Bilancio positivo per la XXII edizione del Meeting Internazionale Antirazzista di Cecina

Bilancio positivo per la XXII edizione del Meeting Internazionale Antirazzista di Cecina

 Cala il sipario sulla XXII edizione del Meeting Internazionale Antirazzista di Arci a Cecina, che si è svolta con il patrocinio e sostegno di Regione Toscana, Comune di Cecina, Comune di Bibbona e Cesvot. Un’edizione che ha segnato un avvicinamento del pubblico ai temi affrontati nei 5 giorni di incontri che hanno visto alternarsi, sui palchi allestiti nel parco espositivo I pini di Cecina mare, politici, amministratori, rappresentanti delle Istituzioni e ricercatori, docenti, giornalisti rappresentanti delle realtà associative.Un’edizione che ha visto un coinvolgimento di gran parte della cittadinanza, oltre che di addetti ai lavori, con numeri importanti: tra le 2500 e le 3000 persone alle serate musicali, circa 1000 che hanno assistito ai dibattiti e gli incontri e oltre 200 che hanno partecipato alle attività dei laboratori. Soprattutto, hanno visto un gran numero di partecipanti gli incontri su ‘giornalismo e migrazioni’, organizzati con la collaborazione di ‘Atlante delle Guerre e dei Conflitti’, che hanno dimostrato quanto siano i cittadini per primi a chiedere un’informazione più rispettosa delle persone e delle loro storie, che non crei muri ma che realmente aiuti a comprendere la società e i suoi cambiamenti.Nel dibattito su migrazioni, guerre, antirazzismo e accoglienza, la cronaca è entrata prepotentemente con l’omicidio di Fermo prima, la strage di Nizza e il fallito colpo di Stato in Turchia poi, che hanno determinato l’esigenza di approfondire ulteriormente la discussione. Secondo il presidente regionale di Arci, Gianluca Mengozzi, il XXII° Meeting Antirazzista si chiude con tre elementi di riflessione:il primo, che è necessario mettere in evidenza il fatto che “il fenomeno migratorio non è un’emergenza in Italia, ma una questione strutturale e come tale va affrontato”, ha chiarito a margine della manifestazione, Mengozzi, che ha sottolineato come sia urgente, a questo punto, “dotarsi di un sistema unico per l’accoglienza, che sia lo stesso in tutto il Paese e che, dati i risultati, dovrebbe essere il sistema Sprar con cui le Istituzioni e le associazioni toscane, con Arci in prima fila, portano avanti l’accoglienza in Toscana.” L’altro punto che, secondo Mengozzi, è emerso con chiarezza nel corso del Meeting, riguarda la “necessaria presa d’atto che gli sconvolgimenti (il tentativo di golpe in Turchia ne è un esempio) che stanno attraversando l’Europa e il bacino del Mediterraneo tutto, disegnano nuovi assetti e nuovi confini, in base ai quali sono senz’altro da adeguare le chiavi di lettura con cui guardiamo al mondo e da ripensare il tema dell’accoglienza nel suo complesso.”Ultimo punto richiamato dal Presidente di Arci Toscana la richiesta di nuovi e sempre maggiori spazi di dialogo tra Istituzioni e Associazioni, venuta peraltro dai rappresentanti delle stesse Istituzioni locali e regionali: è il momento, proprio per riuscire a governare i temi sopra richiamati, di intensificare la collaborazione tra i diversi attori. “L’impegno di Arci regionale – ha concluso Mengozzi – da qui al prossimo Meeting, sarà quello di lavorare su questo terreno, per portare sempre nuovi spunti alla nostra discussione e, soprattutto, gettare le basi per un’azione concreta contro i razzismi e per la crescita della nostra società.” 

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