FREEDOM NOW! (Palestina)
Dopo alcuni mesi di lavoro, ecco lo stato di avanzamento del progetto di cooperazione internazionale per lavoratrici e lavoratori transfontalieri ad Haiti, di cui Arci Toscana è partner. Il progetto è stato pensato come strumento per l’empowerment socio-economico per le popolazioni e i territori di frontiera tra Haiti e la Repubblica Dominicana. Avviato agli inizi del 2012, il progetto ‘Haiti’ vedrà la sua conclusione ad agosto 2013.
La situazione in Palestina è sempre più difficile e i minori sono coloro che scontano le conseguenze peggiori di un conflitto che va avanti ormai da troppi anni. Gli episodi che sono costretti a vivere quotidianamente li obbliga a crescere in un clima fatto di violenza e insicurezza.Dal 2002 ad oggi sono stati imprigionati circa 7.000 bambini tra i 12 e i 17 anni, circa 2 al giorno per dieci anni imprigionati nelle carceri e nei centri di detenzione israeliani. Queste detenzioni vanno contro la Convenzione Internazionale delle Nazioni Unite per i diritti dei minori, che lo stato di Israele ha ratificato. Perché i bambini e le bambine palestinesi vengono incarcerati e in base a quali leggi?L’esercito israeliano applica nei Territori Palestinesi Occupati una serie di ordinanze militari che regolano lo stato di emergenza dato dall’occupazione e differiscono sostanzialmente dalle leggi in atto all’interno dello Stato di Israele anche in materia di giustizia minorile.In base a queste leggi un bambino può quindi essere arrestato per motivi politici, senza quindi aver compiuto un crimine preciso. L’accusa principale per cui i bambini vengono portati nei centri detenzione è infatti quella di aver lanciato delle pietre, in modo particolare contro i carri armati o contro il muro. L’altro motivo ricorrente negli atti dell’accusa è l’aver partecipato a manifestazioni o a riunioni con uno scopo politico.Cosa succede ai bambini quando vengono arrestati?Per prima cosa dobbiamo specificare che non c’è differenza nel trattamento inflitto ad un minore e quello verso un adulto. I bambini vengono portati via senza che le famiglie possano sapere in quale centro di detenzione andranno. Vengono poi interrogati e nella maggior parte dei casi documentati sono vittime di violenza e di minacce, situazione che li porta spesso a firmare confessioni non vere.Possono essere trattenuti anche senza prove né condanna (detenzione amministrativa) e il periodo di detenzione viene rinnovato in modo che il processo abbia luogo quando arrivano ad avere 14 e 15 anni, così che le pene siano più gravi. Durante il periodo di detenzione dividono le celle con adulti, sono vittime di torture e non viene loro permesso di ricevere visite dai familiari. Soltanto l’avvocato può incontrare i detenuti, sebbene siano minori.Cosa succede ai bambini quando vengono rilasciati?Quando i bambini, dopo un periodo che varia a seconda dei casi, vengono rilasciati, non riescono a tornare con facilità ad una vita tranquilla. Molti soffrono di stress post traumatico, non riescono a dormire, hanno incubi e paure, non riescono a reintegrarsi con i coetanei, oltre ad avere problemi con la scuola visto che nella maggior parte dei casi hanno perso uno o più anni scolastici e si ritrovano indietro rispetto ai loro amici.Cosa possiamo fare sostenendo la campagna Freedom Now?Possiamo contribuire a far conoscere e a diffondere informazioni sulla situazione dell’infanzia in Palestina e sui danni causati dall’occupazione. Inoltre possiamo garantire la copertura delle spese legali perché tutti i minori abbiano una difesa adeguata e possano uscire di prigione in tempi molto brevi. Inoltre possiamo pagare le attività necessarie per il reinserimento sociale di questi bambini che sono seguiti da esperti, medici e psicologi perché tornino ad avere una vita normale e nuove speranze per il loro futuro.