta di pizzo.Stasera abbiamo cenato e siamo usciti per una passeggiata.Corleone – 17 settembre – giorno 1La sveglia è stata impietosa e categorica: tutti/e in piedi alle 5,30. La partenza, programmata per un’ora dopo, ha restituito all’ “evento” tutta la complessità e la drammaticità di un vero e proprio esodo. Noi su due pulmini e tutte le salmerie (compresi un frigo e un surgelatore) su di un terzo. Destinazione Canicattì, per vendemmiare. Mai meta ci è sembrata tanto lontana! Partiti finalmente, anche se in ritardo, dopo qualche minuto, tra lo sgomento generale, ci siamo ritrovati di nuovo….davanti alla operativa. Da qui dopo un concitato susseguirsi di ordini, contrordini, contrordini dei contrordini siamo finalmente riusciti a partire. Il paesaggio tra Corleone e Canicattì è francamente degno di nota, a tratti maestoso e in certi casi richiama un po’ l’ambiente di certi film western.A Canicattì abbiamo preso posto in uno “strano” edificio che ci ha messo a disposizione il comune. Si tratta di un vasto immobile, un po’ palestra, un po’ teatro, un po’ spazio polivalente. Ci sono comunque diversi bagni e la possibilità di fare una doccia calda. Si tratta di un edificio costruito coi fondi europei, ma pare che finora abbia avuto un utilizzo molto parzialeNoi però ci siamo diligentemente subito diretti verso la vigna in cui dovevamo operare. La vigna è una proprietà espropriata alla mafia (se qualcuno sa in che anno o chi era il mafioso sarebbe interessante aggiungerlo) Guidati con grande pazienza e competenza da Gino abbiamo iniziato a raccogliere i grappoli, ma di questa esperienza, che continuerà per tutta la settimana, dettagli più precisi saranno forniti nei prossimi giorni. Di ritorno dal lavoro ci siamo distribuiti nei vari spazi del nostro edificio e qui non ho potuto che ammirare l’allegra creatività con cui ognuno ha cercato di accamparsi. I nostri bravissimi cuochi (Alberto, Fiorella, Mario) hanno cercato di organizzare la cucina, ma, vista la difficoltà dell’impresa, abbiamo cenato in pizzeria. Dal mio letto, piazzato in un grande spazio, circondato da un ballatoi e sormontato da un grandissimo lucernaio vedo la luna! Buona notte FrancaParete – 16 settembre – giorno 1 Stamani ci siamo svegliati molto presto per andare a Parete, in provincia di Caserta, per iniziare l’esperienza del campo di lavoro insieme all’associazione ‘ Nero e non solo ‘. Il viaggio è durato 7 ore, ma con gli amici e TAbù, il tempo è passato velocemente. Quando siamo arrivati siamo stati accolti da Aniello che ci ha permesso di caricare le valigie sul suo furgoncino per raggiungere la casa. La villetta è molto diversa da ciò che alcuni di noi si aspettavano: soprattutto perché non pensavamo che fosse immersa nella città, accanto ad altre abitazioni. Avevano allestito per noi il garage per il pranzo che le gentili cuoche avevano preparato con tanto amore per noi! Dopo abbiamo avuto del tempo libero per sistemare i nostri bagagli e per sbiaccarci un po’ sui materassino (cioè abbiamo potuto rilassarci un po’ dopo il lungo viaggio).Successivamente abbiamo partecipato ad una riunione in cui hanno proferito parola la segretaria della spi CGIL e l’assessore delle politiche sociali che ci hanno parlato un po’ della mafia e dei problemi che affliggono questi luoghi. La sera, dopo una “leggera” cena, siamo usciti per Parete per visitare il luogo. Per l’incontro ma c’è stato un ritardo quindi siamo andati a fare un po’ di merenda (siccome non eravamo abbastanza pieni…!) In pasticceria e in pizzeria!! Alle sei siamo tornati a casa per l’incontro con il professor Giovanni Cerchia che ci ha parlato delle origini della camorra e della mafia, delle loro differenze  e del potere che la camorra esercita sullo smaltimento dei rifiuti. Abbiamo potuto fare anche alcune domande a cui poi ha rusposto anche Aniello. Dopo l’incontro ormai erano le otto e siamo andati a cena… Poi abbiamo fatto un giro per Parete e nella Villa     c’era anche la festa della birra. Ci siamo divertiti e siamo tornati a casa stanchi ma alcuni avevano voglia di divertirsi ancora e hanno continuato a fare confusione.Adesso, visto che domani ci aspetta un’altra lunga e faticosa giornata, andiamo a letto. Corleone – 15 settembre – giorno 14 (bis) Ciao a tutti,Siamo Alessandra e Giulia. Oggi abbiamo trascorso una giornata in completo relax invitati presso il resort “Città del Mare” a Terrasini. Dopo bagno e tuffi, abbiamo mangiato al ristorante del resort l’abbondantissimo buffet. Dato il mal tempo non abbiamo potuto continuare i giochi d’acqua e quindi siamo rimasti sotto la veranda aspettando l’ora del ritorno. Lungo la via per Corleone ci siamo recati a Cinisi visitando dall’esterno le case di Peppino Impastato e del boss mafioso Badalamenti e dopo aver percorso cento passi siamo ripartiti. Arrivati giusto in tempo per una doccia, abbiamo cenato con i ragazzi (tutti molto simpatici) del liceo classico di Corleone.Per noi del gruppo di Tarquinia è stata l’ultima giornata trascorsa in questa bellissima terra; a malincuore domani saluteremo tutti, sperando di ripetere la stessa esperienza il prossimo anno. Corleone – 15 settembre – giorno 14 Verifica finale del campo sono emerse tutte le nostre opinioni . il feedback da parte di tutti è stato totalmente positivo. Eravamo più o meno tutti volontari molto giovani e tutti abbiamo voglia di rimanere (e torneremo qui almeno una seconda volta).-L’ambiente della cooperativa è estremamente accogliente, caso chiuso: è come stare in famiglia.-Il lavoro nei campi è sicuramente molto duro, l’emozione di lavorare su terre confiscate è forte e unica.- I cuochi sono bravissimi. Siamo minimo ingrassati di 2 kg, quello che mangiamo lo trasformiamo in energia per lavorare.-Gli incontri pomeridiani (con persone della CGIL e il sottosegretario del ministero degli interni) sono stati utili per crescere ed elaborare giudizi critici.- A Portella della ginestra ci siamo commossi tutti ascoltando ciò che è successo nel ’47 (raccontato da due anziani sopravvissuti alla “strage” degli innocenti)-Il rapporto tra noi giovani e i soci della cooperativa rappresenta la bellezza si uno scambio interelazionale .COMPLIMENTI ALLA COOPERATIVA” LAVORO E NON SOLO”.VI VOGLIAMO BENE, GRAZIE A TUTTI COLORO CHE SI IMPEGNANO A PORTARE AVANTI QUESTO PROGETTO!Corleone – 14 settembre – giorno 13 Cari amici,oggi abbiamo fatto una bellissima esperienza. Nonostante le peripezie di ieri, siamo riusciti a vendemmiare! L’intensa giornata è iniziata all’alba, anzi, prestissimo: alle 5! In seguito, muniti di panini di ogni genere e tantissima acqua abbiamo preso i nostri pullmini per andare a Canicattì. Dopo un tortuoso e lungo viaggio abbiamo iniziato subito a vendemmiare. Ci aspettavano filari lunghissimi e stracarichi di uva. Così per ore e ore, con un’ ottima collaborazione abbiamo continuato a recidere grappoli enormi. Dopo il pranzo ci siamo occupati anche del vigneto danneggiato dalle errate conclusioni dell’agronomo, cercando di recuperare il salvabile. Alle 16 abbiamo deciso di ritornare a Corleone in quanto ci attendeva un incontro. Arrivati a casa Caponnetto, in fretta e furia ci siamo lavati e sistemati, anche se tutt’ora persiste sulla nostra pelle una fragranza di zolfo. Alle 19, tutti riuniti all’ingresso ci siamo diretti al “Laboratorio della legalità”, un bene confiscato a Provenzano, per la presentazione di un libro: “Mafia da legare” dello psichiatra e scrittore Corrado De Rosa e della giornalista Laura Galesi. Nel frattempo a casa ci aspettavano i cuochi con una squisita cena, avvenuta in compagnia degli scrittori e organizzatori dell’incontro pomeridiano, nella quale il nostro amico Nedo ci ha detto che è stato svolto un ottimo lavoro dal momento che siamo riusciti a raccogliere 70 quintali di uva. Pertanto possiamo dire che la giornata si è conclusa nel migliore dei modi!Eugenia e FrancescaCorleone – 12 settembre – giorno 11 Ciao! Qui vi scrivono Stella e Lorenzo. Stamattina, dopo la solita e traumatica sveglia alle 7 e 10, siamo partiti verso il solito campo di pomodori, con l’intenzione di finire il raccolto. Siamo però stati sorpresi da un acquazzone e costretti a tornare prima del previsto bagnati come pulcini.Dopo un abbondante pranzo, siamo andati a visitare il cimitero, in particolare la tomba di Placido Rizzotto. Più tardi, la segretaria Daniela Cappelli dello spi cgil Toscana ci ha spiegato il  ruolo e l’importanza della cgil nel mondo del lavoro.Insieme anche a lei, più tardi ci siamo recati all’inaugurazione del panificio “La casa del Sole” dove abbiamo potuto assaggiare, o meglio divorare, specialità locali e ballare e cantare tutti insieme al karaoke. Ora vi salutiamo, che domani la sveglia sarà alle 5!!Un saluto da Corleone Corleone – 11 settembre – giorno 10 Buonasera a tutti! Siamo Costanza e Irene e vi scriviamo dopo cena, alla fine di una giornata intensa ed emozionante. Anche oggi abbiamo trascorso la mattinata tra i pomodori, e nonostante le casse in meno, la fatica e il lavoro sono stati comunque pesanti! Dopo il solito pranzo sostanzioso e squisito, nel pomeriggio siamo andati tutti insieme a Portella della Ginestra, il luogo dove il 1 Maggio 1947 11 persone sono state uccise e altre 28 ferite dalla mafia.Quel giorno circa 2000 persone dei 3 comuni nei dintorni si erano ritrovate per festeggiare la Festa dei Lavoratori e gli importanti risultati ottenuti nella lotta contadina contro i grandi latifondisti. A raccontarcelo sono venuti in prima persona due sopravvissuti alla strage: Serafino e Mario, due uomini forti e testimoni instancabili che nonostante il dolore provato ogni volta nel ricordarlo, non si risparmiano e ci regalano pezzi di storia.Quotidianamente noi dobbiamo essere i protagonisti della democrazia: libertà, scuola, Repubblica, Costituzione, voto alle donne ne sono gli strumenti e allo stesso tempo gli orizzonti da inseguire sempre. Commossi siamo rientrati a casa con la cena che ci aspettava in tavola, e ora ci apprestiamo a uscire!Costanza e IreneCorleone – 10 settembre – giorno 9 Qua vi scrivono Tommaso e Marlene, due nuovi volontari arrivati ieri e quindi al nostro primo giorno di lavoro. Dopo il lungo viaggio il risveglio è stato difficile: sveglia alle 6.45 per essere puntuali per la partenza delle 08:00 concordata con i soci della cooperativa.La mattinata è trascorsa lenta al campo di pomodori della località San Ippolito, dove abbiamo lavorato fino all’esaurimento delle cassette a nostra disposizione, riposandoci a metà lavoro con melone e pesche.Il pranzo abbondante ci ha ridato l’energia necessaria per affrontare ‘incontro del primo pomeriggio con Viceministro degli Interni, Filippo Bubbico, che è venuto a trasmetterci il suo appoggio e ad ascoltare dalle nostre voci i motivi che hanno spinto ognuno di noi ad affrontare l’esperienza del campo di lavoro antimafia.Appena dopo l’incontro ci siamo concessi un buon cannolo siciliano e abbiamo visitato parte del centro città. Senza che ce ne accorgessimo è arrivata già l’ora di cena e subito dopo abbiamo accolto un altro volontario, Francesco da Brindisi.La serata si è conclusa in una piazza vicino alla sede della cooperativa, tra canti e balli siciliani. Ci siamo cimentati anche noi, con risultati eccezionali. L’ora è tarda e domani i pomodori ci aspettano, vi diamo la buonanotte!Marlene e TommasoCorleone – 9 settembre – giorno 8 Buonasera a tutti, qua parlano Laura e Irene.Quasi  tutto il nuovo gruppo di questa settimana è finalmente arrivato nel tardo pomeriggio a Corleone.Un bel gruppone, con la comitiva di nove ragazze e il giovane Lorenzo da Tarquinia, accompagnati da Cinzia, professoressa ormai di casa qui alla cooperativa; c’è poi qualcuno che sarebbe dovuto essere a Canicattì ma che per il momento si tratterrà qui (i cuochi e Maria dalla Versilia ed Irene da Rimini); e i soliti (Costanza e Laura vi scrivono da una settimana).Il vero e proprio cambio della guardia sarà però domani: oggi i presenti hanno raccolto pomodori e hanno tristemente dovuto salutare il loro gruppo precedente e  in serata i nuovi si sono sistemati nelle stanze; domani lavoreremo tutti a raccogliere pomodori! In attesa dell’incontro del pomeriggio…Anche per oggi è tutto, vi salutiamo con brio per avviarci al lettoA presto!Irene e LauraCorleone – 8 settembre – giorno 7 Ciao a tutti!siamo Barbara e Laura, la prima partita da Firenze e arrivata a Corleone ieri sera dopo un viaggio di circa 12 ORE..nemmeno quando andai in India ci misi così tanto!! Laura invece è già una veterana, partita da Bologna e qui a Corleone ormai da una settimana, sta gentilmente collaborando con me alla “stesura” del mitico diario del campo.. A dire il vero oggi è stata una giornata all’insegna del gozzoviglio e del relax visto che la sveglia è suonata alle 8 e con i potenti mezzi della cooperativa ci siamo allegramente diretti verso il mare, Balestrate x l’esattezza, per goderci la splendida spiaggia locale. Che camel trophy il tragitto!! Ma soprattutto che scenari che ci ha offerto la campagna corleonese.. Dopo i numerosi bagni in acqua, ma soprattutto bagni di sole (vedi full immersion nel gentalin beta di Laura) siamo tornati a casa x tuffarci nell’opera gastronomica di alto livello di Lina e Nedo: pappardelle fatte in casa al ragù di cinghiale in parure di cinghiale in umido!! Adesso Diger Selz party, passeggiatina digestiva e se gna famo visione del film Placido Rizzotto in ballottaggio con I cento passi: chi vincerà?Buona notte da Barbara con l’attenta supervisione di Laura.Corleone – 7 settembre – giorno 6 Siamo alla fine di un altro giorno a Corleone e per me, Valentina, e gli altri ragazzi da Firenze questa splendida avventura sta quasi per concludersi.Stamani abbiamo continuato la raccolta dei pomodori nei campi appena fuori Corleone, sotto il sole settembrino ancora cocente. Dopo il pranzo, preparato per noi da Lina, la moglie di Franco, uno dei soci della cooperativa, abbiamo passato il primo pomeriggio a riassettare un po’ la casa e a riposare.Qui ognuno fa il suo pezzettino e ogni cosa fatta insieme è occasione per conoscersi un po’ meglio e conoscere la realtà che ci sta ospitando.Nel tardo pomeriggio, Calogero ci ha accompagnato a visitare la Bottega della legalità, che si trova a qualche centinaia di metri da Casa Caponnetto dove alloggiamo. La Bottega si trova in un’abitazione confiscata a Provenzano ed espone, tra l’altro, i quadri del pittore Gaetano Porcasi che ricordano le vittime della mafia dall’inizio del ‘900 fino a oggi.Viene inoltre messo in evidenza il legame della lotta alla mafia con il movimento delle lotte contadine di fine ‘800 e del dopoguerra, che ha caratterizzato la storia di questi territori. Dopo un’altra deliziosa cena in compagnia e una passeggiata in paese, è giunto il momento di andare a dormire. Domani ci aspetta una luna giornata. di mare. Buonanotte da Corleone! Corleone – 6 settembre – giorno 5 Siamo Laura e Costi e vi scriviamo tardivamente da una vivace Corleone notturna.Abbiamo passato una mattinata a cogliere pomodori, chinati sotto il cocente sole siciliano. La gioia più grande della mattinata è forse stata quella di mangiare un rinfrescante melone , poi completata a pranzo da una strabiliante pasta con le sarde amorosamente preparata dalla carissima Lina, moglie di Franco, uno dei soci. Per finire il pranzo è stato necessario un bicchierino di amaro Don Corleone che ci concedesse di digerire l’abbondante pranzo. Un ennesimo temporale ci ha costretti a restare in casa il pomeriggio, per essere però coinvolti in un appassionante esposizione di Calogero sulla storia della cooperativa.Dopo una cena sempre sostanziosa, siamo usciti per cercare un po’ di vita a Corleone, trovandone con nostro piacere in una festa paesana allietata da musica e balli, situata sul sagrato di una chiesa molto “rock”. Scusateci per la brevitas, ma adesso ci tuffiamo sotto le coperte, perché ci dobbiamo preparare all’intensa giornata di domani, sempre da passare nel campo di pomodori!A presto,Costi e Laura Corleone – 5 settembre – giorno 4Ciao a tutti,siamo Luca, Roberto e Roberto dell’associazione Nessun Dorma e siamo arrivati a Corleone lunedì scorso.Questa è una bella esperienza ed è totalmente nuova per noi. Abbiamo conosciuto persone ospitali e simpatiche, i soci della cooperativa Lavoro e Non solo, e anche gli altri volontari che sono insieme a noi. Gli ultimi sono stati due giorni duri, perché abbiamo lavorato molto nella vigna di Canicattì insieme alle ragazze di Bologna, i soci della cooperativa e i pensionati dello SPI. Anche se è stato un lavoro un po’ faticoso, ci è piaciuto farlo. Oggi pomeriggio, dopo esserci riposati, siamo andati a vedere la sfilata dei cavalli nella piazza principale di Corleone. E stasera abbiamo festeggiato i 32 anni di matrimonio di due volontari che sono con noi.E adesso buonanotte, domani ci aspetta un’altra giornata di lavoro.Corleone – 4 settembre – giorno 3Ciao ragazzi!Siamo Sarah e Nedo. Questa mattina la sveglia era puntata alle cinque e mezza. Assonnati ma carichi per il lavoro che ci avrebbe aspettato, siamo partiti per Canicattì, terra confiscata al boss mafioso Guarnieri. Dopo un’ora e mezza di viaggio, eccoci finalmente alla vigna: il compito di oggi era quello d

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