L’Arci Toscana nell’accoglienza dei migranti
L’8 aprile depositiamo una rosa rossa davanti a tutti i Municipi d’Italia.
Fa piacere constatare che anche nella giornata di domenica il corpo dirigente dell’associazione, dal regionale ai territoriali, ha dimostrato di sapersi attivare con sollecitudine. Ci siamo inoltre tenuti costantemente in contatto col nazionale. Questo lavoro lo stiamo facendo in stretta collaborazione con la Regione Toscana. Fin dall’inizio siamo stati coinvolti al tavolo operativo a cui partecipano Protezione Civile, Croce Rossa, Misericordie, ANPAS, CARITAS, ARCI. In particolare il nostro contributo si è concentrato sulla gestione dei mediatori linguisticiculturali e ci stiamo attivando per il delicato servizio di tutela legale degli stranieri. Questi interventi li svolgiamo nella maggioranza dei luoghi previsti per l’accoglienza, dove ci viene segnalata l’utilità, ma abbiamo verificato che, grazie ai nostri territoriali, saremmo in grado di intervenire su tutta la Regione. Il lavoro si svolge in emergenza, con notizie che arrivano spesso imprecise e contraddittorie. Pur trattandosi dunque di un intervento complesso e in evoluzione caotica, dove sicuramente non mancheranno nostre carenze, si può affermare che nell’insieme l’ARCI sta dando un contributo effettivo, qualificato e riconosciuto. Si fa inoltre presente che, pur mantenendo un’autonoma posizione politica, al momento ci fa piacere constatare che c’è una sintonia tra le nostre posizioni e la gran parte di quelle espresse dal Governatore Toscano Enrico Rossi, a partire da elementi qualificati quali l’ottenimento dello status di protezione temporanea degli stranieri (dunque non considerati clandestini), l’accoglienza non in mega campi recintati da filo spinato, ma in piccole strutture sparse su tutto il territorio regionale. Resta ambiguo e in via di definizione il tema della libertà di circolazione in attesa del permesso di soggiorno.