Si chiude a Cecina la XXV edizione del Meeting Internazionale Antirazzista di Arci

Si chiude a Cecina la XXV edizione del Meeting Internazionale Antirazzista di Arci

 Un quarto di secolo, quello del Meeting Antirazzista, che si chiude con la soddisfazione dell’Arci, visti i numeri – oltre 5000 le presenze nel corso dei 4 giorni – e la grande partecipazione delle persone, non solo alle iniziative e ai seminari, ma con la voglia di partecipare in prima persona, come volontarie e volontari della manifestazione. Come sottolinea il presidente di Arci Toscana Gianluca Mengozzi, “il Meeting rappresenta per Arci Toscana un momento importante della propria vita associativa, perché coinvolge comitati e circoli di tutta la regione, le cui volontarie e volontari in questi giorni si dedicano anima e corpo a questo evento, con sacrificio, dedizione e sempre con il sorriso. Perché oltre a essere un’occasione di approfondimento unica nel panorama regionale, è anche un momento aggregativo straordinario. E come presidente regionale, non posso che ringraziare tutte e tutti coloro che lo rendono possibile.”Grande successo delle iniziative con Mediterranea Saving Humans, che nella domenica 8 settembre ha tenuto l’esercitazione in mare per i 20 volontari selezionati (con la collaborazione con il Circolo Nautico Vadese e il Gruppo Subacqueo di Rosignano) e, solo nella giornata di sabato, ha portato al parco della Cecinella oltre 300 persone da tutta Italia, col desiderio di far parte come volontarie e volontari della piattaforma di “disobbedienza morale e obbedienza civile” impegnata nei salvataggi in mare e nella lotta al razzismo. Ma grande è stata anche la partecipazione ai tanti approfondimenti come quello che ha chiuso il Meeting, sul legame troppo spesso sottovalutato e sottorappresentato nei media, tra cambiamenti climatici, conflitti e migrazioni, che ha visto sul palco, tra gli altri, il presidente di Legambiente Toscana Fausto Ferruzza e il climatologo e direttore del Lamma Bernardo Gozzini; oppure quella dedicata alle prospettive in materia di immigrazione e accoglienza, in cui si è parlato della necessità di annullare i due decreti Salvini e – ancor prima – abolire la Bossi-Fini, per ricostruire una politica di accoglienza e integrazione che parta dal rinsaldare il rapporto con i sindaci e torni indietro sullo Sprar, riconoscendone il valore e l’efficacia, aprire vie d’accesso legali e ripristinare un dispositivo europeo di soccorso in mare. Queste le principali questioni sollevate durante l’incontro dagli ospiti, tra cui l’assessore regionale Vittorio Bugli, Marina Sereni della segreteria Nazionale Pd, il deputato di LeU on. Erasmo Palazzotto, il sindaco di Prato e delegato Anci nazionale sull’immigrazione Matteo Biffoni. Successo anche per la serata di giovedì con il reading di Guido Catalano e per il venerdì, con il live dei Ministri, Giovanni Truppi e Campos, protagonisti di StraniEroi, il progetto portato avanti da Arci Toscana e CoNNGI – Coordinamento Nazionale Nuove Generazioni Italiane, il cui presidente Mohamed Kaabour, nell’iniziativa pomeridiana con il presidente del Cesvot Federico Gelli, ha riaffermato la necessità che venga ripreso il tema della cittadinanza, ribadendo la disponibilità al confronto e alla collaborazione con le Istituzioni dell’associazione.Nel corso della manifestazione da più parti è stata richiamata l’esigenza di non disperdere le energie che ogni anno a Cecina si ritrovano, di fare rete in maniera capillare per vincere la grande sfida del Paese, quella di offrire alla comunità gli strumenti per nutrire gli anticorpi contro i discorsi d’odio e le pulsioni razziste. “Da questa XXV^ edizione emerge – dichiara Mengozzi – da parte di Arci e dei suoi partner associativi e istituzionali, l’urgenza di un impegno concreto e fattivo per contrastare il razzismo del 21° secolo con una cultura dell’accoglienza, della solidarietà e dell’umanità. E il Meeting, ormai dopo 25 anni possiamo dirlo a ragione, è diventato – conclude – un appuntamento centrale nell’agenda di tutte le persone che lavorano, si dedicano o semplicemente si interessano a questi temi. Come è stato ricordato nell’iniziativa di apertura, è ormai il momento in cui ci si confronta e in cui, ogni anno, ci si riunisce per definire vocabolario e forma della quotidiana battaglia culturale in difesa della centralità dei diritti, della solidarietà e dell’umanità”.

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