Campi Antimafie 2015 – Ancora aperte le iscrizioni

Campi Antimafie 2015 – Ancora aperte le iscrizioni

Sabato 6 giugno alle ore 18.00 presso la libreria Feltrinelli (via Di Franco 12 – Livorno) sarà presentato il libro “Papà mi presti i soldi che devo lavorare? di Alessia Bottone, alla presenza dell’autrice.Il libro è un manuale irriverente per confrontarsi con il precariato, una collezione di colloqui paradossali di lavoro, annunci bizzarri, cercando di immaginare dei consigli utili per districarsi nella giungla della precarietà, per riflettere, con ironia, sui cambiamenti del mondo del lavoro e della società, reagendo all’incertezza.L’evento è a cura di Giovanisì Factory Livorno e Arci Solidarietà Livorno. L’incontro sarà anche un’occasione per confrontarsi con le associazioni del territorio sui temi del lavoro, dal precariato e della ricerca dell’autonomia.Tra le associazioni che parteciperanno all’incontro: Arci Livorno, Arci Solidarietà Livorno, Arci Piombino Elba Val di Cornia, Arci BVd Cecina, Associazione don Nesi/Corea, Friend-LI, Rete Studenti Medi, Cooperativa Itinera, Centro di Prossimità, Cantiere Giovani – Associazione Progetto Strada, Cgil Provincia di Livorno Dipartimento politiche giovanili, referente dello sportello mobile Giovanisì della provincia di Livorno.L’incontro sarà seguito in streaming dal programma di Radio Cage RadioLina” che avrà una postazione in diretta e sarà concluso da un aperitivo.
E’ appena iniziata la stagione dei campi della legalità, nei terreni confiscati alle mafie, organizzati da Arci, Cgil, Flai, Spi insieme a Libera. Per il nono anno consecutivo i campi hanno aperto il loro calendario da Corleone ma molti altri saranno nei prossimi mesi, in molte regioni d’Italia, fino alla fine di settembre. Situati su terreni confiscati alle mafie, la filosofia che vi sta dietro è quella restituire questi beni alla comunità, tornare a renderli produttivi e vivi, animarli con iniziative formative e informative sulla difesa della democrazia, della legalità, della giustizia sociale. Una pacifica ‘occupazione’ di questi spazi, dunque, abitata dalla presenza di centinaia di persone che si spendono con impegno e dedizione per costruire comunità alternative alle mafie. In tutto sono 37 i campi e 2 laboratori di formazione, divisi tra Sicilia, Calabria, Puglia, Campania, Toscana, Lombardia, Marche, Toscana, Liguria e Veneto. La promozione della cultura della legalità, è una battaglia che l’ARCI ha preso come uno dei capisaldi dell’attività di promozione sociale attraverso l’antimafia sociale che esprime attraverso lapartecipazione di migliaia di ragazze e ragazze e la collaborazione di tanti volontari e di tante organizzazione territoriali. L’ARCI Toscana in particolare, con Cgil, Spi-Cgil, Flai-Cgil e la rete degli Studenti Medi e con il sostegno della Regione Toscana, è impegnata con il progetto “Liberarci dalla spine” nella promozione dei campi di lavoro, di formazione e di conoscenza a fianco della cooperativa ‘Lavoro e Non solo’ nei terreni confiscati alla mafia di Corleone e Canicattì; a Parete (Caserta) a fianco dell’associazione nero e non Solo; e nei due momenti di antimafia sociale che si svolgeranno in Toscana, precisamente in luglio a Pistoia, intorno al bene confiscato di Larciano, e a Cecina, all’interno del Meeting Internazionale Antirazzista. Quella dei campi rappresenta così un’opportunità davvero importante per molti giovani della nostra regione che frequentano i nostri circoli e comitati. Le iscrizioni sono ancora aperte fino ad esaurimento dei posti disponibili. Lo si può fare attraverso un nuovo applicativo on-line nazionale sul sito www.campidellalegalita.it. Per le informazioni generali su tariffe, opportunità e informazioni generali rimane sempre l’indirizzo e-mail: campidelalegalita@arci.it.

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