“Senza Frontiere. Associazioni di migranti protagoniste di una nuova dimensione della cooperazione internazionale Toscana”

“Senza Frontiere. Associazioni di migranti protagoniste di una nuova dimensione della cooperazione internazionale Toscana”

 In un momento in cui il Paese è sempre più pericolosamente permeabile ad atteggiamenti razzisti, dalla Regione Toscana arriva una spinta concreta all’integrazione, con l’ultima fase del progetto “Senza Frontiere. Associazioni di migranti protagoniste di una nuova dimensione della cooperazione internazionale Toscana”, promosso nell’ambito delle iniziative finanziate dalla Regione Toscana e realizzato da ARCI Toscana, in collaborazione con ANCI Toscana, CESVOT, COSPE, Euroafrican Partnership e Funzionari Senza Frontiere. Il progetto si propone di rafforzare le associazioni di migranti, valorizzando le loro competenze e conoscenze in materia di cooperazione internazionale, e di sostenere la creazione di reti di partenariato tra queste e gli attori della cooperazione toscana, gli attori istituzionali e della società civile. Il progetto, dopo una mappatura delle associazioni migranti attive su territorio regionale, workshop e progetti formativi, arriva così alla fase finale con un bando a cui hanno partecipato 13 associazioni  che, sulla base dei bisogni rilevati durante le precedenti fasi, hanno proposto progetti su sviluppo locale, educazione, potenziamento delle reti territoriali. È uscita nei giorni scorsi la graduatoria del bando che mette a disposizione dei vincitori 80.000 euro per finanziare cinque progetti che coinvolgono Istituzioni, diverse realtà associative toscane e non. Il progetto che ha ottenuto il punteggio più elevato insiste sul territorio senegalese: “JOKKO. Migranti, reti territoriali, co-sviluppo. Un ponte con il Senegal” mette insieme, con capofila “Associazione Senegal Solidarietà”, numerose associazioni del territorio, dal tavolo per la pace e la cooperazione alla Misericordia di Pontedera e Istituzioni come i Comuni di Pontedera, Santa Croce, Montopoli, San Miniato, Castelfranco di Sotto, associazioni di migranti e Istituzioni senegalesi. Il secondo progetto finanziato dalla Regione è “L’esperienza dei migranti al servizio delle comunità locali di origine”, che va a intervenire sui giovani, per uno sviluppo socio culturale e ha come capofila l’Associazione del Massira El Khadra di Colle Val d’Elsa. Pari merito per altri tre progetti, che si occuperanno di ambiente e sviluppo sostenibile (“Italia–Bangladesh. Un ponte per l’ambiente, la sostenibilità e la salute”); economia sostenibile e imprenditoria femminile (DIASPORAID. Azione per il coinvolgimento della diaspora Tunisina in Toscana per il sostegno dell’imprenditoria femminile a Sidi Bouzid) e sviluppo economico locale (“Un filo conduttore. Relazioni tessili e catene di valore tra Toscana e Perù”). Un segnale importante l’aver finanziato i progetti di co-sviluppo da parte della Regione, come spiega Gianluca Mengozzi, Presidente di Arci Toscana che è il soggetto promotore del bando: “Si parla molto di co-sviluppo a livello teorico, ma difficilmente si riesce a mettere in pratica delle azioni che vadano in questa direzione. Quello che abbiamo fatto con questo progetto è una sperimentazione, che però ha avuto ottimi risultati. In una regione che conta 91 associazioni di stranieri – questo il numero di quelle che siamo riusciti a mappare – non possiamo definire l’immigrazione soltanto come fenomeno emergenziale. Il finanziare progetti come questi va proprio nella direzione di affermare il ruolo attivo dei migranti presenti in Toscana e di promuovere un’idea di cooperazione che si basi sull’interazione tra territori. Con questi progetti infatti, i cittadini stranieri che risiedono nelle nostre comunità hanno la possibilità di tracciare un percorso che unisce il loro paese d’origine con il paese in cui vivono, facendoli sentire parte integrante e importante della comunità d’accoglienza. Dall’altro lato, si creano ponti per un’accoglienza migliore, che abbia rispetto delle persone, dei loro bisogni e aspirazioni, sia che siano accolte sia che accolgano. Ma soprattutto, questi progetti possono davvero dare un contributo importante alla costruzione di una piena consapevolezza sulle azioni da intraprendere per uno sviluppo sostenibile in varie parti del mondo, in maniera concreta e fuori da ogni retorica”.GRADUATORIA DEI PROGETTI PRESENTATI1 – JOKKO: Migranti, reti territoriali, co – sviluppo. Un ponte con il Senegal (punti: 31) 2- L’esperienza dei migranti al servizio delle comunità locali di origine (punti: 30) 3- Italia-Bangladesh; un ponte per l’ambiente, la sostenibilità e la salute (punti: 27) 4 – DIASPORAID Azione per il coinvolgimento della diaspora Tunisina in Toscana per il sostegno dell’imprenditoria femminile a Sidi Bouzid (punti: 27) 5 – Un filo conduttore. Relazioni tessili e catene di valore tra Toscana e Perù (punti: 27) 6 – Associazionismo, Sviluppo e Informazione: cooperazione tra la comunità albanese in Toscana ed attori sociali ed istituzionali in Albania sul tema dei minori albanesi non accompagnati (punti: 23,75) 7 – Bisanda: costruiamo un futuro per i bambini di Kotoli Zongo(punti: 22,5) 8 – Sviluppo del prodotto tradizionale e supporto all’educazione nelle comunità del comune di Tata (punti:22) 9 – Rimpatrio delle Salme e delle “belle idee” dalla Toscana in Senegal (punti: 19,25) 10 – Il est formé seulement qui ne s’arrete pas (punti: 14,5) 11 – Il rilancio delle azioni umane (punti: 12,5) 12 – Con l’acqua potabile di vive col petrolio si può morire (punti: 7,5) 13 – Apprendere Facendo (punti: 5,5)

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