
R.I.S.O. – Rifugiati, imprenditoria, solidarietà. Un progetto di Arci per sostenere l’avvio di start-up per titolari di protezione
Tatuaggi con l’henné, una gastronomia per la preparazione e vendita di piatti afghani e italiani, un negozio on line per la vendita di filati di alta qualità e un’attività di Home Staging sono i 4 progetti imprenditoriali selezionati nell’ambito del progetto R.I.S.O., rifugiati, imprenditoria, solidarietà, un progetto di Arci Nazionale realizzato in collaborazione con il comitato regionale toscano, i comitati provinciali di Bologna, Potenza, Salerno, Roma, l’Aquila e Monza, finanziato con i fondi della quota dell’8 per mille dell’IRPEF a diretta gestione statale per l’anno 2019. Il progetto ha l’obiettivo di supportare richiedenti o titolari di protezione nella creazione d’impresa attraverso la formazione (corsi di lingua italiana specifici e settoriali, brevi moduli formativi sull’avvio d’impresa), l’erogazione di un contributo economico e l’accompagnamento iniziale nell’attività imprenditoriale. La partecipazione alle attività del progetto è stata prevalentemente femminile, 15 dei 20 titolari di protezione che hanno aderito sono donne, provenienti principalmente dal territorio pratese, a conferma del crescente interesse delle donne migranti per il mondo dell’imprenditoria. Dopo aver svolto un percorso formativo, i partecipanti sono stati invitati a elaborare e a presentare delle proposte di attività imprenditoriali con contestuale business plan. I progetti vincitori sono stati selezionati da una commissione appositamente insediata composta da rappresentanti di arci, Banca Etica, Comune di Prato e Confartigianato Prato. Le 3 future imprenditrici e il futuro imprenditore, provenienti da Afghanistan e Ucraina, riceveranno un contributo economico e avranno a disposizione una rete di supporto iniziale per sviluppare le loro attività.