L’Arci verso il Congresso Nazionale
Domenica 16 febbraio 2014 alle 17.30 presso lo Spazio Insieme (Via del Pantano 36 – Arezzo) si svolgerà lo spettacolo ‘Brave Ragazze’ con la compagnia ‘Oltre le Differenze & Presenti Differenti’.Questo il programma della serata:17.30: Conversazioni all’ora del tè – Pillole di cultura femminista e lesbica per un orizzonte comune. Testimonianze fotografiche, incursioni video. Riflessioni in ordine sparso per raccontare due orizzonti culturali e identitari dell’essere donna tra differenze e battaglie condivise.20.00: Mangia&bevi – Apericena a buffet con stuzzichini, ricette “fatte in casa” e buon vino! (prima consumazione € 5)21.30: Musica dal vivo – @SHOT OF LOVE in concerto acustico: il trio di musiciste fiorentine propone un repertorio da Janis Joplin a Britney Spears arrangiato in chiave rockEvento realizzato con la collaborazione di: Chimera Arcobaleno, Arcigay Arezzo e Spazio Seme. Hanno aderito Arcilesbica Firenze e l’ Accademia della Lettura di ‘Donne di Carta’.Info: redazione.oltreledifferenze@gmail.com o presentidifferenti.siena@gmail.com oppure telefono 366-2809050
Grazie ad Arcireport ci è possibile seguire questo percorso, conoscendo territori spesso evocati nelle nostre discussioni e forse poco noti. Questa settimana, ad esempio, è la volta di Sassari e dell’Aquila, realtà molto differenti tra loro ma accomunate dall’appartenenza alla nostra associazione ed ai suoi valori. Un legame invisibile, a volte dato per scontato e, altrettante volte, derubricato ad un non meglio precisato problema d’identità. Quello di Bologna sarà un congresso nazionale davvero importante, per le scelte che siamo chiamati a fare ma anche per dare seguito al lavoro di cura e monitoraggio del territorio avviato in modo strutturato con il congresso di Chianciano del 2010. La successiva Conferenza Organizzativa di Tivoli, del novembre 2012, è stata, in quest’ottica, uno dei momenti più significativi dove hanno trovato sintesi e condivisione analisi, pensiero e proposte sulla cura del territorio e, più in generale sui temi dell’organizzazione della nostra associazione. Una Conferenza che ha saputo trasformare domande, dubbi e riflessioni in proposte concrete, a cominciare dal rafforzamento e dal riconoscimento della funzione politica ed organizzativa dei Comitati Regionali. Ne è prova la proposta sperimentale per i Comitati Regionali, contenuta nel Piano Nazionale per lo Sviluppo Associativo, documento che, nonostante alcuni limiti e notevoli margini di miglioramento, fa avanzare il piano delle proposte in questa direzione partendo proprio dall’analisi rilevata nel quadriennio 2010 – 2014. Questo è e rimane un punto dirimente, opportunamente ripreso dal documento congressuale, e da lì si deve quindi ripartire. Arriveremo così al Congresso Nazionale di Bologna con un quadro più chiaro di quello che sono e fanno i 17 Comitati Regionali nel nostro Paese e di cosa accade nei territori sprovvisti di un comitato regionale; e consapevoli che con una operatività a macchia di leopardo non è possibile risolvere l’annosa questione del rapporto tra nazionale e territorio. Sappiamo inoltre che la maggioranza dei Comitati regionali sono per lo più organizzati sulla base del volontariato dei propri dirigenti, con tutte le difficoltà che ne conseguono. Il tempo e le risorse dedicate all’analisi e alla riflessione in questi quattro anni devono quindi produrre a Bologna risposte concrete e presa in carico della riorganizzazione funzionale della rete dei comitati regionali e, contestualmente, avviare una attenta ricognizione dello stato di salute dei comitati territoriali. Questo è dare concretezza e senso al ‘prendersi cura del territorio’.Non vi è dubbio, infine, che queste proposte non possano essere relegate a mera materia ‘tecnica’: Tivoli ha ben focalizzato come le proposte di tipo organizzativo hanno bisogno di una solida e chiara cornice politica e, soprattutto, di una idea proiettata in avanti della ‘rete Arci’ per i prossimi anni. Una idea di tutela, certamente ma, soprattutto di sviluppo. Ne sentiamo il bisogno.